C'è chi ne ha colto le potenzialità, ma altri si sono lanciati nelle cryptovalute finendo in un buco nero
LUGANO - Il mondo delle cryptovalute è senza dubbio in grande evoluzione e nei prossimi anni troverà la sua giusta dimensione nella nuova società digitale. Tuttavia, fino a questo momento le persone comuni hanno conosciuto questo mondo in prevalenza per le speculazioni finanziarie dovute al Bitcoin.
Come spesso accade nel mondo tecnologico, quando un nuovo paradigma si presenta alla società civile, si sviluppano velocemente nuove dinamiche per certi versi imprevedibili, da conoscere, studiare e regolamentare, che in una fase iniziale lasciano molto spazio di movimento.
Il Bitcoin rientra senza dubbio in questo scenario. Dal suo arrivo nel 2009, dopo un ampio uso nel Dark Web, in diversi hanno colto le sue potenzialità, trasformandolo in un oggetto digitale di valore a forte tasso speculativo, ma anche in un nuovo e interessante metodo di pagamento digitale sempre più richiesto dalle persone e dai commercianti.
Fatta questa premessa, tutto il resto è storia. Poche persone scaltre e attente si sono prese il rischio e hanno ottenuto grossi vantaggi economici, sfruttando proprio la sua variabilità incontrollata del primo ciclo di vita.
Molti altri invece, per “sentito dire” e con scarsa consapevolezza si sono buttati a ruota nella mischia delle speculazioni, credendo davvero che bastasse acquistare cryptovalute e installare un’applicazione sullo smartphone per cambiare vita, ritrovandosi invece in un buco nero dal quale tutt’ora non riescono a uscire.
Corsi e ricorsi storici. Ciò accadeva già dai tempi delle “dotcom” e dalle “stockoptions” degli anni novanta, anche se in forma più circoscritta e delineata. Quando un’azienda hi-tech o un prodotto tecnologico era prossimo alla valutazione pubblica veniva attenzionato da diverse forme di speculazione.
Il mondo delle cryptovalute segue grossomodo le stesse dinamiche, con la differenza che in questo nuovo straordinario mondo digitale, per certi versi ognuno può operare quasi liberamente senza seguire particolari circuiti finanziari soggetti a regole e regolamentazioni.
Questo spiega il fatto per cui il numero di cryptovalute, o presunte tali, che oggi si possono trovare in rete è in continuo sviluppo da parte di chiunque abbia il tempo e le conoscenze tecniche per farlo.
È un fenomeno che ha portato in tempi brevi a creare una nuova tribù di persone che abbandonata l’idea di arricchirsi con la compravendita di monete virtuali è passata a un altro punto speculativo della filiera digitale: la gestione casalinga delle transazioni altrui con computer super performanti.
Oggi siamo proprio in questa fase. Molti credono che basti acquistare hardware e software specifici e performanti, per arricchirsi con le ricompense ottenute in bitcoin dopo aver elaborato con successo le richieste di scambio valore altrui.
Tale ricompensa varia in funzione della potenza di calcolo che l’armamentario tecnologico è in grado di sostenere e fornire alla rete, quale garanzia di completamento della transazione. E qui si annida la rincorsa alla creazione di laboratori informatici amatoriali da impiegare per queste attività.
Ancora una volta l’essere umano non si rassegna all’idea che nel campo tecnologico, nonostante la false credenze, le vere opportunità risiedono nell’anticamera del silenzio e del lavoro. Dal momento in cui sono visibili e tangibili assumono tutta un’altra forma.
Ma allora anche il Ticino è terra di minatori digitali?
Il fenomeno è globale, come gli interessi che circondano questo tipo di tecnologia, per cui anche in Ticino è verosimile credere che esistano giovani e meno giovani incuriositi e interessati a queste attività.
Il passaparola nel campo digitale corre più veloce della consapevolezza e della responsabilità, e le fake news hanno un potere persuasivo incredibile da non sottovalutare.
Ecco perché alcuni si sono equipaggiati dell’infrastruttura necessaria per dare avvio alle operazioni di mining. A pochi è andata bene, mentre a molti altri sta andando meno bene, al punto che le ricompense ottenute non sono sufficienti nemmeno per recuperare l’investimento tecnologico fatto.
La creazione delle cryptovalute e delle rispettive transazioni richiede energia. Essa serve in prevalenza per alimentare e sostenere schede grafiche ad alta performance, o hardware progettato appositamente per minare bitcoin (ASIC - Application Specific Integrated Circuit) molto di moda in questo periodo.
Inoltre, sono necessarie competenze interdisciplinari per non mettere a rischio la propria sicurezza, nel caso in cui, per esempio, dovessi senza saperlo prendere a carico transazioni digitali, con le rispettive ricompense, riconducibili ad attività illecite.
Il circuito digitale è complesso e in queste dinamiche è opportuno mettere in conto che chi usa le tecnologie digitali per delinquere, spesso sfrutta a suo vantaggio l’entusiasmo e la scarsa preparazione di coloro che si cimentano senza un’adeguata informazione sui potenziali rischi.
Se la materia prima del processo digitale è la competenza, è anche vero che quella sfruttata dai cyber criminali è l’imperizia di coloro che usano le tecnologie con leggerezza.
Ecco quindi cinque piccoli suggerimenti da ricordare prima di rivolgersi ad amici, parenti o al Dark Web in cerca di soluzioni facili, che potrebbero portare a spiacevoli sorprese:
Se facendo la spesa al supermercato senti espressioni del tipo “… dovresti comprare bitcoin” oppure “… mi sapresti dire dove posso comprare schede grafiche per minare” significa che l’argomento è tossico e devi alzare il livello di allerta, onde evitare di finire nel burrone delle illusioni digitali.
Prima di addentrarti nel mondo delle cryptovalute informati bene su quali siano le opportunità reali, ma anche i rischi in cui potresti imbatterti, di tipo tecnologico, legale, finanziario e psicologico, pensando al furto della tua identità.
In rete sono in aumento i siti che vendono materiale specifico per minare cryptrovalute. Se decidi di cimentarti in queste attività, oltre a informarti adeguatamente, verifica la provenienza e la qualità del materiale che stai acquistando, ricordando che è molto particolare, per cui difficilmente lo troverai a basso costo.
Minare cryptovalute richiede energia continua e costante, non costruire un laboratorio amatoriale per minare in casa, senza prima informare adeguatamente tutte le persone che accedono alla tua stessa fonte di energia. Potrebbero essere necessarie delle autorizzazioni di vario tipo.
Le cryptovalute sono un paradigma innovativo in costante evoluzione, che in futuro offriranno molte opportunità in forma sicura e regolamentata, per cui evita di cercare in Google come “… diventare ricco con il Bitcoin”, perché il banco (sconosciuto e senza regole) vince sempre.