Ok del tribunale al concordato presentato dal Casinò di Campione. Ma, nelle carte si segnalano anche «profili d'incertezza»
CAMPIONE D'ITALIA - Da una parte, arrivano gli apprezzamenti per il lavoro svolto. Dall’altra, però, i commissari giudiziali individuano «talune criticità sottese al piano». Con il decreto firmato dai giudici Paola Parlati, Marco Mancini e Giorgio Previte, il percorso di salvataggio del Casinò di Campione è stato approvato.
Con l’omologazione del concordato presentato dalla Casinò di Campione Spa, è arrivato il via libera dal tribunale di Como. Un passaggio fondamentale e atteso, dopo l’approvazione del piano di rientro da parte dei creditori.
Le undici pagine del decreto riconoscono l’utilità sociale della casa da gioco («tenuto conto della sua importanza nel tessuto dell’enclave») e contengono parole positive nei confronti di quanto fatto dagli amministratori della società di gestione: «I risultati ottenuti – scrivono i giudici – sono indicativi delle potenzialità future che fanno ben sperare rispetto alle capacità di produrre margini positivi». Inoltre, emergono elementi «che lasciano fondatamente ritenere che la società sia in grado di far fronte ai pagamenti previsti nel piano». Una prova, secondo i commissar,i sono i ricavi da gioco realizzati dalla riapertura e fino al 7 novembre, pari a 33,2 milioni di euro, »con ragionevoli previsioni a fine anno 2022 del superamento dell’obiettivo previsto nel piano (cioè 36,5 milioni)».
Ma non mancano le criticità. Gli stessi giudici sottolineano come questi risultati, «indubbiamente positivi», vadano interpretati «con la dovuta prudenza».
«I profili di incertezza – scrivono i giudici – sono legati alla mancanza di una chiara definizione dei rapporti Comune-Casinò che possa garantire sulla diversità dei ruoli e sulle responsabilità, auspicando che il Casinò prosegua nella gestione secondo logiche economiche e non politiche».
In conclusione, si segnala la necessità di «implementare una serie di attività previste dal piano (poker competitivo, gioco online, galleria commerciale, nuova sala da fumo)» oltre alla richiesta alla società di «presentare la rendicontazione semestrale dell’attività espletata».