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CANTONE«È un Ticino pieno di casi sociali»

24.07.23 - 06:30
Droga, alcol, aggressioni. Sempre più persone vivono in una zona grigia. L'opinione dello psichiatra Orlando Del Don.
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«È un Ticino pieno di casi sociali»
Droga, alcol, aggressioni. Sempre più persone vivono in una zona grigia. L'opinione dello psichiatra Orlando Del Don.

BELLINZONA/ LUGANO - C'è chi passa la giornata a fumare o a bere alcol, chi importuna i passanti, chi spaccia o consuma droga, chi ha atteggiamenti aggressivi. È boom di persone disagiate nella Svizzera italiana. Gente in invalidità o in assistenza, oppure in un limbo ai margini della società. «Il sistema – sostiene lo psichiatra Orlando Del Don – non è più in grado di reggere questo trend. C'è una fetta di popolazione che sembra non avere più nulla da perdere e si comporta come se l'intera società stesse colando a picco». 

Eppure spesso le autorità elogiano il lavoro di rete che viene messo in atto per sostenere queste persone. Contraddittorio, no?
«Intendiamoci. La rete c'è. Ed è buona. Ma qui siamo confrontati con cambiamenti sempre più veloci, che creano incertezza. Pensiamo al lavoro, ai salari sempre più bassi, alla tecnologia. Siamo bombardati da situazioni negative per cui non ci sono soluzioni a portata di mano. Negli animi fragili questo può creare esasperazione, solitudine». 

Il fenomeno concerne un po' tutte le fasce d'età. 
«Esatto. Non è solo un problema dei giovani. Il futuro è sempre più un'incognita anche per le persone più mature. Appena hai capito come fare fronte a un problema, ne subentra un altro». 

La multiculturalità ha un peso? In questo periodo si parla parecchio della situazione dei migranti a Chiasso...
«Può averlo. Le persone che arrivano da fuori si trovano già a dovere capire un contesto nuovo. Figuriamoci se poi vengono travolte dalla burocrazia o dagli obblighi. C'è chi non regge». 

Sempre più famiglie allargate. Anche questa potrebbe essere una variabile determinante...
«In parte sì. Con genitori separati che si trovano magari sul lastrico proprio a causa di un divorzio. E con figli che non riescono a vedere nei padri o nelle madri dei validi punti di riferimento». 

Qual è il problema più grande a suo avviso?
«È sempre più complicato fare previsioni. Una volta ti potevi immaginare come sarebbe stata la società di lì a cinque anni. Ora non è più possibile. Tutto si è fatto complesso, rapidissimo».  

Mancano rassicurazioni?
«È evidente. Non arrivano dalle istituzioni. E nemmeno dalla scienza, che spesso è contraddittoria. Siamo aggrediti da stimoli negativi. Non ci piace la realtà che ci circonda. E diventa complicato distinguere le minacce reali da quelle immaginarie. La conseguenza è che la gente ha un sacco di confusione in testa e ha la sensazione di non avere più la vita in mano». 

È un fenomeno che potremmo definire nuovo?
«Qualcosa di nuovo si sta facendo effettivamente strada. Un senso di impotenza, la mancanza di significato nell'orizzonte esistenziale di moltissime persone. Percepiscono un vuoto angosciante relativamente al quotidiano e, soprattutto, in riferimento a un futuro sempre più aleatorio».

Troppe pressioni nell'aria?
«Uno dei grossi problemi dell'era moderna è che la maggior parte dei rapporti sociali è funzionale al lavoro. Come se vivessimo per lavorare. Ne consegue che se resti escluso dal mondo professionale, rischi di entrare in una spirale paranoica, di sentirti uno scarto. Si fatica a dare un significato alla vita. E allo stesso tempo il sistema, che è chiamato a curare, fatica a reggere questa nuova forma di disagio sociale».

Chi è più in pericolo in un mondo del genere?
«Le persone iper sensibili. Quelle che hanno cuore e testa. Rischiano di cadere e di non rialzarsi più. Le persone più superficiali cadono, ma probabilmente soffrono di meno. Il vero rammarico è che allo stato attuale non c'è una vera soluzione per fare fronte a tutto questo disagio».

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COMMENTI
 

falco8 1 anno fa su tio
triste, molto triste

Voilà 1 anno fa su tio
La sua analisi va vista anche dal punto di vista del suo orientamento politico, ex presidente dell'UDC bellinzonese e ex capogruppo UDC.

