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CANTONETicinesi meno mobili nel 2020 (ma più pedalatori)

21.10.21 - 09:18
Il Dipartimento del territorio ha pubblicato oggi il rapporto "La mobilità in Ticino nel 2020".
DT
Ticinesi meno mobili nel 2020 (ma più pedalatori)
Il Dipartimento del territorio ha pubblicato oggi il rapporto "La mobilità in Ticino nel 2020".
I dati su quanto e come ci si è mossi lo scorso anno sono fortemente influenzati dalla crisi sanitaria.

BELLINZONA - Spostamenti in netto calo rispetto al 2019, ma non per quanto riguarda l'uso delle biciclette. È quanto si evince dal rapporto "La mobilità in Ticino nel 2020", pubblicato oggi dal Dipartimento del territorio e che ripercorre quanto e come ci si è mossi in Ticino l’anno scorso. La pubblicazione offre infatti uno sguardo sulla mobilità cantonale, fornendo una panoramica sull’evoluzione degli utenti dei trasporti pubblici su ferro e su gomma, della vendita di biglietti e abbonamenti Arcobaleno, del traffico individuale motorizzato e ciclabile. 

Meno spostamenti con il Covid - La mobilità delle persone è stata condizionata in modo particolare dalla crisi sanitaria che ha caratterizzato il 2020. I principali fenomeni osservati nei dati relativi al trasporto pubblico (TP) e al traffico individuale motorizzato (TIM) sono la generale diminuzione dei km percorsi e il travaso di utenza dal primo al secondo modo di trasporto: si registra infatti una diminuzione del 21.9% dei km percorsi in bus e del 36.8% in treno contro una diminuzione del 20.5% in auto o moto.

Nel Mendrisiotto i cali più marcati - È il Mendrisiotto la regione con i cali più marcati, sia nei volumi di traffico che nell’utenza del trasporto pubblico. Il motivo è da ricercare nell’importante limitazione alla mobilità transfrontaliera, che da anni caratterizza gli spostamenti nella regione.

Nel Locarnese quelli più contenuti - È invece il Locarnese a registrare i cali più contenuti (come si riscontra anche nei dati dei km percorsi in bus), in questo caso si può affermare che il traffico legato al grande afflusso turistico, che ha caratterizzato i mesi estivi e autunnali, ha compensato in parte i mancati movimenti durante il lockdown. 

Arcobaleno meno luminoso - Anche il numero di abbonamenti Arcobaleno, sia annuali che mensili, ha subito un calo importante (-19.7% di mensilità vendute, sono esclusi gli abbonamenti transfrontalieri). La diminuzione è stata più marcata nel segmento adulti rispetto a quello dei giovani.  

Si pedala di più - Il monitoraggio della mobilità ciclabile conferma invece la sua tendenza positiva: l’aumento dell’uso della bici è generalizzato. In particolare alle postazioni di conteggio dove si dispone di dati storici, il traffico medio giornaliero è aumentato tra l’11.7% presso la postazione di Monte Carasso e il 40.9% presso quella di Tegna.  

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COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Evidentemente inizia ad affiorare la cannata del potenziamento del trasporto pubblico, deciso a tavolino e messo in pratica , in troppi casi contro la logica della realtà.

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Sono le lenzate dei nostri intelligentoni su ai piani alti, sono come Cimabue, fai na cosa e ne rompi due. Ti sei accorto per esempio che ora che è iniziata l’epoca delle auto elettriche i governi sono in panico perché non sanno fronteggiare alla super domanda di elettricità. Cioè, non so se mi spiego ma da una parte tra 10 anni ci sarà una mobilità solo elettrica ed i limiti che i governi si sono imposti sono per esempio la chiusura delle centrali atomiche. Probabilmente andremo tutti a pedale, a piedi o con il mulo, come una volta.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Mi ricorda molto le crisi petrolifere del passato, per quanto fortunatamente non le abbia vissute. Il problema è che se in futuro venissimo coinvolti in una ''crisi dell'elettricità'' (blackout) non potremmo limitarci solo a spostarci in bicicletta. Verrebbero coinvolte pure la maggior parte delle professioni (basti pensare a quanti lavori si basano sui computer che operano grazie all'elettricità). Diciamo che se non si risolverà il problema ci saranno gravissime conseguenze che vanno ben oltre al non poter caricare il natel. Per esempio te come imprenditore ti stabiliresti in una nazione che non può garantire approvvigionamento elettrico, quindi di lavorare? Per non parlare poi di come è nata questa faccenda, tutto per propaganda politica, per attirare consensi. Bé come cittadino auspico a una soluzione oltre alle votazioni verdi, invece ora non si sa nemmeno come riempire il buco del nucleare, figuriamoci in futuro quando tutto quello che faremo sarà legatto all'elettricità (spostamenti, lavoro, ...) Questo è il rischio che corriamo favorendo un unico vettore energetico.

