Il passaggio a livello di Lugano quest'anno ha "intrappolato" diversi automobilisti. Il racconto di uno di loro
Quattro auto tra le sbarre quest'estate. Le FFS: «Questo sarà l'ultimo anno. Chiusura prevista a luglio prossimo».
LUGANO - La sbarra si abbassa. La Ford fa marcia indietro, ma la strada è bloccata. Due passeggeri intrappolati, tra poco arriva il treno. Panico. «Ho colpito la sbarra in retromarcia – racconta il conducente – si è staccata subito e ci siamo messi in salvo».
La sbarra da incubo - È successo l'ennesima volta il 4 agosto scorso sui binari all'ingresso della stazione di Lugano. Il protagonista, un 54enne della regione, è stato denunciato alla Procura, ma non è la prima né l'ultima vittima del passaggio a livello più problematico del Ticino. Il 17 luglio un'auto è stata travolta da un treno merci. Un mese dopo, il 4 settembre, un'altra.
Trenta sbarre in Ticino - I passaggi a livello sono un cruccio per le Ferrovie federali. In Ticino l'ex regia federale ne gestisce quattro (Lugano, Muralto, due a Contone) più uno pedonale (Muralto). A questi se ne aggiungono tredici sulla Centovallina e altrettanti sulla Ferrovia Lugano Ponte Tresa (Flp). Anche qui gli incidenti non sono mancati negli ultimi anni, come nemmeno le polemiche legate ai semafori e al traffico.
Punto problematico - Ma nessun passaggio dà tanto da pensare quanto quello in via Basilea a Lugano, prima della stazione. A dicembre un incidente ha paralizzato la viabilità nel Sottoceneri. Quest'estate quattro auto sono rimaste bloccate tra le sbarre, e solo in due casi gli automobilisti hanno avuto la prontezza del 54enne. Gli è ancora andata bene.
Inchiesta in corso - «Ho agito d'istinto, poi la polizia mi ha spiegato che colpire la sbarra è la soluzione giusta. Ma un altro cosa avrebbe fatto? In quel punto c'è un problema». Sarà l'inchiesta ad accertare la dinamica dell'incidente – e la sanzione – ma tutto fa pensare che sia sempre la stessa: gli automobilisti non si accorgono della segnaletica che annuncia un treno imminente, o tentano di passare per il rotto della cuffia.
L'ultimo anno - Le Ffs raccomandano di «rispettare scrupolosamente la segnaletica visiva e sonora, anche se le barriere sono progettate apposta per rompersi se vengono forzate». Nell'ultimo anno in Ticino non si è registrato nessun incidente, del resto, tranne a Lugano. «Qui abbiamo il passaggio più trafficato» spiega il portavoce Patrick Walser. «Il progetto è comunque di chiudere il passaggio entro luglio prossimo. Questa misura si rende necessaria per ragioni di sicurezza, operative e di piano viario, legate alla sempre maggior frequenza di treni sulla linea».
Cantiere-stazione - Su via Basilea sorgerà una nuova rotonda e un lift per collegare pedoni e ciclisti al sottopasso principale. Questo «in attesa della risistemazione viaria definitiva dell'anello stradale attorno alla stazione» precisa Walser. Nel frattempo agli automobilisti non resta che drizzare le antenne. E al 54enne intrappolato, sperare nella clemenza del Procuratore.