Il Sottoceneri sarà particolarmente vulnerabile. I fuochi accesi per le grigliate possono essere pericolosi.
Le temperature elevate aumentano anche i rischi d'infortunio sul lavoro. L’Ufficio dell’ispettorato del lavoro raccomanda alcune precauzioni per evitare il collasso.
BELLINZONA - Il caldo continua a colpire il Ticino e la Svizzera. A Biasca sono stati misurati in giornata 36.6 gradi. Si tratta, secondo MeteoSvizzera, della temperatura più alta toccata nell'ultimo anno e la più alta di sempre registrata nella stazione di rilevamento rivierasca che è però in funzione solamente dal 2017.
Oggi massima a 36.6 gradi a Biasca per effetto favonico! Record assoluto per questa stazione, che tuttavia è in funzione solo dal 2017. pic.twitter.com/QxpWDHnrBP
— MeteoSvizzera (@MeteoSvizzera) June 17, 2022
Le autorità federali hanno annunciato questa mattina che il pericolo incendi è stato innalzato al livello tre in Ticino e in gran parte della Svizzera occidentale. La regione ticinese sotto osservazione speciale è il Sottoceneri, dove il rischio incendi è particolarmente alto. Le autorità sconsigliano di accendere fuochi per le grigliate e raccomandano molta attenzione in caso di fulmini.
Manca acqua - Le temperature elevate hanno riportato alla luce il problema della carenza di acqua. Contattato dalla SFR l'idrologo Massimiliano Zappa si dice preoccupato: «Ci sono deficit d'acqua ovunque e continuiamo ad assistere a grandi specchi». L'esperto dell'Istituto federale di ricerca forestale, neve e paesaggio, è convinto che il risparmio idrico sia un rimedio molto efficace per contenere il problema.
Limitare il consumo - In Svizzera l'abitudine del risparmio dell'acqua non è ancora molto diffusa. « A lungo termine però la popolazione svizzera dovrà cambiare i suoi comportamenti» ha proseguito Zappa. «Le persone in Spagna e nel sud Italia, ad esempio, devono già fare i conti con poca acqua e sono quindi abituate a soddisfare i loro bisogni quotidiani limitando il consumo».
Zappa analizza il cambiamento climatico da anni e conferma che anche la Svizzera non potrà fare a meno di risparmiare più acqua. I dati raccolti mostrano che nel nostro paese non solo farà più caldo, ma anche più secco.
Prevenzione sul lavoro - Le alte temperature registrate durante la settimana e le previsioni per i prossimi mesi hanno spinto anche le autorità cantonali a intervenire. Questa mattina è stato infatti diramato un comunicato con lo scopo di rendere attenta la popolazione sui pericoli per i lavoratori di un caldo così elevato.
«A lungo termine l’esposizione al caldo può, anche svolgendo un’attività lavorativa relativamente leggera, provocare un sovraccarico del sistema cardiovascolare» precisano le autorità.
Aumenta il pericolo d'incidenti - Lavorare con queste temperature, in particolare all’esterno, riduce il rendimento fisico e psichico. In queste condizioni i rischi d'incidenti sono più elevati. «I sintomi di un surriscaldamento cronico sono la sensazione di affaticamento, il dolore di testa, l’inappetenza, l’insonnia e disturbi del sistema circolatorio. Un’esposizione prolungata alle alte temperature può provocare un collasso».
L’Ufficio dell’ispettorato del lavoro raccomanda quindi il rispetto delle misure principali di prevenzione per la protezione dei lavoratori.
Provvedimenti tecnici
Raffreddamento dell’aria - Una ventilazione naturale o meccanica (ventilatori, cortine d’aria) raffredda l’aria grazie a un rinnovo di aria più frequente o a una sua maggiore velocità di circolazione. Negli spazi limitati (ad es. cabina di guida o di una gru), l’aria entrante dovrebbe essere raffreddata (v. anche art. 16 e 17 OLL 3).
Provvedimenti organizzativi - Fare in modo di non lavorare durante le ore più calde (per esempio, di comune accordo con i lavoratori, inizio della giornata alle ore 05:00)
Ridurre il lavoro muscolare (muscolatura delle braccia, delle gambe e del tronco) allo stretto necessario.
Periodi di riposo:
Tempo di permanenza al caldo - Ridurre la durata di permanenza nelle zone calde indispensabili alla produzione (riduzione del tempo di lavoro).
Provvedimenti personali
Se i provvedimenti tecnici e organizzativi non sono sufficienti a proteggere la salute, occorre fornire un equipaggiamento personale di protezione il più possibile conforme alle esigenze concrete:
Per determinate categorie di lavoratori (le persone che lavorano la notte, le donne incinte, ecc.), è obbligatoria una dichiarazione d'idoneità.
Si ricorda che la tutela della salute dei lavoratori è un obbligo del datore di lavoro (art. 6 della Legge federale sul lavoro - LL) e che la mancata applicazione di misure di protezione può essere perseguita penalmente (art. 59 LL).