Shion 1 anno fa su tio
In queso deserto spirituale è comprensibile che molti giovani e molto presto trovano la vita vuota, noiosa e senza senso. Basta una serie di eventi legati a droghe, alcool e negatività che si aprono gravi vie. E l'alcool purtroppo fa parte della cultura ticinese.

The truth 1 anno fa su tio
Ma già chiamarli casi sociali non mi sembra per niente carino, già solo il titolo di questo articolo può fomentare ancora più senso di inappartenza in loro! Qua tutti che fan finta di non vedere tanto chi ha i soldi il modo di tirarsi fuori dai problemi c'è la sempre e comunque mentre quelli che non hanno mezzi a disposizione si ritrovano per strada,anche abbandonati dalle famiglie a farsi dare dei casi sociali da un ex tossico-dipendente in una Bentley per esempio ... Bah, basito.

Max80 1 anno fa su tio
Si dopo vanno in AI e prendono più di uno che ha lavorato una vita

F/A-19 1 anno fa su tio
La colpa è dei genitori che hanno allevato i figli nella bambagia al posto di dargli ogni tanto un pedatone, dirgli arrangiati e cresci. Invece sono protetti, difesi anche quando sbagliano ed assenti perché tanto e la società che li forma, si certo, come no! Comunque giovani bravi e preparati c’è ne sono ancora, saranno quelli che andranno avanti, gli altri che continuino a pendere dalle mammelle dei genitori vita natural durante.

FrancescoZappalà 1 anno fa su tio
Curioso come il tema lavoro sia enormemente considerato come la principale causa e non c’è nessun riferimento al consumo di droghe, dove anzi vi è sempre più tendenza nella società a sminuire i suoi gravi effetti collaterali sociali.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a FrancescoZappalà
A volte il lavoro è la causa e la droga l'effetto a volte il contrario, Non è un fenomeno nuovo, penso che tutti, anche molti anni fa, abbiamo visto casi di persone che si sono rovinate a causa dell'alcol, hanno perso il lavoro, la famiglia, ecc... Non ci siamo mai chiesti più di tanto quale fosse la causa. Non è giusto nemmeno generalizzare, i falsi invalidi, se ci sono, sono una piccola minoranza, anche chi approfitta dell'assistenza è una minoranza, credo che a nessuno faccia piacere di vivere con un minimo vitale e dover rendere conto di ogni franco speso. Per cui non colpevolizziamo queste persone, non facciamoli sentire peggio di quanto stiano già.

cane_disperato 1 anno fa su tio
La psichiatria viene usata per zittire le persone scomode, se in Russia finiresti in prigione qui se dai fastidio a chi comanda finisci con un disturbo psichiatrico diagnosticato sulla base del nulla. Ti distruggono la vita e poi è normale che uno si demotiva e smette di impegnarsi se quello che fa non conta. Se il disagio lo create voi la situazione attuale è scontata ma facilmente risolvibile, smettete di creare problemi e i casi diminuiranno come per magia.

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Innanzitutto una strategia applicabile (anche se non risolverebbe ma mitigherebbe) è quella di evitare di promuovere negatività. Poi, che uno Psichiatra (mi astengo volontariamente di menzionare il termine “medico”) si ostini ad esacerbare e puntualizzarne la drammaticità addirittura specificandone l’impossibilità di intravederne soluzione.. Beh, però nel frattempo la socialità gli paga le prestazioni.. per curare e risolvere cosa?

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Lux Von Alchemy
È tutto un magna magna, metà della gente si fa analizzare, and spero a lavorare 12 ore al giorno e vedi che di tempo per queste s te non ce ne sarebbe.

Tracy 1 anno fa su tio
Moltissimi sentono la propria identità dissolversi nell’etere digitale?, un'esperienza che molti di noi/voi vivranno molto presto nell’era dell’IA. Si tratta soprattutto di un tentativo di fare i conti con la follia del presente, con l’ondata di complottismo e con l’emergere di strane alleanze trasversali in uno scenario in cui nessuno è più quello che sembra??, E’ sicuramente necessaria una mappa per orientarci in questo momento storico ( ma prima devi perderti più di una volta per riuscirci perché non esiste ancora una mappa) La domanda è: Chi ci riuscirà??

