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LUGANOVia la pista ciclabile, riecco i parcheggi

25.05.23 - 10:49
Quanto successo in via al Chioso ha alzato qualche dubbio, ma la Lugano ciclabile sta prendendo forma
Tio/20 Min
Via la pista ciclabile, riecco i parcheggi
Quanto successo in via al Chioso ha alzato qualche dubbio, ma la Lugano ciclabile sta prendendo forma

LUGANO - Dai parcheggi laterali alla pista ciclabile. Dalla pista ciclabile ai parcheggi laterali. Non si tratta di un terremoto della viabilità, ma della fase conclusiva dei lavori per dare continuità ai percorsi ciclabili della città di Lugano.

L'esempio lampante lo nota chi passa regolarmente dalla zona di Cassarate e Viganello, dopo l’Ospedale Italiano, dove alcune piste ciclabili che erano state installate pochi mesi prima (ad esempio via al Chioso e in via al Lido) sono improvvisamente scomparse, facendo nuovamente spazio ai parcheggi che erano stati soppressi.

Cos’è successo? «In una prima fase (eravamo ancora nel periodo Covid), la Città ha deciso di riattivare in tempi brevissimi e in modo provvisorio le corsie ciclabili di pronto intervento. Da un lato, per rispondere subito alle esigenze dei ciclisti rendendo più agevoli gli spostamenti su due ruote e, d'altra parte, per testare alcune soluzioni» spiega a Tio/20 Minuti il direttore della Divisione spazi urbani della città, Roberto Bianchi.

Con piste ciclabili “di pronto intervento” si intendono quegli interventi con un impatto fisico limitato, prevalentemente realizzati a livello di segnaletica (al suolo e cartellonistica). Il loro obiettivo è quello di creare un «primo concetto di maglia interconnessa per la mobilità sul territorio comunale».

Ecco come sarà
Ed eccoci al presente, in cui si stanno applicando le soluzioni finali. «Sono stati affinati i progetti tenendo conto delle esperienze e delle segnalazioni ricevute, e quindi sono state avviate le procedure necessarie per l'approvazione delle piste ciclabili definitive».

Ci siamo quindi. Cosa è cambiato? Per quanto riguarda via al Chioso, la pista ciclabile ha trovato spazio in via alla Pergola, per cui sono stati ristabiliti i parcheggi. In via al Lido, invece, «il progetto definitivo prevede un solo senso di marcia ciclabile da sud a nord, mentre la percorrenza da nord a sud è stata spostata su via agli Orti». Questo in particolare per rendere meno problematica la svolta da Via Santa, che in effetti era già vietata per auto e moto.

Una mappa digitale
Non cambierà più nulla? «Quanto messo in atto subirà delle modifiche a medio termine, in particolare lungo l'asta del fiume Cassarate» chiarisce Bianchi. «Il progetto di riqualifica del fiume prevede, oltre alla sistemazione fluviale, una riqualifica ambientale/urbanistica che comporterà degli spostamenti delle passerelle esistenti».

La conclusione dei lavori - per quanto concerne i percorsi di pronto intervento - è prevista entro giugno. Chi viaggia su due ruote potrà quindi spostarsi da Nord a Sud, da Est ad Ovest (e viceversa) viaggiando solo sulle piste ciclabili. Si ha il dubbio sulla strada da percorrere? Il Comune ha messo a disposizione sul sito ufficiale una mappa che indica la rete dei percorsi utilizzabili (https://experience.arcgis.com/experience/d2d0f5eb41d84675b3b6cc18eb60c6ec/etta. html).

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COMMENTI
 

byron2007 1 anno fa su tio
Nella gestione della viabilità il Municipio di Lugano esprime il peggio di se stesso. La sola cosa che sanno fare bene è disseminare le strade di inutili e pericolosi paletti. L'ultima perla: dove le vie minori si connettono a strade più larghe e di maggiore scorrimento è stata cancellata la segnaletica orizzontale e verticale del 'dare precedenza'. Ciò che ingenera assurdi e pericolosi equivoci da parte degli automobilisti. Ma perché ci odiano tanto?

FritzPopCip 1 anno fa su tio
Risposta a byron2007
Perché la Zona30 non prevede la marcatura orizzontale e vige la precedenza da destra generale.

fjzjyk 1 anno fa su tio
il link alla mappa non funziona e non può essere copiato

Frankeat 1 anno fa su tio
Risposta a fjzjyk
Non funziona e non può essere copiato perché è incompleto

curiuus 1 anno fa su tio
Oramai sono usati quali piste ciclabili anche tutti i marciapiedi, gli utenti non rispettano un semaforo, inversioni di marcia sulla doppia riga, transito nei sottopassaggi, ecc... Se la polizia si appostasse alle Cinque Vie, al semaforo della Cappella Due Mani ed a quelli di via Besso farebbe soldi a palate, ma è solo un consiglio.

Trombo 1 anno fa su tio
Risposta a curiuus
troppo difficile e faticoso inseguire... se ci fosse una targhetta distintiva facilmente riconoscibile li si che fioccherebbero le multe

Thinks 1 anno fa su tio
Risposta a Trombo
Un tempo solo il nostro paese targava le biciclette, infatti eravamo la barzelletta a livello mondiale😂😂😂... Ora qualche bigotto frustrato perennemente in colonna e superato da questi mezzi, voleva perfino targare il monopattino, giocattolo di moda del momento🤣🤣🤣

mali 1 anno fa su tio
Risposta a Thinks
a quel tempo non si "targava" la bicicletta: semplicemente si stipulava un'assicurazione rc e meno male che c'era questo obɓligo. il contrassegno (a 5 fr.) testimoniava solo che eri assicurato. d'altra parte per tutti gli altri veicoli tale assicurazione era ed è sempre stata obbligatoria.

Thinks 1 anno fa su tio
Risposta a mali
Mali... Già, ma oggi ormai tutti hanno una RC, è più che sufficiente, semplice e pratica!
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