Panzini: «Le premesse sono buone, basta un po' d'acqua e che non arrivi il vento»
Riguardo al patentino: «L'unica soluzione sarebbe incentivare i controlli»
LUGANO - Dopo un 2019 da record, gli appassionati di funghi si chiedono se anche questo sarà un anno di grandi raccolte. «Le premesse ci sono, bastano delle precipitazioni e che non arrivi il vento», dice Francesco Panzini, presidente della Vapko (Associazione svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi).
Difficile però fare delle stime: «L’anno scorso era talmente eccezionale che la gente pensa sia uguale tutti gli anni. Il 2019 è da incorniciare, sia per il quantitativo che per qualità dei funghi. L'ultima stagione così l'abbiamo vista nel 2004».
Riguardo al discusso patentino, Panzini non crede si troverà un accordo: «La legge federale non permette una tassa per la raccolta dei funghi. L'unica soluzione sarebbe incentivare i controlli». In Ticino è possibile raccogliere un massimo di tre chili di funghi al giorno, le regole cambiano a seconda del cantone. «Da noi non sono mai incappato in accertamenti, mentre in Italia e nei Grigioni sì», racconta il presidente della Vapko. «Personalmente trovo che 3 kg siano sufficienti, anche perché per pulirli si impiega circa un'ora e mezza».
Il Canton Grigioni ha trovato un modo per tassare indirettamente le persone che raccolgono funghi: «Fanno pagare l'entrata nelle strade che sono private», spiega Panzini.