I delegati della ETF si sono riuniti in modalità digitale questa mattina
BELLINZONA - Giorgio Tuti, presidente del Sindacato del personale dei trasporti (SEV), oggi, mercoledì 8 dicembre, è stato rieletto all'unanimità presidente della sezione ferroviaria della Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF). L'obiettivo principale «è quello di promuovere le ferrovie come un servizio pubblico, di alta qualità e sicuro, basato sulla cooperazione e non sulla concorrenza, socialmente sostenibile e con condizioni di lavoro attrattive» ha dichiarato Tuti. «Sono molto felice e contento che i lavoratori delle ferrovie europee abbiano ancora una volta riposto la loro fiducia in me. Per me è un orgoglio servire la grande famiglia delle ferrovie. Senza i sindacati, il mondo sarebbe un posto diverso».
Nel suo primo mandato, ha lavorato per riattivare la piattaforma negoziale - il Dialogo Sociale - che all'epoca si era arenata. Inoltre Tuti ha concluso il suo mandato con la firma, lo scorso 5 novembre, dell'accordo "Women in Rail" con i rappresentanti dei datori di lavoro del settore ferroviario; l'accordo comprende misure vincolanti per promuovere l'occupazione delle donne nel settore.
Per il suo secondo mandato quinquennale, le sfide non mancano, come spiega Giorgio Tuti: «Continueremo nel solco del primo mandato contrastando la liberalizzazione del settore e l'apertura alla concorrenza, cercando di invertire questa pressione promuovendo le ferrovie come servizio pubblico e la cooperazione. Da questo punto di vista la Svizzera è un modello! La partecipazione sindacale deve essere ulteriormente migliorata. Il numero di personale a bordo dei treni e nelle stazioni deve essere mantenuto e addirittura aumentato per garantire la sicurezza dei colleghi, delle colleghe e dei passeggeri». «La lotta contro il dumping dovrebbe rendere il trasporto ferroviario più attrattivo per la nuova generazione. L'introduzione di un tachigrafo permetterebbe di controllare meglio le ore di lavoro effettive», ha aggiunto Tuti.
La questione della digitalizzazione sarà anche una delle preoccupazioni della sezione ferroviaria dell’ETF: «Saremo attenti al fatto che l'uso crescente della digitalizzazione e dell'automazione avvenga attraverso una transizione equa, con la partecipazione dei colleghi e programmi di formazione e riqualifica professionale per evitare la perdita di posti di lavoro. Il dialogo sociale deve continuare e permettere di ottenere ulteriori risultati per migliorare effettivamente le condizioni di lavoro dei ferrovieri, garantendo il rispetto degli accordi precedenti».