Dibatto per te 1 anno fa su tio
Una società più severa più seria ma soprattutto con più rispetto. Senza rispetto gli anelli più deboli della popolazione finiscono in un limbo e non ne vogliono uscire. Basta cavolate a destra e sinistra, siamo seri e sinceri con noi stessi. La gioventù non porta più rispetto, nelle scuole serve più potere ai docenti come anche docenti più competenti. Serve il ritorno della man forte (moderata ovviamente). Bisogna far capire alla gioventù che non può fare quello che vuole tanto i minorenni sono foderati di protezione perché blah blah blah. Vogliamo creare una società dove non c’è la reazione all’azione, una società senza conseguenze? Bello… Migranti? Danno fastidio perché 1. Sono connotati alla criminalità (e per buone ragioni) 2. Non sono integrati, senza integrazione e la possibilità di lavorare è ovvio che sì emarginano e finiscono nel punto 1. Gente in assistenza o in invalidità che sembra non abbiano niente da perdere? Tagliamo i fondi al fallimento cantonale e diamoli un po’ di più ai nostri poveri anziani che si sono fatti un c*lo lavorando tutta una vita per poi ricevere meno del minimo indispensabile. A quel punto non avrebbero più soldi per alcol, droghe, appartamento. Una volta che arrivano a vivere sotto un ponte senza sostanze eccitanti sono obbligati a spaccarsi per trovarsi i soldi per vivere oppure … Perché dobbiamo sprecarci noi? Per il sociale? Per questa società? Per cosa?

Jocaalje 1 anno fa su tio
Risposta a Dibatto per te
No, non ci sei…. I problemi che vedi e che ti è stato raccontato nell’articolo sono situazioni create da te stesso (insieme a me e tutti gli altri) senza accorgerti. Le solite retoriche non funzionano con i giovani di oggi ed è giusto che sia così. Perché? Perché oggi i giovani non hanno spazio e si trovano occupati, intrappolati dalle solite storie di “esperienze passate” da prendere come modello. Qui è tutto l’errore che stiamo commettendo noi con l’esperienza vissuta.

cane_disperato 1 anno fa su tio
Risposta a Dibatto per te
Con i soldi del assistenza puoi drogarti al massimo per qualche giorno, devi integrare i guadagni del assistenza lavorando in nero o diventando un criminale per drogarti. I soldi del assistenza te li danno per tenerti calmo altrimenti ci sarebbe un attentato al giorno, o credi che si suicideranno tutti in silenzio? Questi anziani sono quelli che hanno creato questa situazione.

Nilo221 1 anno fa su tio
Non è un problema solamente economico, ma di valori, di famiglie disgregate di una cultura nichilista ecc L'europa in generale non troverà pace se non ritorna a Dio.

OrsoTI 1 anno fa su tio
Risposta a Nilo221
Si vabbe:) punti di vista. Che sia dio allah o shiva……diciamo che si cresce anche in base a come si viene educati…..

Suissefarmer 1 anno fa su tio
Risposta a OrsoTI
quando dj parla di dio, non si parla di religioni, ma di un modo di vivere etico e giusto nel rispetto tuo e del prossimo

Kelt 1 anno fa su tio
Ho spesso l'impressione che si stia crescendo, quasi consapevolmente, la seconda generazione di fragili. E' chiaro che, se in casa e nella società, al posto di promuovere lo studio, l'impegno, la fatica e insegnare che il premio arriva solo dopo diversi anni di lavoro serio, si insegna loro che: studiare non serve, la cultura è noiosa, tanto non riconoscono mai il tuo lavoro, coi social diventi ricco subito e che l'apparire conta più dell'essere, inevitabilmente si creeranno giovani frustrati. Ragazzi che non si sono mai sentiti dire un solo NO. Ragazzi ai quali è sempre stato perdonato tutto. Ragazzi ai quali è stato dato tutto senza nemmeno che lo chiedessero (ammazzando il percorso desiderio-impegno-soddisfazione del desiderio che è alla base della psicologia comportamentale). Insomma non vorrei fare il matusa ma, già una trentina di anni fa, ci interrogavamo su questi fattori poiché vedevamo l'inizio di comportamenti edonisti e narcisisti nei giovani. Comportamenti sempre scorretti che inoltre , se non supportati da un pò di sostanza, finiscono inevitabilmente a farli sbattere contro un muro di realtà. Ci dicevano che stavamo esagerando e che la soluzione non era "alzare l'asticella" così da diffondere l'idea nella società che chi s'impegna è un esempio, ma che si dovesse diminuire l'onere a tutti i livelli per aumentare la serenità degli individui...

