La pubblicazione ripercorre le tappe più significative dell'Ente raccogliendo varie testimonianze.
BELLINZONA - In occasione del Centenario di Croce Verde Bellinzona è stato recentemente pubblicato il volume “Esserci sempre, da cento anni”. La pubblicazione, oltre a ripercorrere le tappe più significative che hanno scandito l’attività dell’Ente dal 1920 a oggi, raccoglie anche le testimonianze di alcuni protagonisti che hanno contribuito alla sua crescita nel corso degli ultimi decenni e offre una visione della sua organizzazione e dell’attività ai nostri giorni.
Si tratta di una delle poche iniziative che hanno potuto concretizzarsi in occasione di questo importante evento, in quanto i previsti festeggiamenti non sono stati possibili a causa della pandemia.
La prima parte della pubblicazione, prevalentemente storica e ricca d'immagini d’epoca, è curata da Carlo Schoch, ex soccorritore volontario e memoria storica di CVB, che già in occasione del volume pubblicato per il 75° anniversario dell'Ente aveva collaborato con l’allora Presidente Sergio Crivelli nella ricerca della documentazione. La sezione si articola in quattro parti che prendono avvio dalla nascita di Croce Verde e raccontano come ha avuto origine quell’“l’idea” di portare soccorso ai cittadini bisognosi di aiuto nella città della Turrita. Schoch descrive così il momento in cui nacque il sodalizio bellinzonese: «Il 12 aprile del 1920, nella cornice del Caffè della Città, venne creata l’Assemblea costitutiva, che sarebbe diventata da lì a poco la Società Volontaria di Soccorso Croce Verde Bellinzona e Dintorni. Allo storico incontro furono presenti venti persone, tra cui medici dell’ospedale e della città come i dr. Vella, Bruni, Pedrazzini, Barchi e Tatti, molti dei quali fino agli anni ‘80 ebbero dei parenti medici attivi nel nostro territorio. La scelta del colore verde come simbolo dell’Ente trasse spunto dalle Croce Verdi del Nord Italia. Durante l’incontro nacque anche l’idea di costituire un gruppo di 'militi', riecheggiando lo spirito militare tipico dell’epoca. L’Assemblea costitutiva si tenne a tutti gli effetti il 31 maggio 1920. E da lì prese avvio la storia della nostra Croce Verde Bellinzona». Il libro continua poi con la narrazione dei momenti più salienti dell'evoluzione di Croce Verde, come il difficile periodo bellico, l’addio alla struttura militare avvenuto nel 1958 e il graduale e irreversibile passaggio alla professionalizzazione del servizio.
Nella parte centrale del libro sono accolte alcune interviste rivolte a coloro che nell’ultimo ventennio sono stati protagonisti della storia di CVB. Fra questi ricordiamo il contributo del dr. Roberto Malacrida che, come medico sociale dell’Ente dal 1980 al 1993, ha portato «la tecnica e le cure intense sulla strada o negli appartamenti, dove c’era bisogno». Il dr. Luciano Anselmi, presidente della Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze (FCTSA), focalizza invece l'attenzione sull’annosa questione della mancata copertura completa delle cure pre-ospedaliere da parte della Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) e sull’evoluzione dei costi in generale della salute pubblica. Inoltre, le testimonianze e i ricordi di alcuni volontari di lungo corso. Nelle loro parole sono ancora vive le forti emozioni di alcuni interventi che non potranno mai dimenticare e il contatto quasi quotidiano con il dolore e la sofferenza. Ed emerge però anche un certo rammarico e un po' di nostalgia per l’avvenuta e inarrestabile professionalizzazione del servizio. La loro testimonianza offre una visione "sul campo" dell’evoluzione delle tecniche di soccorso, a cui si affianca la descrizione della vita sociale e ricreativa all’interno dell’Associazione.
«L’Ernesto, il Guglielmo e la ragazzina di Giubiasco» è invece un delizioso racconto di Antonello Ambrosio, Infermiere specialista e docente, che ci immerge nelle atmosfere e nei sentimenti di un intervento di soccorso dei primi anni di vita del sodalizio bellinzonese.
La sezione del libro dedicata all’attualità dell’Ente presenta le diverse figure del soccorso preospedaliero, in primis il Soccorritore professionale, e di alcuni servizi, come la formazione alla popolazione e alle aziende, i picchetti per la sicurezza sanitaria in occasione di manifestazioni ed eventi, l’Unità d'Intervento Tecnica-Sanitaria adibita agli interventi in luoghi impervi.
Un particolare rilievo viene dato alle collaborazioni con il Telesoccorso della Svizzera Italiana, il servizio di allarme per le persone sole e bisognose. Senza dimenticare, naturalmente, la Sezione Samaritani, che fin dalle origini ha accompagnato il cammino di CVB, e ancora oggi è l’unica sezione cantonale che non ha voluto affrancarsi e diventare autonoma.
Il libro può essere richiesto a info@cvbellinzona.ch.