L'attrice è stata premiata nel corso della serata di apertura della 74a edizione del Locarno Film Festival.
LOCARNO - In collegamento dal Fevi con una Piazza Grande bagnata, Laetitia Casta ha ricevuto l'Excellence Award Davide Campari dalle mani del direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro.
«Credo che sia stata la mia timidezza a spingermi a fare l'attrice», ha confessato la 43enne rispondendo in italiano alle domande in francese che le venivano rivolte. «Per me era molto difficile esprimere le mie emozioni e il cinema mi ha aiutata a lavorare su questo, permettendomi di condividerle con il pubblico», ha continuato.
A consentirle di rimanere sempre fedele a se stessa in quasi 30 anni di carriera, prima come modella e, poi, come attrice, sono stati i precoci incontri con figure come Yves Saint Laurent e Jean-Paul Gaultier, incrociati sul suo cammino a soli 15 anni. «Mi hanno parlato del cinema ispirandomi, facendomi vedere attrici italiane e il cinema francese, che hanno ispirato tanto loro quanto me», ha spiegato. «Questo mi ha sempre aiutata, da modella, a essere come un'attrice di film muti. Poi, con il cinema, ho potuto dare una voce al mio viso», ha aggiunto. Forte di questi insegnamenti, nel difficile mondo del cinema la 43enne ha sempre seguito un semplice principio: «Se un film lo scegli con il cuore, non puoi sbagliare».
In occasione del conferimento dell'Excellence Award Davide Campari, Laetitia Casta ha suggerito due film da riproporre nel corso del Locarno Film Festival: "L'uomo fedele" di Louis Garrel e "Gainsbourg (vie héroïque)" di Joann Sfar.