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«La parità di diritti non è una cosa “di sinistra”»

SCIOPERO DELLE DONNE«La parità di diritti non è una cosa “di sinistra”»

14.06.23 - 17:30
Oggi dalle 17:30 lo sciopero delle donne invade le strade di Bellinzona (e non solo). Ne parliamo con Gina La Mantia di FAFTPlus.
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«La parità di diritti non è una cosa “di sinistra”»
Oggi dalle 17:30 lo sciopero delle donne invade le strade di Bellinzona (e non solo). Ne parliamo con Gina La Mantia di FAFTPlus.

LUGANO - Una marea viola scende per le strade e le piazze della capitale (e non solo), oggi per lo sciopero delle donne. In quel di Bellinzona si parte alle 17:30 in Piazza del Governo.

La mobilitazione, indetta dall'Unione Sindacale Svizzera ha trovato una larga adesione da parte della politica, della cittadinanza e anche delle associazioni. Fra queste c'è anche la Federazione Associazioni Femminili Ticino Plus (FAFTPlus)

«Quello di oggi è uno sciopero nel nome della parità e dei diritti umani, non è “solo” delle donne», spiega Gina La Mantia co-presidente , «a me, e a noi, sembra importante far capire che, per quanto riguarda la parità di fatto, non ci siamo ancora. È vero, sono stati fatti tanti passi avanti, ma ci sono ancora molte cose da fare».

Cosa dice, quindi a quelle forze politiche che in questi giorni hanno deciso di “smarcarsi” dalle mobilitazioni di questo 14 giugno?

Che un po’ mi dispiace, ma bisogna capire che la parità fra i sessi non è una rivendicazione “di sinistra” ma va al di là degli schieramenti e riguardano tutte, e tutti.

Quali sono gli aspetti ancora critici, secondo lei?

 La violenza sulle donne purtroppo è ancora un tema e anche il lavoro, che è intrinsecamente legato a come è strutturata la nostra società.  Sulle spalle femminili, purtroppo, ricade ancora una parte importante di tutto quel lavoro di cura, di famigliari e figli, non retribuito.

Un carico, questo, che finisce per gravare (soprattutto economicamente) su di loro fino all’età della pensione. Le donne sono molto più frequentemente toccate dalla povertà nella vecchiaia.

Per quanto riguarda la violenza, e in generale la sicurezza delle donne, voi come FAFTPlus vi siete mobilitate di recente…

Sì, il non sentirsi sicura quando si cammina per strada di notte è una cosa che ogni donna vive sulla propria pelle. In questo senso le città e i comuni possono ancora fare davvero molto, pianificando dei percorsi sicuri e che facciano anche sentire tutta la popolazione al sicuro. Ripensare l’illuminazione pubblica o i sottopassi sono solo due degli esempi di interventi possibili.

Il divario salariale resta, quindi, un tema anche oggi?

Eccome. Da una parte perché le donne sono molto più presenti in professioni che sono meno retribuite ma di fondamentale importanza. Penso alle mansioni infermieristiche (e non) in ospedali e alle case di cura, ma anche negli asili nido e altre strutture-cardine della nostra società. Sono lavori di grande responsabilità e di importanza immensa, con una paga purtroppo non commisurata. 

Dall’altra, invece, purtroppo capita ancora troppo spesso che le lavoratrici ricevano stipendi più bassi dei loro colleghi uomini, anche a parità di formazione ed esperienza.

In questo senso mi sembra che la maternità continui a giocare un aspetto centrale, è vero?

Da una parte è un po’ una questione di stereotipi, è più facile che - dopo la nascita di un figlio o una figlia - sia la donna a decidere di ridurre la propria percentuale. Spesso c’entra anche il fatto che lei già comunque guadagna meno (vuoi per il tipo di lavoro o perché lavora già a una percentuale ridotta). 

Non aiuta di certo il fatto che, per quanto riguarda i congedi, malgrado gli sforzi, siamo il fanalino di coda di tutti i Paesi dell’OCSE con 14 settimane per la madre, 2 misere settimane per i padri e nessun congedo parentale, cioè a favore di entrambi i genitori. 

Con un congedo parentale “moderno” sarebbe possibile coinvolgere sin da subito anche i padri, alleggerendo il carico delle madri che potrebbero - in caso lo volessero - riattivarsi più facilmente nella loro professione.

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
certo ma delle Beffane starnatrici del 6 gennaio.

Leonhard 1 anno fa su tio
MATRIX

Simo76 1 anno fa su tio
Ah, in Svizzera donne e uomini hanno diritti diversi? 🤔 vorrei mi si dicesse un diritto che gli uomini hanno e le donne no.

PanDan 1 anno fa su tio
pat.e.tico... che livello!

