Dal Ticino alle Maldive. La 28enne biaschese Alessia Prospero ha trasformato la sua passione per il sub in una professione.
BIASCA - Acque trasparenti. Natura incontaminata. E sabbia bianca come la neve. Le Maldive sono tra le mete più apprezzate al mondo. Per la 28enne ticinese Alessia Prospero, biologa marina originaria di Biasca, sono però recentemente diventate “casa”.
Destinazione paradiso - A inizio ottobre la giovane si è infatti trasferita su una delle isole dell’atollo di Lhaviyani, in pieno Oceano Indiano, per lavorare come istruttrice di sub. «Prima di venire qui io e il mio compagno, che è anche istruttore, stavamo cercando nuove opportunità lavorative e ci piaceva l’idea di fare un’esperienza in una meta paradisiaca. Su Facebook abbiamo visto l’annuncio e ci siamo detti "perché no?!"», racconta Prospero a Tio/20minuti.
Un tuffo nel blu - «La passione per il mare c’è sempre stata», continua, «fin da quando ero bambina». «Poi a 15 anni ho fatto il mio primo corso di sub e l’impatto è stato forte. Sott’acqua mi trovo nel mio elemento, quella mancanza di gravità e di rumore mi fa stare bene».
Tra tartarughe e squali - Ma è proprio quando l’acqua si riempie di vita che esplode la magia. «Qui ogni giorno si può ammirare e scoprire qualcosa di diverso. È una sorpresa continua, tra tartarughe, squali e razze». E il lavoro, in mezzo a tanta bellezza, non pesa: «Lavoriamo sei giorni su sette. Ma facendo quello che facciamo ci sembra di non lavorare mai».
Vivendo e viaggiando - Tra la Svizzera e il paradiso maldiviano ci sono però oltre 7’600 chilometri e almeno undici ore di volo. «La mia famiglia è abituata ad avermi lontana», spiega Prospero. «Ho fatto parte dei miei studi universitari in Olanda, preso il diploma da istruttrice subacquea a Tenerife e lavorato per sei mesi in Messico. Negli ultimi anni sono stata quasi sempre via». E il domani è ancora tutto da scoprire. «Siamo arrivati con l'idea di vedere com’è e restare almeno per un anno o due. Forse non rimarremo qui per sempre perché siamo molto lontani da casa. Ma in futuro chi lo sa..».
A far sentire la biaschese un po’ più vicina a casa ci sono però i numerosi turisti rossocrociati che ogni giorno raggiungono le Maldive: «Nelle ultime settimane quasi un terzo dei nostri ospiti erano svizzeri. E ogni tanto si vede anche qualche ticinese».