PanDan 1 anno fa su tio
il sistema ti sta lentamente soffocando e il bello è che la stampa te lo ricorda giornalmente...un saluto al fu Canton Ticino

Tracy 1 anno fa su tio
Parlare con gli asini e accarezzarli aiuta ad allontanare le persone dalla solita routine, immergendoli in una nuova dimensione, permettendo loro di vivere nuove sensazioni, dando così l'opportunità di conquistare una vita più gratificante. Perche non provarci, gli animali fanno miracoli (ved.art. Tio ‘’gli asini migliorano la qualità della vita’’

LaLussy 1 anno fa su tio
Risposta a Tracy
Trovare il beneficio negli animali non è così semplice come lo si pensa. con gli anziani, che hanno acquisito un bagaglio completo di emozioni è più rapido e veloce. Con i giovani, alcuni in particolare, non basta farglieli accarezzare per fargli capire dove sta il beneficio. Non è una questione di carezze, ma una questione di empatia, un ragazzo non empatico non trarrà mai beneficio, perchè l'animale (gli equidi in particolare) non si farà accarezzare tanto facilmente.

Tracy 1 anno fa su tio
Risposta a LaLussy
Verissimo, con gli anziani è più facile, i giovanni sono troppo concentrati su loro stessi, sono egocentrici, da una parte non accettano l’idea che possono sbagliare e fanno sprsso ricadere la colpa sugli altri. Dall’altra, è ossessionato dal bisogno di dare sempre la migliore impressione di sé e quindi perde completamente il senso di empatia. Questo significa che perdono la capacità di connettersi veramente con gli altri. Se l'animale non si lascia avvicinare o accarezzare è perché ha capito che di empatia non c è traccia. Questo è il vero problema. Queste persone andrebbero educate lasciando alle spalle la tecnologia almeno per un po' e farli ritornare ad apprezzare la natura e quella che può essere la vera comunicazione con essa. È un lavoro

navy 1 anno fa su tio
Al netto dei furbi e/o deboli che ci sono e ci saranno sempre, credo che alla base di tanto malessere sia la mancanza di prospettive e debolezza del lavoro. Quest’ultimo, fino ad una 30tina di anni fa, dava garanzie e questo un po’ a tutti i livelli. Non era necessario essere stra formati. Oggi, posti sicuri non ne esistano più e la meritocrazia (che poteva magari stimolare) è pressoché sparita. Questo, assieme ad altri fattori, crea mancano di prospettiva, mancanza di stimoli. Sembra (credo in parte sia vero) sia più conveniente fregarsene che impegnarsi e questo porta, una parte della popolazione a ragionare avendo in testa “non ho più niente da perdere”. Sono tanti, tantissimi gli esempi che portano allo sconforto. È diventata la società dei furbi e quelli che ragionano ancora con valori, principi e, professionalmente, con etica si sentono finiti. Non ci si può alzare una mattina dicendosi “bene, da domani sarò un furbetto”. Ci si alza una mattina dicendosi “fan c…..ora mi arrendo”.

Geni986 1 anno fa su tio
Risposta a navy
Buona e giusta radiografia! Però noi che agiamo ancora secondo valori profondamente radicati dobbiamo tenere duro, perché la resa dei conti è ben più vicina di quanto pensiamo. Sono cicli. Se pensiamo che sono passati appena 80 anni da quando la maggior parte dei ticinesi doveva guadagnarsi il pane con grandi fatiche; non ci vorrà molto affinché quelli del "tutto dovuto" e quelli che guadagnano sulle fatiche di altri guardino a noi con ammirazione e riimparino a chinare la testa e darsi da fare anche loro.

HRD-Vincent 1 anno fa su tio
Risposta a navy
Parzialmente giusto, ma nei anni 70 a Lugano, Belli o nel Locarnese si sentiva ancora parlare in dialetto, popolazione ticinese era ben oltre 50% ! Ma la situazione lavorativo era sempre scarsa e mal pagato. Restava Banca/Posta/FFS/Cantone o Confederella come migliorare la situazione finanziaria…poi erano posti sicuri. Oggi 70% sono stranieri furbi, o confederati in pensione. Il ricco e i poveri…di qui poveri in maggioranza. 80‘000 Frontalieri la nostra salvezza….chi lo dice ? Turismo a tutti costi la nostra fortuna…chi lo dice ? La nuova generazione ben istruito se né va oltre Gottardo e nuovi poverini entrano da Sud… bella robba questa evoluzione con i affitti su le stelle, una cassa malattia idem e i costi per alimentari sempre in salita…ma pieno di Mercedes, BMW e Tesla davanti Idel e Aldi, come mai? Non c‘è da megliviarsi che qualcuno va in depressione…

navy 1 anno fa su tio
Risposta a HRD-Vincent
I fattori sono molteplici e quelli indicati da me, così che da te sono lontani dall’essere esaurienti. Chi cade oggi è a maggior rischio di restare a terra o di venire calpestato da altri….. Buona continuazione.