Voilà 1 anno fa su tio
carlo56, d'accordo su tutto. Tra l'altro A Lugano l'asilo nido costa 800 Fr. al mese e la mensa per le scuole elementari 18 Fr. al giorno...

nec 1 anno fa su tio
BERNA - La disparità salariale tra uomini e donne in Svizzera sarebbe praticamente inesistente. È la conclusione cui è giunto uno studio dell'Università di San Gallo . Articolo publicato si tio.ch 2 giorni fa…

carlo56 1 anno fa su tio
ormai si sciopera per tutto... noi svizzeri sembra che scopriamo questo mezzo solo dagli ultimi anni ma nel mondo occidentale si fa 50 anni :-) Detto questo a mio parere due cose: la parità salariale, a parità di competenze, merito e impegno, dovrebbe venir garantita senza se e senza ma. Le quote rosa invece no perché la grande menzogna è quella di dire che siamo tutti uguali. Non lo siamo. Non lo siamo per razza, per genere, per cultura di provenienza, per religione, per formazione, per filosofia di vita, ecc, ciascuno con le proprie peculiarità da far valere. Per far carriera in un qualunque contesto occorrono le competenze, la propensione al sacrificio, la dedizione, la disponibilità, il senso di responsabilità verso l'azienda, ecc, e sono le cose che contano. Vale per tutti, uomini, donne e *. Quello che invece andrebbe fatto maggiormente è avere un sostegno per i figli mentre si lavora, magari asili e asili nido gratuiti e di quartiere come in Germania e nel nord europa.

Trombo 1 anno fa su tio
Risposta a carlo56
Sono d'accordo però trovo che certi problemi e costi bisognerebbe preventivarli prima di avere dei figli (i figli si fanno in 2...) Siamo la razza più evoluta sul pianeta e credo che a prescindere dalla nostra etnia, cultura, abitudini e filosofia, il fatto di cercare sempre una scusa sia dote comune. Come dice Resiga, il fato non é nelle mani del caso ma nelle nostre e se non ci piace qualcosa dovremmo imparare a rimboccarci le maniche e cambiare in questo caso lavoro e datore, migliorarci con continui corsi e perfezionamenti così da poter trovare quella stabilità che ci permette di vivere bene (e fidess che viviamo già più che bene...)

Eritos 1 anno fa su tio
Risposta a carlo56
Concordo

Porzarama 1 anno fa su tio
Queste azioni di cosiddetta protesta portano più danni che benefici. Il cittadino è stufato di tutte queste esternazioni: occorrono serie trattative e accordi con tutte le componenti politiche e sociali.

Muntin 1 anno fa su tio
Non è di sinistra !!!!! a Locarno organizzata da UNIA ! Sono convinto che debbano avere gli stessi diritti degli uomini...ma non con queste baggianate. Le donne rappresentanti alle camere si facciano avanti...

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Muntin
Il problema è che tali istanze vengono ''determinate'' da personaggi di sinistra, con analisi del problema e soluzioni quindi fantasiose. Non ho mai capito perché facciano richieste vaghe e confuse in piazza chiedendo al pubblico di risolvere problemi privati (salario personale, rapporto di coppia, ...) Io non saprei più che dire sul tema, mi risulta che le donne abbiano libero accesso alla formazione e al mercato del lavoro. Mi pare più che manchi da parte femminile, l'imposizione della propria autorità, autorità che deve ovviamente avere delle basi solide (che so, se hai solo la licenza di scuola media, difficilmente puoi chiedere al marito di stare a casa mentre te sei al lavoro). Le donne che conosco e che hanno potuto risolvere questi loro problemi alla fine si sono imposte, sono andate dal marito e gli hanno detto ''cicio, i panni te li lavi te'', ''la casa o la puliamo in 2 o resta brozza'' e via dicendo, su tutto, difatti non hanno la necessità di piangere in piazza. Poi boh, forse sono io che in quanto uomo ho dei privilegi metafisici di cui non mi ero mai accorto.

Luisssss 1 anno fa su tio
Si vede proprio che non hanno nient'altro da fare....

Lello 1 anno fa su tio
dai,per ora avete conquistato la pensione a 65 anni,

Znec 1 anno fa su tio
Risposta a Lello
Ha ha ha... giusto..

resiga 1 anno fa su tio
SCIOPERO ? Roba importata dall'estero e che con noi VERI SVIZZERI DOC non c'entra nulla ! E purtroppo certa politica lo propone e lo insegue ! Non é gridando in piazza che si acquistano diritti oneri e onori ... é rivoltando le maniche LAVORANDO e guadagnandosi onestamente la pagnotta !

eco1 1 anno fa su tio
Risposta a resiga
Credi ancora a Babbo Natale e alla fatina dei denti? Più diventate compiacenti, più perdete.

Luisssss 1 anno fa su tio
Risposta a resiga
resina, Concordo pienamente

mestesso 1 anno fa su tio
Risposta a resiga
Concordo!

mestesso 1 anno fa su tio
Risposta a eco1
🤦‍♂️🐐
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