I mesi più caldi sono sempre difficili per i centri trasfusionali e quelli di quest'anno non fanno eccezione. Anzi...
Abbiamo parlato della scarsità delle scorte per i gruppi 0+, 0- e A+ e dei motivi per cui vi è questa mancanza con il direttore operativo del Servizio Trasfusionale CRS Mauro Borri.
BELLINZONA - L'estate, da sempre, è un periodo complicato per la donazione di sangue. Ma questa del 2022 è estrema - oltre che per il caldo - anche in questo ambito. Da parecchie settimane a questa parte, infatti, le riserve ematiche sono ridotte. E la situazione è definita «critica» soprattutto per i gruppi sanguigni 0+, 0- e A+, per i quali le scorte sono particolarmente scarse. «Abbiamo effettivamente bisogno di donatori soprattutto per queste tre tipologie di sangue - esordisce Mauro Borri, direttore operativo del Servizio Trasfusionale CRS della Svizzera Italiana - ma non siamo ancora in emergenza da dover fare un appello alla popolazione».
Il Covid-19 non aiuta - I motivi delle difficoltà vissute dai Centri trasfusionali sono quelli che si ripetono ogni estate, ai quali va ad aggiungersi la grana Covid-19. «Effettivamente - sottolinea Borri - molta gente si è ammalata o è stata a contatto con un positivo e non ha quindi potuto donare in queste settimane». Le vacanze estive e l'aumentata mobilità delle persone, che di riflesso incrementa il rischio di incidenti stradali e infortuni nel tempo libero, completano il quadro.
L'afa che non fa donare - «Anche il grande caldo di questi giorni - aggiunge Borri - ha giocato un ruolo. Posso infatti immaginare che con queste temperature chiudersi dentro a una palestra o a un centro parrocchiale per donare mezzo litro di sangue, con tutte le problematiche che ne derivano, non sia il primo pensiero delle persone. D'estate, poi, abbiamo anche meno prelievi esterni visto che manca un importante target come quello delle scuole».
Donatore universale e sangue comune - Ma perché per tre gruppi sanguigni vi è scarsità, mentre per altri la situazione è tranquilla? Ancora Borri. «Lo zero negativo è il donatore universale ed è il sangue che viene utilizzato negli interventi d'emergenza quando non si conosce il gruppo sanguigno del paziente. Ogni ospedale, quindi, ne ha una riserva per far fronte a incidenti. Gli altri due sono semplicemente quelli più comuni e quindi più richiesti».
Il Ticino non è un'isola - La mancanza di sangue, però, non è un problema solo ticinese. Anche gli altri dieci servizi regionali ne sono confrontati. «È una problematica generalizzata in tutta la Svizzera. Comunque i centri più grossi, come Zurigo o Berna, hanno delle riserve e nel caso in cui in Ticino avessimo bisogno di una decina di sacche riuscirebbero a fornircele, nonostante la scarsità. A ogni modo - conclude Borri - siamo fiduciosi che grazie alla grande disponibilità e solidarietà dei ticinesi anche quest’anno riusciremo a recuperare quanto richiesto e continuare a rifornire gli ospedali e le cliniche del Cantone».
Si ricorda che per garantire la sicurezza ed evitare attese, per donare è necessario fissare un appuntamento al numero 091 960 26 06. Tutte le informazioni sulla donazione di sangue di sono disponibili qui