Le specie alloctone avevano colonizzato l'Isola dei conigli, ma un intervento mirato le ha estirpate.
Il progetto, sostenuto dal Dipartimento del Territorio, mira principalmente a conservare sulle Isole di Brissago la vegetazione tipica delle sponde del Lago Maggiore.
BRISSAGO - Le neofite invasive, nemico giurato di chiunque abbia un giardino, hanno raggiunto anche le Isole di Brissago. Colonizzando in men che non si dica l'Isolino e soffocando di fatto la vegetazione tipica delle sponde del Lago Maggiore. Proprio per dare un po' di respiro al verde "nostrano", il Dipartimento del Territorio, ha avviato un progetto - iniziato lo scorso 23 febbraio - di eradicazione totale di queste specie alloctone invasive. L'attività è stata condotta dai selvicoltori del Demanio forestale del DT, a stretto contatto con l’Associazione Isola dei conigli, con la partecipazione di alcuni allievi dell’Istituto delle Scuole Speciali Cantonali del Sopraceneri accompagnati dai loro docenti.
L'operazione di ripristino - la prima fase si è conclusa oggi - verrà svolta sull'arco di alcuni anni. «È un progetto in cui crediamo fortemente», precisano dal DT, «perché rientra nel contesto della valorizzazione delle Isole, e persegue il principio della sostenibilità ambientale e sociale».
La vegetazione dell'Isola dei conigli - A differenza del Giardino botanico, situato sull’Isola di San Pancrazio (quella grande per intenderci), l’Isolino ospita sulla propria superficie della vegetazione spontanea. «In parte è autoctona», ricorda il DT, «ma il resto è formata da specie alloctone. Presumiamo - continua il Dipartimento - che la maggior parte della vegetazione presente non sia stata portata dall’uomo ma che sia il risultato della colonizzazione di specie arrivate dalle sponde».
Colonizzata - Nel corso degli ultimi decenni l’esigua superficie dell’Isolino non ha però impedito ad alcune specie di neofite molto invasive d'insediarsi e colonizzare anche le aree più sopraelevate. Tra queste figurano: l’ailanto, la robinia, degli arbusti come l’eleagno, il cotoneaster, il lauroceraso, come pure la palma di Fortune e, infine, delle liane come la lonicera di Henry. «L'eradicazione totale di queste specie - conclude il DT - è volta a preservare la vegetazione indigena già presente sull’Isola dei conigli che altrimenti nel tempo verrebbe sopraffatta».
L’Associazione Isola dei conigli - L’Associazione Isola dei conigli è attiva sull’Isolino da alcuni anni. In questo ambito, agli allievi delle Scuole Speciali Cantonali del Sopraceneri viene offerta la possibilità di svolgere delle attività concrete sul territorio di manutenzione degli spazi naturali. Nel merito di quest'ultimo progetto, la loro collaborazione è ritenuta «indispensabile» per continuare a garantire la corretta gestione delle specie invasive allorquando queste ultime si trovano ancora allo stadio di giovani piantine.