navy 1 anno fa su tio
Risposta a Geni986
Grazie di avermi letto e commentato. In ogni commento vi sono tante verità. Tanta realtà. Tutta però porta ad una certa rassegnazione, ad un certo fatalismo. Una cosa è certa. Cadere oggi comporta un rischio maggiore di restare a terra. Buona continuazione.

eco1 1 anno fa su tio
I commenti qua rappresentano tutto il malessere, ma nessuno sembra abbia voglia di far nulla, solamente farlo notare con malizia. Poi anche i complottisti qui non aiutano

Geni986 1 anno fa su tio
Risposta a eco1
A me invece sembra che di proposte valide ce ne siano: tornare a lavorare per vivere e non viceversa e prendere seriamente il ruolo di genitore, come ben esposto da Minestracalda. Per realizzare tutto ciò ci vorrebbe una volontà collettiva che però è impossibile da raggiungere perché la manciata di uomini che governano il mondo ci vuole divisi ed individualisti, buoni buoni dietro i nostri smartphone.

UtenteTio 1 anno fa su tio
Tutto questo grazie anche a chi girava col megafono a gridare al lupo al lupo per il covid! Vi pare normale che il PAO o la von Mentlen o altre strutture come la clinica di Orselina siano piene di minorenni in difficoltà, quanti erano nel 2018? Ma non tralasciamo che ci sono medici (della mutua compiacenti e ben protetti) che prescrivono medicamenti a chili per tutto.

Aeriolo 1 anno fa su tio
Finalmente qualcuno dice le cose che stanno apparentemente nell'ombra ma è ovunque diffuso più di quanto si creda. 58% dei ticinesi prende farmaci x dormire e calmare i pensieri o psicofarmaci.

OrsoTI 1 anno fa su tio
Risposta a Aeriolo
Si vero:) ma io uso la cannabis. È naturale, non crea dipendenza come lo xanax e valium e non peso sulle casse malati:)

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Ci voleva proprio un psichiatra pessimista ... io credo che dipende principalmente da noi stessi , dalla nostra percezione della realtà e dalle nostre aspettative. Se ci si lamenta dell'intorno qua in Svizzera, cosa dovrebbero pensare quelli che vivono in Libia , Afganistán o Eritrea , per esempio ...??? Che viviamo in una società malata lo sappiamo da tempo, peró dipende da noi stessi creare la miglior vita pissibile.

Valentino Alfano 1 anno fa su tio
Risposta a Pensopositivo
la questione è che non puoi fare questo paragone. Chi abita qui è cresciuto qui e si confronta con l propria di realtà ed i malesseri che ha li costruisce qui e non in Afganistan. È giusto che dipende da noi...e da chi altro sennò. Ma non tutti possiedono le armi per reagire come per esempio da come scrivi...fai tu. Sarebbe bello riuscire a farsi scivolare ogni istante dell'esistenza tutto sulla pelle ed essere felici a prescindere...ma non siamo costruiti così...e lo psichiatra intervistato lo sa bene....è il suo lavoro e non trovo che sia pessimista. un saluto.

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Risposta a Valentino Alfano
Hai ragione anche te, come hanno ragione altri psichiatri con una visione piú ottimista della realtà. Io credo che non é facile per nessuno, ma forse la differenza la fá l'attitudine nell'affrontare le sfide quotidiane. Saluti e buona giornata.

Minestracalda 1 anno fa su tio
Secondo me, bisogna insegnare già da piccolissimi ai nostri bambini ad avere sogni e prospettive, bisogna spronarli ad essere ambiziosi, perché troppi genitori con il pensiero del “tanto sono ancora piccoli” lasciano i propri figli in un angolo o con una babysitter o con i nonni perché (oltre a lavorare tutto il giorno) non possono farsi mancare il tempo libero e lo svago con gli amici.. Essere genitori è una scelta e pertanto bisogna fare di tutto per crescere i propri bambini in modo tale che un giorno saranno ragazzi- adulti sereni e in grado di avere in mano la propria vita…e se i ragazzi sbagliano binario bisogna essere presenti per rimetterli su quello giusto , anche se è difficile, estenuante, è questo il compito dei genitori.. Accompagnare amorevolmente e anche un po’ severamente i figli. Perché a mio parere i problemi di questi giovani adulti iniziano proprio in adolescenza ed è proprio nel momento più difficile che alcuni mollano perché non ce la fanno, è durissima star dietro a un adolescente ma se si fa un buon lavoro già da bambini nel futuro queste persone e saranno più forti e più ambiziose, inciampare è umano, ma quello che importa è avere i mezzi (non intendo economici ma proprio educativi) per rialzarsi con in altra testa. In altra cosa, dovrebbero insegnare la lingua inglese dalla 1 elementare ai nostri ragazzi per dargli la possibilità di andare ed esplorare il mondo e realizzarsi altrove, l’inglese è internazionale sarebbe già un bel punto di partenza!

