Nonostante il tempo poco favorevole e il Coronavirus l'affluenza è aumentata del 30% rispetto al 2020.
In Ticino si parla di un incremento ancora maggiore, pari al 60% circa.
BELLINZONA / BERNA - Più 30%. È questa la crescita registrata rispetto allo scorso anno dai campeggi di TCS. E la richiesta è stata ancora più importante nel confronto con il 2019, aumentata del 50%. Particolarmente richiesti, scrive TCS nella nota odierna, gli alloggi "glamping", che offrono un'esperienza di campeggio più confortevole e lussuosa.
Durante questa estate piuttosto fresca, i più richiesti sono stati i campeggi situati nella parte meridionale del Paese. Le aree di campeggio vallesane hanno registrato un aumento dei pernottamenti pari al 70% rispetto all’anno precedente e quelli del Ticino un’affluenza in crescita di circa il 60%. La maggior parte degli ospiti proveniva dalla Svizzera (88%).
I pernottamenti complessivi registrati erano 940'000 a fine settembre e secondo Olivier Grützner, responsabile di Turismo&Tempo libero di TCS, arriveranno a superare il milione entro fine anno. «Questa situazione è ancora più rallegrante se si tiene conto che alcune aree di campeggio hanno dovuto chiudere provvisoriamente a causa di inondazioni e che certi siti sono rimasti a lungo inutilizzabili», sottolinea.