Oggi è iniziata la demolizione della Tribuna Est di Cornaredo. Il vicesindaco Roberto Badaracco: «Si apre la porta verso il futuro».
LUGANO - Questa mattina le ruspe sono entrate in azione per demolire la ”vecchia” Tribuna Monte Brè dello Stadio di Cornaredo. Un luogo che nei cuori di molti tifosi evoca ricordi importanti, di imprese e di sofferenze.
«È sicuramente un momento emozionante per tifosi e addetti ai lavori», afferma il Capo Dicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco, «viene a mancare una parte di quello che era lo stadio degli ultimi 30 anni». In ogni caso, per il Vicesindaco di Lugano, «la tristezza per la demolizione viene superata dalla gioia perché ora si porrà mano alla realizzazione del nuovo stadio, ciò che apre una nuova avventura per il futuro».
Qualcosa che sarà importante per tutta la Città. «Il Polo sportivo e degli eventi (Pse) sarà un tassello fondamentale dell'attrattiva della Città, non solo a livello sportivo. Diventerà la casa di molte società sportive, ma anche un nuovo quartiere, un centro di vita con molto movimento (negozi, commerci, ristoranti, bar). In altre parole, un aggregatore importante di socialità».
«Concerti per 12mila persone»
Non va dimenticato poi che accanto al piano sportivo, - nell'arena si potranno finalmente ospitare incontri internazionali e potrà giocare anche la Nazionale svizzera - ci potranno essere dei concerti: «Sarà uno stadio da 10mila posti, per gli eventi potrebbe ospitarne 12mila. Una massa critica importante e interessante».
Ci vuole però pazienza, anche se un primo assaggio avverrà a fine mese, quando l'FC Lugano giocherà la sua prima partita nello stadio provvisorio, che è stato montato completamente. «Sarà un momento particolare perché si proverà l'impatto delle nuove tribune, senza più la Monte Brè. Sarà come inaugurare un nuovo stadio: i tifosi potranno tastare le loro prime impressioni delle tribune, che propongono una vista mica male».
Renzetti: «Sono molto contento»
Un grande fan che segue da vicino tutti i passi verso l'Arena sportiva è l'ex Presidente Angelo Renzetti. «La demolizione? Non sono dispiaciuto, anzi, sono molto contento e fiero di tutti i passi che sono stati fatti per avere un centro sportivo che tutto il Ticino merita», commenta su nostra richiesta. «In più devo dire che mi piacciono le nuove tribune provvisorie, sembra uno stadio all’inglese. Credo che siano tutte cose che stanno riportando un fuoco sacro verso la squadra e l'ambiente».
Per Renzetti, avvicinarsi al Polo equivale a vedere i frutti di anni di sacrifici: «Mi sono fatto il film di quello che ho passato in 11 anni, dove con pane e salame abbiamo fatto tanto, restando in serie A, andando avanti in coppa, arrivando in Europa. Un cammino che ha richiesto numerosi sacrifici che sono sfociati in un centro sportivo per cui abbiamo dato l’anima». Ma qual è il suo ricordo più caro della Tribuna Est? «Io sono sempre stato nella Tribuna vecchia, in realtà l’ho sempre vissuta con un po' di distacco la Monte Brè. Però qui in ufficio ho una foto che mi emoziona: quando il pubblico della Monte Brè mi ha ringraziato. Mi sono sentito amato».
Tifosi tra nostalgia e gioia
Da una tribuna all'altra, abbiamo tastato il polso di chi in Monte Brè era abbonato, e che l'ha quindi vissuta intensamente. C'è da un lato un po' di nostalgia e dispiacere, ma anche tanta voglia di arrivare al nuovo stadio. «L'ho vista costruire e ho sempre fatto l’abbonamento in Monte Brè», ci dice Armando, da sempre affezionato alla struttura, «quindi un po’ di dispiacere c’è. Però sono contento che arriva il nuovo Polo». I toni sono simili anche tra tifosi più giovani, come Gavaz, anche lui abbonato da anni in Monte Brè: «È come una seconda casa. Vederla smontata da una parte spiace un sacco, dall'altra è però sinonimo di un cambiamento che ci permetterà di creare nuovi grandi ricordi».
«Ricordo diversi momenti, ad esempio lo spareggio amaro con il Bellinzona nel 2010, o la promozione in Super League», ci dice invece Fiorenzo, tifoso di lunga data. «Il momento più emozionante? Il pareggio con l’Inter nel 1995», conclude invece la tifosa e abbonata Danila. «Mi dispiace per la Monte Brè, ma comunque si pensa al futuro e il nuovo stadio ci vuole, e si vede già dal fatto che ora dobbiamo andare a giocare l’Europa a Ginevra e Zurigo». C'è poi un appello, tra tante novità: «Speriamo venga più gente allo stadio».