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Minestracalda
Minestracalda ..... tutto Ok quello che scrivi e esponi.... ma TEDESCO in TICINO DEVONO COMINCIARE DALL'ASILO CON IL TEDESCO, INGLESE come 2° lingua straniera dalle elementari. COME SI FA in GRIGIONI e nel resto della SVIZZERA TEDESCA.

Don Quijote 1 anno fa su tio
Tempi facili creano persone deboli e l'assistenza crea dipendenza. Come ha detto qualcuno ci sono sempre più diritti e meno doveri, abbiamo anche uno stato che, per varie ragioni, continua ad aumentare la pressione fiscale in tutti i modi possibili, e se anche il politico di turno ogni volta minimizza il balzello dicendo che si tratta poi di un caffè al giorno, non calcola che in tanti non riescono a berlo nemmeno una volta al mese.

Dan1962 1 anno fa su tio
E una società capitalista basata sul lavoro allora si doveva vivere nella Germania dell’est prima Della caduta del muro di Berlino. Il multiculturalismo l’apertura delle frontiere sono la causa primaria i social secondaria. Sui social le persone pensano di poter vivere di niente cioè influencer questa figura e una grandissima buffonata ma ci sono i follower e come la droga se non ci fosse un consumatore non esisterebbe un venditore. Io consiglio di girare il mondo ci sono altre realtà si fa esperienza e si ritorna più forti ma non troppo tardi a 50 anni in Svizzera siamo già da buttare

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Dan1962
Dan1962 .... chiamiamoli con il moro REALE NOME D I S O C I A L stanno rovinado il pianeta ingurgitando una infinità di energia, dissociando dalla realtà centinaia di milioni di persone, creando artefatti della vita. Abdrebbero vietati, spenti gli IP ecc. Ogni anni si perdono decine di punti di PIL Prodotto Interno Lordo per innefficenza, innettitudine, tutti concentrati a P O S T A R E L'INNUTILE, leggere L'INNUTILE. Almeno 2 - 3 generazioni dai giovani adulti agli adulti 30/40 enni che vivono DENTRO i loro dispositivi. Intossicati a tal punto che é più vero quello che leggi in un post della nuda e reale realtà.

Swissabroad 1 anno fa su tio
Consiglio per chi qua non sta (più) bene: emigrare. Lo hanno fatto in tanti e lo fa tuttora chi nel proprio paese non vede un futuro. Senza andare chissà dove, basta la Svizzera interna. Non mi pare che lì, mediamente, vi siano tantissimi casi di senza casa o povertà assoluta. Oppure estero, a seconda di cosa una preferisce sotto l'aspetto sociale, linguistico, lavorativo. L'hanno fatto in tanti, e per molti è stato l'inizio di una nuova vita. Certo è che se si resta passivi, ci si piange addosso (sport preferito dal ticinese), non si ha intraprendenza o voglia di reinventarsi e si aspetta sull'uscio di casa che qualcuno risolva sempre i problemi per noi...beh allora, continui pure a lagnarsi, tanto le cose non cambieranno.

Rik830 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
O Svizzera interna o Italia …

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Swissbroad.... sono anni che lo scrivo in TIO.... FATE IL FRONTAGLIERE IN SIVZZERA. Basta andare in Mesolcina.... 6 min. di auto da Bellinzona nord direzione San Bernardino. UN ALTRO PIANETA.... LA SVIZZERA...... Solo per il cambio di cantone e comune, per una famiglia media + 800 / 1'000 CHF mese SENZA FARE NULLA tutti soldi risparmiati in tasse / sussidi cassamalati ( che in Ticino NON VEDETE MAI ) ecc. eccc..... SENZA FARE NULLA DI DIFFICILE...... e s enon basta EMIGRARE OLTRE GOTTARDO/SAN BERNARDINO....... S V E G L I A TE V I !!!!!!

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Rik830
Nel mio caso Italia ma la regola non vale per chiunque...

