«Per la consegna degli spazi è previsto un ritardo di alcuni mesi», annuncia l'amministrazione.
BELLINZONA - Il Comune di Bellinzona aprirà «un’indagine interna all’amministrazione» per capire cosa è accaduto nel prefabbricato di via Lavizzari - sede di un centro extrascolastico e futura sede provvisoria SOP - dove il 10 novembre, durante dei lavori edili eseguiti da una ditta esterna, è stata accertata la presenza di amianto.
In risposta a un’interpellanza presentata dai Verdi, infatti l’amministrazione nell’ultima seduta di consiglio comunale ha risposte ai diversi interrogativi posti. E ha appunto annunciato l’avvio di «un’inchiesta amministrativa. Inoltre il caso è stato segnalato alla SUVA che a sua volta indagherà quanto accaduto e gestirà il tema rischi per la salute con tutte le persone intervenute sul cantiere», spiegano dal Comune.
In conseguenza di questi accertamenti il Municipio ha anche spiegato come si preveda «per la consegna degli spazi un ritardo di alcuni mesi, dovuto ai tempi di autorizzazione delle procedure di bonifica da parte della SUVA. Lo stabile, in ogni caso, non presenta rischi particolari, di conseguenza si conferma l’ubicazione del centro extrascolastico fino alla realizzazione della nuova sede pianificata nel sottotetto del blocco A delle scuole elementari Nord.»
Visto l’acccaduto i Verdi hanno poi voluto sapere se la presenza di amianto nei vari edifici viene monitorata. «Stando alla conoscenza attuale. la possibile presenza di amianto deve essere presunta in tutti gli edifici costruiti prima del 1° gennaio 1991. La Città non possiede un catasto materiali pericolosi in quanto non è mai stata svolta una campagna d’indagine a tutto il parco immobiliare. Gli addetti ai lavori (committenti, progettisti, imprese) sanno che per ogni demolizione la trasformazione di edifici o impianti costruiti prima del 1° gennaio 1991 dev’essere allestita una perizia sulla presenza di sostanze nocive da uno specialista riconosciuto».
Per non correre rischi durante i lavori di bonifica degli spazi contaminati dalle fibre d’amianto i bambini che frequentano il centro extrascolastico saranno spostati in altre strutture. E successivamente, prima del loro rientro in sede il prossimo gennaio, tutti gli ambienti inclusi quelli del centro extrascolastico saranno nuovamente oggetto di una campagna di misurazioni, prelievi e analisi.
Infine sulle cause del danneggiamento delle lastre «in fibrocemento, ciò è dovuto dalle perforazioni delle viti di fissaggio di un canale portacavi, messo in opera erroneamente a parete rispetto alla posa a soffitto».