Assembramenti in quel del mercato. La delusione del sindaco: «Ci vorrebbe anche un po' di senso di responsabilità».
Branda, tuttavia, difende l'appuntamento del sabato: «In linea di massima le distanze vengono tenute e i commercianti sono attenti a far rispettare le disposizioni».
BELLINZONA - L'ennesimo capannello di persone, ormai ribattezzato "assembramento". Questa volta la segnalazione arriva da Bellinzona e per la precisione dalla zona del mercato del sabato. Le foto, arrivate da alcuni lettori, sono in questo senso inequivocabili: per quel folto gruppetto di persone che si vedono nelle immagini, le distanze di sicurezza sono ancora una "mission impossible".
Per la delusione del sindaco, Mario Branda. «Le pattuglie della Polizia passano regolarmente, più volte al giorno, e cercano di far rispettare le distanze. Purtroppo una volta che si allontanano, regolarmente i capannelli si riformano», spiega.
Uno dei problemi, secondo Branda, deriva dall'assenza di una base legale che permetta alle polizie comunali cittadine d'infliggere delle multe. «In altre parole bisognerebbe procedere con delle denunce al Ministero pubblico. Una procedura molto articolata, difficile in situazioni del genere».
Vi sono poi i locali che praticano l'asporto. «Altra situazione ibrida e difficile da interpretare in un senso che sia più restrittivo di quello che poi, in realtà, sono le istruzioni che arrivano dal Cantone o dalla Confederazione».
Branda, tuttavia, difende il mercato: «Da quel che mi risulta, in linea di massima, le cose funzionano egregiamente. Le distanze vengono tenute e i commercianti sono attenti a far rispettare le disposizioni». «Va detto - conclude - che il senso di responsabilità comune, alla luce di quanto si continua a ripetere in questi mesi, dovrebbe essere abbastanza allertato. Evidentemente così ancora non è».