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
A me viene da dire che ci stiamo suicidando e non c’è ne accorgiamo. Intanto la popolazione aumenta vertiginosamente, consuma e la terra non riesce più a soddisfarci. Con tutta questa tecnologia si toglie il pane alla gente e con tutta questa tecnologia che controlla e gestisce tutto poi basta poco per un’enorme bleckaut, già ora che mancano piccoli componenti l’industria dell’auto si ferma, non erano meglio le semplici e robuste auto di una volta? E di questi esempi potrei farne moltissimi, praticamente diventiamo sempre più delle pedine deboli e manipolabili a piacimento a dipendenza del percorso che ci vogliono far fare.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Non sono molto da discorsi del tipo ''ci vogliono far fare''. Perché collegare legare lo sviluppo tecnologico a ungruppo di noti non noti che ci controlla non mi pare molto utile o sensato. In ambito auto basti pensare che le macchine hanno perso di robustezza, ma hanno anche guadagnato in sicurezza (abs, ...). Si potrebbe dire che in compenso la gente non è più capace a guidare, ma suppongo che sia più una credenza popolare essendo aumentato il traffico ;-)¶ La tecnologia non rappresenta un muro di divisione ma di sostegno alla società, se l'avessimo riiutata saremmo ancora ai livelli di qualche decennio fa (la nostra storia non è di certo fra le più felici, a partire dall'agricoltura di sussistenza).¶ Quello che a me spaventa è che le istituzioni hanno scelto che politica energetica adottare in Svizzera, e conosciamo bene il livello che la politica ha raggiunto. Stiamo parlando di gente incapace di accordarsi sui temi più semplici, figuriamoci mettersi a tavolino per risolvere un problema come quello energetico. Le varie votazioni sulla strategia energetica e sul nucleare sono figlie di un'ideologia, votazioni atte sopra tutto ad attirar notorietà su alcuni politici, tanto per aggiungere una ''vittoria'' al loro curriculum politico. Oggi salta fuori che chi ha fatto queste proposte non ha nessuna idea pratica per risolvere i problemi da essi stessi creati. Fa ridere vedere come nei dibattiti per proporre soluzioni saltano fuori solo discorsi adatti forse a una lezione di filosofia (in riferimento ai verdi). Ho sentito persone contestare il possibile impatto dei cambiamenti climatici, eppure tirando fuori proposte concrete per perseguire la strategia nazionale, con il dissenso dei verdi perché non abbastanza ecologico (se ti contestano pure le proposte come si fa a trovare una soluzione?).¶ Oggi non ho casa, non posso nemmeno pensare di permettermela, però se un giorno dovessi avere abbastanza per costruirmi una ''tana'' farò in modo di essere indipendente dalla rete elettrica. Questo perché non riesco a fidarmi delle scelte della politica, il ché non è normale, sopra tutto in una nazione come la Svizzera.

volabas56 3 anni fa su tio
Toh, chissa' perchè non me ne sono accorto.

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a volabas56
Quindi sei d’accordo con me sul fatto che il mondo viaggia molto veloce e non ha soluzioni valide da proporre, sul tema energetico si punta sul tutto elettrico ma non si dove andare a prenderlo. C’è sempre più tecnologia è sempre meno posti di lavoro, c’è sempre più gente è sempre meno cibo, c’è sempre più diseguaglianza sociale visto che il ceto medio sta sprofondando in povertà ed i ricchi ne hanno sempre di più. Saremo prossimi ad una guerra totale? Non lo auspico ma forse è un male necessario e nessun governo è capace di arrestare questa spirale, speriamo in bene.

volabas56 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Certo, una soluzione sarebbe fare un passo indietro, ma abituati a stare troppo bene ( ovviamente non tutti purtroppo), non è possibile. La guerra? non è da escludere, visto la stupidita' dell'essere umano, e d'altronde dopo ogni guerra c'è sempre una rinascita economica per la ricostruzione dei danni. E se come è la tendenza del clima sempre piu' caldo, si arrivera' ad una mancanza di acqua, quello sara' un gran bel problema. Si puo' fare tutto, anche alla mobilita' si puo' ovviare ( sempre il famoso passo indietro), ma se manca il prezioso e indispensabile liquido ( che ora noi sprechiamo alla grande), ecco che l'ombra di una guerra non è poi cosi remota. Oggi sono un po' catastrofista, ma in fondo sono solo un osservatore del nostro tempo. Buona giornata F/A-19

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a volabas56
Un’ultima considerazione visto che citi l’acqua sempre più rara, pensa che i nostri guru citano l’acqua come fonte di produzione energetica, in altre parole si è deciso di chiudere le centrali atomiche e di puntate tutto sulle rinnovabili tra cui le centrali idroelettriche, il problema è chiaro a tutti, i ghiacciai vanno scomparendo, i fiumi ed i laghi non avranno più la materia prima e le turbine smetteranno di girare. Potremo sempre metterci a pedalare per caricare almeno la batteria per fare un poco di luce in casa. Penso che vedremo delle belle. Ah, mi raccomando, comperiamo tutti sito elettriche dai 300kw in su perché vanno più veloci ed un buco sotto ai piedi alla Flinston, non si sa mai.....

seo56 3 anni fa su tio
I ciclisti bici sono il vero pericolo per la circolazione. Maleducati, irrispettosi delle leggi, ecc. ecc.

Amir 3 anni fa su tio
20% in meno di auto e moto ? ma chi scrive questi articoli esce mai per strada o vive su Marte ? Con mega pullman che non riescono a passare sulle strade e con 70000 frontalieri che ogni giorno fanno avanti indietro tutti i giorni...mah

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Amir
A parte il fatto che già mi girano a pensare che i nostri funzionari del territorio sono impiegati a contare biciclette, bus e treni magari modificando anche i numeri per forzare certe decisioni, la cosa che irrita di più è che malgrado si usano di più le biciclette ed i mezzi pubblici le nostre strade sono comunque sempre bloccate. Altro che mobilità lenta, qui non si circola più! Troppi frontalieri, troppa gente in giro a fare niente, troppi mezzi pubblici che circolano vuoti e fanno le fermate non più nelle rientranze, i nostri guru del territorio hanno pensato bene di farli fermare in strada, così le colonne aumentano a dismisura.

Um999 3 anni fa su tio
Risposta a Amir
Appunto, secondo me questo rapporto la hanno allestito in qualche spiaggia chissà in quale isola, e lo stesso giornalista ha redatto l’articolo chissà da dove, sicuramente non dal Ticino.
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