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Ora capisco NON SAI NULLA DELLA SVIZZERA oltre Gottardo o San Bernardino..... come posso farti capire...... pensa: é come passare dai panini al MC alla tartare prima scelta in un ristorante 7 stelle dove una gnocca ti imbocca... Un altro MONDO

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
APR-Drone: no scusa ma ce l'hai con me ? Se no ok no problem, se sì non hai capito un'acca di ciò che ho scritto. Ho detto che oltre Gottardo (San Bernardino...che precisazione inutile, svizzera Interna no ?) si vive bene. Io mi sono spostato in Italia per questioni famigliari di mi moglie e ci sto bene.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Specifico San Bernardino perché nell'IMBUTO di INFELICITÀ detto TICINO un sacco di sani disagiati pensano sia Ticino mentre sono LARGAMENTE in GRIGIONI.....Per il resto SPERO di poter salvare anche solo 1 RESIDENTE TICINESE che.... andandosene dal territorio scoprirà di essere stato alla mercé di un cantone PER ANNI senza essere sponsor della VASELLINA.... Sai come fa male... Ma posso rassicurare che dopo 12 mesi al saldo delle TASSE quando ingenuamente scopri che la 13esima ti resta tutta in tasca e la cassa malati ( pur avendo un imponibile altro ben oltre i miseri 25'000) ricevi 5'000 CHF di sussidi dal NUOVO CANTONE DI RESIDENZA !!!! Sai come RIDI ma RIDI maaaaaa RIDI DI GUSTO e ora sai di essere nel porto giusto. Di stare più sereno.

Simulator 1 anno fa su tio
la Svizzera è finita, spiace dirlo ma il continuare a nascondere e dire che tutti stanno bene è finita da tempo, chi lavora viene spolpato, tanto da andare in depressione. casse malati, affitti e tasse stanno uccidendo la società e i risultati sono evidenti.

Libero 1 anno fa su tio
Risposta a Simulator
Concordo pienamente

tormar 1 anno fa su tio
Risposta a Simulator
Hai perfettamente ragione 💪

Luchì92 1 anno fa su tio
Risposta a Simulator
da svizzero la penso come te! è la pura realtà! la svizzera è finita da anni! all'estero si ha un immagine della svizzera ricca , perfetta, ma chi sta sa che la realtà è diversa!!

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Simulator
ERRATO signori: È L' I MB U T O TICINO che é affondato a partire dalla metà degli anni 90' . IN SVIZZERA si vive BENISSIMO .... vissuto in AG - ZH - GR - LU da quando ho lasciato il TICINO ( ex Luganese - Cassarate - Pregassona - Breganzona ) Bellinzona - Cadenazzo mi sono reso conto del tempo PERSO dal 1973 - al 2007. Ora vivo LIBERO, SERENO e NON SCHIAVO.

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Luchì92
Vedi senzatetto ovunque ? O degrado sociale in ogni dove ? Oppure ancora siamo sull'orlo di una guerra civile ? Non esageriamo suvvia. Guardati intorno, metti il naso fuori dalla finestra e poi dimmi se ovunque si sta meglio.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Swissbroad... hai mai provato a vivere un decenio almeno via dal TICINO ??

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
APR-DRONE: vivo da vent'anni in Italia

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Quindi ancora meglio vista la differenza ABBISSALE dei costi. Quello che non capisce é il Ticinese medio GUCCO.... si lamenta, non arriva a fine mese, paga un botto di cassa malati, tasse comunali - cantonali, la benzina più che in altri cantoni, affitti alle stelle ma basta che gli raccontano 4 chiacchiere e crede di vivere al TOP. Ha l'opportunità davanti al naso dove senza sforzo, senza inganno potrebbe fare il salto di qualità RESTANDO DAL MEDESIMO DATORE DI LAVORO AL MEDESIMO STIPENDIO avendo un vantaggio economico +/- 800 - 1'000.- CHF/mese e NON LA VEDE !!! Ogni tanto mi domando se correggono le sorgenti che alimentano le case con qualche tipo di sostanza.....

Boh! 1 anno fa su tio
Una parte importante del problema sta nel fatto che viviamo in uno stato sempre più di diritto e sempre meno di dovere, dove tutti si aspettano di avere ancora prima di iniziare a dare e dove le colpe vengono sempre addossate a terzi o meglio ancora alla così detta politica quando invece i veri responsabili siamo in grandissima parte proprio noi stessi con le nostre pretese.

