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SAN VITTORE (GR)La nuova vita del grotto Matafontana

15.07.20 - 17:04
Il termine centrale è “bene comune”: cibo locale a prezzi contenuti, attività ricreative e aggregazione
Ti-Press (Elia Bianchi)
La nuova vita del grotto Matafontana
Il termine centrale è “bene comune”: cibo locale a prezzi contenuti, attività ricreative e aggregazione

SAN VITTORE - Il grotto Matafontana avrà una nuova vita. E sarà un polo di aggregazione. Il Consiglio Parrocchiale ha deciso, da gennaio 2021, di assumere la gestione dell’attività e di dar vita a un progetto senza scopo di lucro.

Il termine centrale è “bene comune”. Presso il grotto Matafontana troveranno impiego persone in difficoltà residenti in valle, sia nella manutenzione sia nella ristorazione, dove affiancheranno uno staff di professionisti. Il cibo sarà completamente “made in Moesano”, con il coinvolgimento dei produttori di vino e di bevande della valle, di tutte le macellerie della regione e di diversi produttori di generi alimentari. E, soprattutto, i prezzi saranno contenuti.

Presso il grotto troveranno spazio attività ricreative e culturali rivolte a tutte le fasce d’età, grazie alla collaborazione con organizzazioni come la Scuola di musica del Moesano, L’ATTE (associazione ticinese terza età) e l’Associazion culturala Rorè-San Vitor. Questo dimostra la sensibilità del Consiglio Parrocchiale nei confronti del «rischio della trasformazione del Moesano in una “regione dormitorio”» ma pure della «necessità di intervenire ove possibile per evitare tale metamorfosi».

«Il grotto Matafontana non perderà, quindi, le sue caratteristiche originali - fa sapere il Consiglio Parrocchiale - ma, al contrario, riscoprirà la vocazione aggregativa tipica della struttura, divenendo polo d’attrazione e luogo di promozione della cultura locale». 

Prima del “nuovo inizio”, previsto a marzo 2021, si penserà alle migliorie, rese possibili da donazioni di fondazioni benefiche e di generosi donatori privati. «Per quanto lo spirito che muove l’iniziativa possa essere ricondotto alla cultura cristiana - conclude il Consiglio Parrocchiale -, il progetto non ha una connotazione necessariamente religiosa ed è aperto a ulteriori collaborazioni con enti e associazioni». 

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