Le Aziende industriali di Mendrisio rassicurano la popolazione sul pesticida clorotalonil
MENDRISIO - La presenza di clorotalonil nelle acque di falda preoccupa gli esperti e non solo. A seguito del nostro articolo sulle ultime analisi condotte in Ticino dal Laboratorio cantonale, le Aziende industriali di Mendrisio (AIM) tranquillizzano la popolazione, precisando che l'acqua distribuita nel Mendrisiotto «è e rimane potabile».
Il pesticida - utilizzato nella viticoltura a partire dagli anni Settanta - ha «un periodo di vita assai breve nel terreno» precisano le Aim in una nota. «Assai più lungo è il periodo di vita dei sottoprodotti in cui si scompone, chiamati metaboliti».
L'Ufficio federale della sicurezza alimentare (Usav) ha dichiarato che «non si può escludere un pericolo per la salute per alcuni prodotti di degradazione del clorotalonil». Nel 2019 le Aim sono state avvisate dal Laboratorio cantonale della presenza dell'inquinante in alcuni pozzi: in particolare nel pozzo Gerbo (a Genestrerio) e nei pozzi Nuovo e Vecchio (a Ligornetto).
Al riguardo le Aim ribadiscono che «l'acqua nei pozzi citati è e rimane potabile, anche se in taluni casi la soglia prevista dall'Ordinanza federale è superata» in quanto «non vi è un pericolo immediato per la salute pubblica». Le Aim «sono tenute a misurare pubblicamente le concentrazioni dei metaboliti e a pubblicarne i risultati» sul sito aim.mendrisio.ch. L'azienda ha inoltre tempo due anni per ridurre i valori al di sotto della soglia.
Dopo il divieto dell'impiego del clorotalonil in agricoltura, deciso da Berna a partire da quest'anno, le Aim «hanno comunicato alla popolazione questa situazione aggiornando regolarmente il proprio sito con le concentrazioni dei metaboliti rilevati».
La soluzione del problema, precisa ancora la nota, sta avvenendo su tre direttrici: un maggiore scambio di acqua all’interno della rete cittadina, la riperforazione del pozzo Prati Maggi, e l'attivazione dell'Aquedotto regionale (ARM) almeno in parte.