Geni986 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
Ben detto. Elemento anche essenziale: la società del tutto dovuto. E come ben dici questo ambito richiede cambiamenti individuali, che derivano da un'acquisita consapevolezza. Le istituzioni però dovrebbero avere un ruolo catalizzatore e aggregante in questa acquisizione di consapevolezza. Invece: "dividi et impera"

tormar 1 anno fa su tio
Risposta a Boh!
Anche vero

Yoebar 1 anno fa su tio
Il problema? È la politica, il continuo prelevare soldi ai lavoratori per dare ai nulla facenti. Non chi perde il lavoro a 50 anni ma a quelli che a 18 anni percepiscono l’assistenza perché la politica lo permette loro. Il continuo dare soldi dei contribuenti a paesi esteri e stranieri, asilanti che per comodità sono in Svizzera. Non è possibile che un operaio che percepisce 6000 chf al mese con tre figli non riesce ad andare a mangiare una pizza con la sua famiglia, 1500 di affitto + 1500 di cassa malati e la metà è già andata. Altro che ammalarsi la gente.

Valentino Alfano 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
esatto.

Blobloblo 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Per chi li prende 6000 chf al mese, sono già tanti, e non per tutti

cane_disperato 1 anno fa su tio
Risposta a Yoebar
Oggi è previsto che lavorino entrambi i genitori, sarebbero minimo due stipendi da 4.000 franchi, metti che uno dei due rimanga a casa almeno al 50% si dovrebbe calcolare il valore del suo lavoro, con 8.000 franchi ci si può arrangiare. Per mantenere un modello in cui lavori un solo genitore ci vogliono posti di lavoro pensati per questo, con stipendi più alti, magari più ore di lavoro per compensare; io sarei a favore di un modello di famiglia dove ci sia una divisione dei compiti di questo genere ma pare che non sia un idea che piaccia oggi.

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a Blobloblo
Blobloblo.... 6000 sono tanti ????? Ma scherzi ??? sono il minimo per vivere in Svizzera una famiglia di 4 persone. Certo che se vi livellate al classico pensiero alla TICINENSIS ve ne danno 3'700 / 3'900 forse 4'500 / 5'200 con MASTER ....În tutto questo SEMPRE in TICINO considerano gli assegni famigliari un parte dello stipendio. VIA DAL TICINO ANDATEVE.. Un certo signore disse ALZATI E CAMMINA.... non é il pianeta che vi camminerà sotto i pendi per portarvi in un nuovo luogo ma dovete farlo voicon le vostre gambette. Io in TICINO per meno di 6'500.- netti saluto garbatamente e ME NE VADO ... fuor cantone non scendo sotto gli 8'400 netti mese + 13esima e trovo da lavorare SEMPRE

Geni986 1 anno fa su tio
Ma sì dai: lo faccio io il primo commento. E bello provocatorio. Come ben detto dallo psichiatra il problema centrale è che viviamo per lavorare, consumare, riempire formulari e pagare tasse. Il sistema è opprimente ed è facile sentirsi o volersi fuori dallo stesso. Adesso ditemi: chi vuole una schiera di cittadini che vivono per lavorare (al contrario di chi vorrebbe dei cittadini che, lavorando per vivere, possano esprimere appieno anche le loro peculiarità e passioni)? La destra o la sinistra?

JackezTCrz 1 anno fa su tio
Risposta a Geni986
Credi davvero che tra destra e sinistra ci sia guerra?! È tutto un teatrino per poter frexxre meglio il popolino.. credi davvero che siano i politici a prendere decisioni? O forse sono le lobby che li finanziano?

leopold 1 anno fa su tio
in realtà manca empatia. aggregazione sociale. siamo tutti davanti ai nostri telefoni e non ci accorgiamo di chi ci sta accanto. uno sforzo, una parola, un sorriso per chiunque. siamo un popolo incattivito, basta vedere certa politica che cavalca questo trend. guardarsi allo specchio e provare a comprendere come aiutarsi e come aiutare! buona giornata a tutti

Geni986 1 anno fa su tio
Risposta a leopold
Stupendo commento, grazie. Sì io nel mio ormai ho fatto astrazione dalla tecnocrazia che governa tutti gli ambiti di vita...

PerTe 1 anno fa su tio
Risposta a leopold
Certamente un vero disastro sono le allusioni che portano questi brevi filmati nei social che dipingono la possibilità di vivere sopra le righe con il minimo sforzo. Accaniti a cercare di identificarsi e porsi all’interno di questa rete creando attenzioni, visualizzazioni e un numero sproporzionato di amici. ..ma poi, svegliarsi un giorno e capire che giocare alla star resta solo un gioco e la vera vita è tutt’altro…. e ci si spaventa.
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