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CANTONEParità tra uomo e donna: ecco la "lista bianca"

30.06.20 - 11:36
La piattaforma Respect8-3.ch informa su quanto richiesto dalla legge e valorizza le aziende virtuose
TiPress - foto d'archivio
Parità tra uomo e donna: ecco la "lista bianca"
La piattaforma Respect8-3.ch informa su quanto richiesto dalla legge e valorizza le aziende virtuose

Una lista bianca della parità tra uomo e donna sul lavoro. È quanto presentato stamattina in conferenza stampa dal sindacato OCST e che sarà disponibile da domani. Vi figureranno le aziende virtuose, cioè quelle che hanno applicato i dettami della legge o che, pur avendo tra 50 e 100 dipendenti, hanno verificato volontariamente l’attuazione della parità nonostante non fossero obbligate a farlo. È uno dei provvedimenti del progetto Respect 8.3, nato «per sostenere la parità e compensare le lacune della legge». 

Il Parlamento ha votato lo scorso anno una riforma che prevede per le aziende con più di cento dipendenti l’obbligo di verificare l’applicazione della parità in azienda (Legge federale sulla parità dei sessi). Ma per OCST donna lavoro - il gruppo all’interno del sindacato che si fa portavoce dei problemi femminili - «il risultato è deludente» in quanto «non sono previste sanzioni per gli inadempienti, esclude le aziende che impiegano fino 99 dipendenti (e in Ticino le piccole e medie imprese sono la maggioranza), viene sancito l’obbligo di verifica della parità ma non di mettere in atto misure di correzione; la durata è limitata nel tempo».

La piattaforma Respect8-3.ch - presentata questa mattina - informa dipendenti e aziende su quanto richiesto dalla legge e valorizza le aziende virtuose che si impegnano più di quanto loro richiesto e indurre le inadempienti ad andare nella giusta direzione. La piattaforma dà anche ai dipendenti la possibilità di segnalare l’inadempienza della propria azienda, con il rischio di finire poi (a partire dal 1. luglio 2021,  dopo un anno dall’entrata in vigore della riforma legale) in una lista nera.

OCST donna lavoro domanda quindi alle aziende di aderire al progetto Respect 8.3, anche se non obbligate a dimostrare i loro sforzi per la parità. «Proporremo progetti mirati alle aziende con meno di 50 dipendenti, che impiegano due terzi della forza lavoro del nostro cantone».

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