I rapporti di vicinato vengono celebrati con un'apposita ricorrenza in questi giorni. Ma non tutto è rose e fiori. Guarda il video.
MASSAGNO - Ufficialmente si celebra l'ultimo venerdì di maggio. Ma c'è chi come ad esempio Massagno o Lugano fa eccezione e posticipa l'appuntamento di qualche giorno. A venerdì 2 giugno. Sia quel che sia è in questi giorni che si celebrano, a livello internazionale, i rapporti di buon vicinato. Una ricorrenza, nata in Francia, che ha ancora senso in una società sempre più globalizzata e anonima? «Certo che ha senso – precisa Franco Locatelli, presidente della Pro Massagno e organizzatore della locale festa dei vicini –. Ci sono tante persone che vivono isolate. È giusto cercare di farle uscire, di fare in modo che conoscano altre persone».
Oltre i sorrisi... – Un sondaggio pubblicato nel 2020 dal portale Homegate.ch indica che la metà dei litigi tra vicini in Svizzera riguarda la scarsa tolleranza per i rumori. Inoltre si discute sempre di più per le questioni legate alla lavanderia. I più litigiosi? Sarebbero i ticinesi e i romandi. Secondo un'altra ricerca (Gottlieb Duttweiler Institut), i ticinesi avrebbero più contatti spontanei coi vicini, ma sarebbero meno portati a collaborare in caso di bisogno. Uno studio di Axa Winterthur evidenzierebbe come dopo la pandemia le persone sarebbero diventate più sensibili ai disturbi di vicinato, dopo avere trascorso tanto tempo a casa. E così crescerebbero anche lamentele e cause legali.
«Problemi con la signora al piano di sotto» – Insomma. Non sempre i rapporti di vicinato sono idilliaci. Anzi. Lo spiega bene nel video realizzato da Tio/20Minuti una giovane donna di nome Federica. «Ho avuto problemi con la signora al piano di sotto. Le davano fastidio i rumori. Non potevo più fare nulla. Adesso va meglio perché è intervenuta l'amministrazione». Eleonora invece ha avuto un'altra brutta esperienza. «I miei vicini non sopportavano il mio cane. Alla fine loro hanno traslocato».
C'è chi preferisce stare nel proprio brodo – Per le vie di Lugano incontriamo Elisa. «Non ho grandi rapporti col vicinato. Però se ci fosse l'occasione di fare una festa, magari parteciperei». «Noi abbiamo sempre avuto buoni rapporti coi vicini – ammette la signora Stefania –. Anche perché tante volte facciamo silenzio». Il giovane Gabriele sottolinea: «Per farmi litigare, dovrei proprio trovare qualcuno che disturbi in continuazione e faccia tanto rumore». La signora Dina invece sostiene di «non sopportare le persone false». Il suo sorriso comunque non mente: è sicuramente una potenziale buona vicina.