È la posizione, congiunta, dei comuni di Balerna e Novazzano
BALERNA/NOVAZZANO - «Inadeguato ad accogliere un così elevato numero di persone, non da ultimo a causa della mancanza di adeguati spazi esterni». Tramite una nota congiunta, i Comuni di Balerna e Novazzano danno conto della propria opposizione all’ampliamento dei posti al Centro federale di asilo Pasture.
«Nell’ambito di un incontro - si legge nella nota - svoltosi nello scorso mese di aprile con la segretaria di Stato per la migrazione Christine Schraner Burgener, alla presenza del consigliere di Stato Norman Gobbi e dei sindaci di Balerna, Chiasso e Novazzano, i comuni rappresentati hanno appreso con sorpresa dell’intenzione della SEM di rinunciare a realizzare il previsto edificio amministrativo e di creare ulteriori 250 posti di alloggio temporaneo nello stabile Pasture, cosa alla quale ci si è subito opposti».
Contrariamente a quanto assicurato nelle fasi che hanno preceduto i lavori di edificazione, attualmente fra Chiasso Balerna e Novazzano «sono ospitati molti più richiedenti l’asilo di quanto previsto. Quest’accoglienza in soprannumero, e spesso in condizioni non adeguate, sta comportando problemi di gestione e disagi all’ordine pubblico, che stanno toccando la popolazione residente. Si ricorda innanzitutto che il numero massimo di 350 posti era stato in tutti i modi assicurato, addirittura direttamente dall’allora Consigliera federale Simonetta Sommaruga».
Al di là del mantenimento delle dovute proporzioni rispetto al territorio, «si ritiene inoltre che il comparto di Pasture sia inadeguato per accogliere un così elevato numero di persone, non da ultimo a causa della mancanza di adeguati spazi esterni. Anche i Comuni di Balerna e Novazzano ritengono, pertanto, che vada ricercata un’altra ubicazione per la creazione di alloggi temporanei. L’accoglienza deve essere organizzata in modo da potersi prendere cura del richiedente l’asilo e in maniera più uniforme e solidale sull’intero territorio nazionale».