Le 122 postazioni di bookcrossing presenti in Ticino sono ora consultabili online.
Si tratta di un fenomeno decisamente in crescita, il cui obiettivo non è però quello di sostituire le biblioteche tradizionali.
LUGANO - La lista delle 122 postazioni di bookcrossing recensite e fotografate nel nostro cantone è ora online. Sulla lista si trovano bibliocabine, bibliocasette e altre forme creative di scambio di libri usati, accompagnate dal proprio indirizzo o da un altro riferimento geografico.
Dov’è la bibliocabina più vicina? - «Questa è la domanda più frequente che mi viene posta da parte degli utenti», spiega Martina Gamboni, sociologa e coordinatrice del blog culturale su Instagram Cultura a spasso Ticino, il cui obiettivo è conoscere la ricchezza culturale che il Ticino offre e invitare gli utenti a beneficiare di questo tipo di offerta. Da quest’esigenza nel 2019 è nata l’idea di creare in modo partecipativo una cartografia fotografica delle postazioni libere per lo scambio di libri usati, un fenomeno che in inglese prende il nome di bookcrossing, letteralmente “incrocio di libri”, e che coinvolge spesso ex cabine telefoniche in disuso. «Il passo in più che è stato fatto ora per favorire l’esperienza degli utenti è di rendere loro disponibile la lista di queste postazioni, completa di indirizzi o altri riferimenti geografici, in modo non solo di avere la vista d’insieme del fenomeno, ma anche di favorire l’attività delle bibliocabine», continua Gamboni.
Consultare la lista - La lista si può scaricare dal sito della Fondazione Bibliomedia, che quest’anno festeggia il suo centesimo anniversario di impegno nello sviluppo e la promozione delle biblioteche, su mandato della Confederazione. Una felice collaborazione che sottolinea la complementarietà tra le biblioteche istituzionali e le postazioni di bookcrossing. Per Gamboni non c’è storia: «Le postazioni di bookcrossing non sostituiscono in nessun modo le biblioteche istituzionali. Qui continuerò a trovare il libro che cerco per studio, per lavoro o per interesse personale. Nelle bibliocabine mi lascerò invece sorprendere dal libro che altri hanno lasciato e di cui mi consigliano indirettamente la lettura».
Un fenomeno in crescita - Quello del bookcrossing è un fenomeno dilagante nel nostro cantone, che non ha mancato di suscitare l’interesse di altri canali social e non solo. Ma il messaggio è chiaro: diffidate delle imitazioni, di biblio-mania ce n’è una sola ed è quella che ha portato in poco meno di un anno a recensire e fotografare 122 postazioni di bookcrossing segnalate da oltre 60 utenti singoli e diffuse capillarmente sul territorio, tanto da farle diventare elementi architettonici ricorrenti del paesaggio. Si tratta in effetti di una delle poche tendenze culturali che è riuscita a raggiungere in egual misura le aree urbane e quelle periferiche. Accanto alle bibliocabine di Via Lambertenghi a Lugano, di Via Gerretta a Bellinzona, delle Piazze Respini e Pedrazzini a Locarno e di Piazza Bernasconi a Chiasso, in lista e su Instagram troviamo anche la bibliocabina di Ghirone, quelle di Quinto e di Tremona, la bibliocasetta di Cevio e ben due a Origlio.
Perché tanto successo? - A questo punto ci si potrebbe chiedere le ragioni di tanto entusiasmo. «Agli utenti le postazioni di bookcrossing piacciono perché sono diverse e creative. Ognuna è unica per posizione, allestimento e decorazione. Piacciono anche perché sono vicine, la loro concentrazione permette a chiunque in Ticino di usufruirne entro un perimetro limitato. Non da ultimo piacciono perché sono sociali. Attorno ad esse si creano delle comunità di lettori del quartiere. Ad esempio l’Associazione Rusca-Saleggi a Locarno si è da poco riunita attorno alla bibliocabina in Via delle Scuole per festeggiare il primo anniversario del progetto». Cultura a spasso fa così da ricettacolo per le novità e notizie che gli utenti riportano dal territorio alla comunità, come ad esempio la recente sostituzione della bibliocasetta di Cadro - vandalizzata quest’estate – con una bibliocabina rossa fiammante o il restauro e riordino della bibliocabina di Via Franscini a Bellinzona.
La mappatura continua - «Questo lavoro rappresenta indirettamente anche un modo per sensibilizzare i lettori al rispetto di queste postazioni e per ringraziare le decine di promotori che quotidianamente se ne prendono cura con passione e dedizione: Comuni, associazioni e privati». Cultura a spasso adotta infatti il punto di vista degli utilizzatori e in questo senso lancia un invito. «Certo non siamo ancora al completo: la mappatura delle postazioni di bookcrossing non è terminata e continua sulla pagina Instagram con la partecipazione di tutti in quello che è diventato un vero geocaching».
Si può segnalare con un tag @cultura.a.spasso.ticino, un messaggio Instagram Direct o un e-mail all’indirizzo cultura.a.spasso.ticino@bluewin.ch. Le postazioni finiranno in bacheca, nelle storie e da oggi anche in lista.