Non c'è indicatore migliore dell'ansia da lockdown. E in Ticino le vendite sono tornate ad aumentare
Coop, Migros e Aldi: «La richiesta è aumentata». I supermercati invitano alla calma. «Fare scorte diluite, esagerare non serve»
LUGANO - È un po' il Big Mac della paura collettiva. Direttamente proporzionale all'aumento dei positivi. La prova: mentre in Ticino aumentano esponenzialmente i numeri della seconda ondata, nei supermercati sono tornate a crescere le vendite di carta igienica.
La conferma arriva dalle catene di distribuzione, Coop, Migros Ticino e Aldi. Una scena già vista a marzo scorso, con un trend - proprio come nei contagi - ancora non così estremo ma comunque preoccupante. Sarà la paura di un nuovo lockdown - o la paura della paura (degli altri). Fatto sta che i ticinesi sono tornati a infilare i rotoli nel carrello.
Le vendite di carta igienica «sono aumentate nuovamente negli ultimi giorni nelle nostre filiali in Ticino» fanno sapere da Aldi, anche se - precisa il portavoce Angelo Geninazzi - la domanda «era comunque più alta del solito già prima» e durante l'estate non è mai tornata a livelli pre-lockdown. Nei magazzini le scorte «vengono mantenute per reagire rapidamente ai comportamenti d'acquisto».
Anche Migros Ticino ha registrato nelle ultime settimane «un leggero aumento» non solo di carta igienica, ma anche di altri prodotti-segnale come pasta, riso, farina, surgelati e scatolame a lunga conservazione. Non ancora un vero e proprio assalto dunque, come quello registrato in primavera, ma una mini-corsa agli scaffali: uno scatto "light" in linea con le misure adottate finora dalla Confederazione.
Dalla prima ondata si è imparato qualcosa, allora? I supermercati hanno fatto la loro parte. «In questi mesi abbiamo lavorato per evitare le problematiche, comunque poche, riscontrate a marzo-aprile» spiega il portavoce di Migros Ticino Luca Corti. «Le capacità sono state adattate» per eventuali «importanti aumenti di vendite di determinati articoli».
Oltre alle scorte, anche il personale è stato «adeguatamente attrezzato e protetto» sottolinea Coop, che come i concorrenti segnala una maggiore richiesta «in linea con quanto sta succedendo nelle filiali nel resto della Svizzera». Plexiglas alle casse, disinfettante a disposizione dei clienti. «Abbiamo informato dipendenti, e alla clientela rivolgiamo avvisi radio e tramite cartelli informativi» spiega la portavoce Francesca Destefani. «Inoltre offriamo loro guanti monouso per coloro che non vogliono toccare il manico del carrello della spesa e dei cestini».
Insomma tutto è pronto in caso - si spera di no - dovessero tornare le code chilometriche all'ingresso. Uno scenario che ai supermercati non piace: «Gli assalti non sono giustificati, la popolazione nei mesi scorsi è stata più volte sensibilizzata su questo tema da più attori e tramite più canali, dal governo federale e cantonale» ricorda Corti. La raccomandazione ai clienti è quindi di fare «scorte piccole e diluite nel tempo». Anche per evitare sprechi.