È stato presentato oggi il nuovo logo che caratterizzerà l'intera fortificazione dei Castelli.
Il progetto di valorizzazione prosegue con il licenziamento di un messaggio per un nuovo sistema d'illuminazione.
BELLINZONA - Il progetto di valorizzazione dei Castelli di Bellinzona muove i primi passi e presenta oggi alcune novità. A partire dalla creazione di un apposito logo che rappresenta graficamente la Fortezza: è infatti così che questo prodotto turistico verrà identificato d’ora in avanti. Oltre alla triade di merli che richiamano i tre manieri, il logo presenta anche una porzione di mura a rappresentazione della cinta muraria e della murata.
Programma di valorizzazione - È proprio la fortificazione nel suo insieme, anziché i singoli castelli, a essere al centro del programma di valorizzazione che entra ora in fase di progettazione definitiva (grazie agli 1,82 milioni stanziati lo scorso 9 marzo dal Consiglio comunale), cui si aggiunge il licenziamento di un messaggio – che era già stato preannunciato negli scorsi mesi – per il rinnovo e l’ampliamento del sistema d'illuminazione della Fortezza per un ammontare di 1,3 milioni circa, di cui tuttavia oltre 1,1 milioni finanziati tramite sussidi cantonali (Fondo Energie Rinnovabili). I lavori dovrebbero avvenire già a cavallo tra il 2021 e il 2022.
Nuove mostre e una guida "smart" - Nell’attesa della completa implementazione del progetto, prosegue la programmazione stagionale degli spazi espositivi. Domani, giovedì 1° aprile, viene inaugurata a Sasso Corbaro la mostra “Raffaello 3D, il Divino - la grande bellezza pittorica del Rinascimento”, che grazie alle proposte interattive saprà attirare un vasto pubblico e sarà visitabile fino al 7 novembre. L’esposizione prende spunto dalle celebrazioni del ‘500 dalla morte dell’artista e prosegue il fil rouge avviato lo scorso anno con la mostra anch’essa interattiva sul genio di Leonardo Da 2 Vinci. Due importanti mostre che omaggiano e raccontano i grandi protagonisti del rinascimento italiano. Apre domani anche il Museo di Montebello, dov’è possibile visitare il nuovo percorso archeologico aperto lo scorso anno ma nel frattempo non ancora inaugurato a causa dell’emergenza sanitaria. Per la sua promozione e per accompagnare i visitatori lungo tutto il percorso è stata implementata l’app SmARTravel, una guida in quattro lingue scaricabile su smartphone (al costo di due franchi) che presenta i contenuti della mostra, curati dal Servizio archeologia dell’Ufficio cantonale dei beni culturali. Anche Castelgrande continua ad accogliere i visitatori nella Sala Arsenale con la mostra “Storie di fotografia - Il Ticino, i ticinesi e i loro fotografi nella collezione fotografica dell’Archivio di Stato”, (aperta fino al 2 maggio), mentre nella Torre Nera aprirà prossimamente l’Escape Room che ha quel protagonista il Carnevale Rabadan e la sua storia.
Svizzera tedesca e romanda principali mercati di riferimento - I Castelli di Bellinzona sono da sempre uno dei principali attrattori turistici non solo del nostro comprensorio ma di tutto il Cantone Ticino. Grazie alla qualità dell’offerta espositiva e a una promozione mirata è stato possibile ottenere nel 2020 dei numeri da record per quanto riguarda l’affluenza a mostre ed esposizioni, nonostante la delicata situazione pandemica, un numero che raddoppia se si guarda ai visitatori complessivi del patrimonio UNESCO. Visitatori che provengono principalmente dal mercato interno, ma oltre alla Svizzera tedesca, dallo scorso anno c’è stato un importante aumento anche dei turisti romandi. Questi resteranno ancora i mercati di riferimento principali delle campagne di comunicazione e di promozione di quest’anno. Importante ricordare, infine, le «fruttuose collaborazioni» con Svizzera Turismo e le campagne dedicate alle città che promuovono Bellinzona e i suoi Castelli in tutto il mondo, con Ticino Turismo, con l’Associazione dei Castelli Svizzeri o ancora con WHES (World Heritage Experience Switzerland) che ogni anno permettono di creare importanti sinergie a livello nazionale e internazionale.