Il comitato ticinese contrario all'oggetto in votazione ha presentato la propria posizione
BELLINZONA - «La Svizzera è tra i paesi migliori al mondo nel rispetto dell'ambiente. Un ulteriore miglioramento è possibile attraverso il progresso tecnologico, non con le tasse». È quanto ha detto oggi il consigliere nazionale UDC Piero Marchesi, membro del comitato ticinese per il “no” alla Legge sul CO2. Una Legge che sarà posta in votazione popolare il prossimo 13 giugno.
Il comitato ha quindi presentato oggi la sua posizione in merito al testo in votazione. E lo ha fatto anche parlando di un incremento dei costi: «Questa legge è antisociale, poiché colpisce pesantemente le famiglie ticinesi con un aumento che può arrivare fino a 1'500 franchi all'anno» ha detto il consigliere nazionale PPD Fabio Regazzi, aggiungendo: «I balzelli, i divieti e le imposizioni nel nostro cantone si ripercuoteranno soprattutto su chi vive lontano dai centri urbani e necessita di un veicolo per potersi spostare liberamente».
Per il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, inoltre, la Legge sul CO2 non avrebbe alcun impatto sul clima globale: «Il 99,9% delle emissioni viene prodotto altrove. L'impatto della Svizzera è praticamente nullo sul clima globale».
Il presidente dei giovani UDC, Diego Baratti, ha infine fornito il punto di vista dei giovani, sottolineando che non tutti sono favorevoli alla legge in questione: «Molti sono consapevoli del fatto che, oltre a un aumento dei costi e a una limitazione delle libertà, la Legge sul CO2 non avrà alcun effetto sulla situazione climatica globale». E ha parlato di sogni che con l'introduzione di tale legge saranno infranti, quali «esplorare il mondo, fondare una startup, acquistare la propria casa, guidare la prima auto e salvare veramente il clima».