Nelle ultime 24 ore 19 persone sono state ricoverate in ospedale, mentre solo tre lo hanno lasciato.
Sei degli otto decessi odierni provengono dalle case per anziani ticinesi, dove ieri si sono registrate altre sedici infezioni.
BELLINZONA - Nelle ultime ventiquattro ore in Ticino si registrano altri 174 casi, otto decessi e 19 nuovi ricoveri. Queste le cifre odierne sull'andamento della pandemia nel nostro cantone comunicate dall'Ufficio del medico cantonale. Dalle strutture sanitarie sono stati dimessi tre pazienti. Il numero totale delle persone ricoverate col Covid-19 sale a 353 (+14). 43 di queste si trovano in cure intense (+2), 34 delle quali intubate (+2). Su 1'026 test effettuati, nel nostro cantone il tasso di positività è del 22% - dato aggiornato al 10 dicembre -, mentre negli ultimi 14 giorni la percentuale sale al 23%. In questo lasso di tempo l'incidenza della malattia nel nostro cantone è di 912 persone positive su centomila abitanti.
L'appello per Natale - Insomma, la situazione epidemiologica nel nostro Cantone resta molto complicata. Il pericolo - come confidatoci ieri da Christian Garzoni - è che la temuta terza ondata parta dalla cima della seconda nella quale ci troviamo attualmente bloccati. «È lo scenario peggiore e attualmente ci sono tutti i presupposti perché questo accada, precisava ieri l'infettivologo, ricordando che attualmente il virus «circola molto, gli ospedali sono quasi pieni e l'attenzione si è generalmente allentata in vista delle festività». Garzoni ha pure lanciato un appello per Natale rivolto alle persone a rischio: «Non facciamo finta di niente. A 50 e 60 anni si può essere a rischio e se prendi il Covid-19 e ti va male a questa età perdi venti o trent'anni di vita. E tutto questo solo per un pranzo. Sarebbe stupido. Guardiamo avanti e non focalizziamoci solo sulle festività».
Dati da inizio crisi - Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, attualmente in Ticino si registrano complessivamente 19'174 persone risultate positive al test. I decessi legati al virus sono invece arrivati a quota 652. Da inizio crisi 1'825 pazienti sono invece stati dimessi dagli ospedali.
Isolamenti e quarantene - Al 10 dicembre vi erano 1'884 ticinesi posti in isolamento perché avevano contratto il coronavirus. Altri 3'918 loro contatti si trovavano, nello stesso periodo, in quarantena.
Sei decessi nelle case per anziani - Nelle ultime ventiquattro ore nelle case anziani ticinesi sono stati registrati sedici nuovi residenti positivi (ieri le infezioni erano state cinque) e altri sei decessi legati al coronavirus (ieri una vittima). Da inizio pandemia 283 residenti hanno perso la vita a causa del coronavirus, mentre 878 sono deceduti per altre cause. I dati pubblicati oggi dall’Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (Adicasi) precisano inoltre che attualmente ci sono 225 residenti positivi (+3), mentre da ieri altri sette risultano guariti. Il virus è attualmente presente in 27 case per anziani. Complessivamente le strutture presenti sul territorio cantonale sono 68, per un totale di 4'692 posti letto.
Nessuna nuova quarantena nelle scuole - Oggi il Decs non ha segnalato nuove quarantene di classe nelle scuole ticinesi. Rimangono pertanto isolati gli allievi di quattro classi elementari degli istituti di Muzzano, Prato Leventina, Sant'Antonino e Preonzo e quelli di una classe del Centro professionale commerciale di Lugano. E proprio per contenere le quarantene di classe nelle scuole elementari, il Decs ha deciso che da oggi tutti i docenti dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina. La scuola ticinese - ricordiamo - è composta da 803 sezioni di scuola elementare, 607 di scuola media e da 1'159 classi nelle scuole postobbligatorie.