Finora il servizio di sostegno psicologico è entrato in azione 100 volte quest'anno, contro le 70 del 2021.
BELLINZONA - Decessi improvvisi in casa, suicidi e incidenti stradali. Sono questi i campi d'intervento che più hanno sollecitato il Care Team Ticino (CTTi) nel corso del 2022, rivela il resoconto annuale di attività presentato ieri al consigliere di Stato Raffaele De Rosa.
Il servizio, che impiega militi delle sei regioni di protezione civile, è attivo sette giorni su sette 24 ore su 24 e offre sostegno psicosociale nell’immediato alle vittime (famigliari e/o persone coinvolte) in caso di eventi potenzialmente traumatici.
Nel 2022 il CTTi è stato sollecitato in 100 diverse occasioni, qui di seguito elencate per campo d'intervento: decessi improvvisi in casa (27), suicidi (24), incidenti stradali (14), decessi in luoghi pubblici (6), decessi sul lavoro (5), decessi in montagna (5), annegamenti (5), omicidi (3), decessi nel tempo libero (3), infortuni gravi sul lavoro (2) e altri (6).
Gli interventi, 100 fino ad oggi, sono aumentati del 30% rispetto ai 70 dell’anno scorso. In crescita soprattutto i decessi improvvisi in casa (+12) e i suicidi (+9).
Da gennaio a novembre il CTTi è stato chiamato ogni mese da 6 a 12 volte per prestare assistenza a un totale di 540 persone durante oltre 800 ore di intervento.
Il CTTi ha formato, oltre ai propri operatori denominati care givers (con una formazione di base e continua), anche enti esterni che offrono un supporto (peer) ai loro collaboratori ed in particolare un gruppo cantonale della Federazione dei corpi pompieri che offre supporto nei vari comprensori.