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CANTONE«È un Ticino che distrugge tutto»

22.01.24 - 08:05
Troppi edifici storici abbattuti o dimenticati: tutta l’amarezza di Dario Galimberti, architetto e scrittore.
Ti-Press (archivio)
«È un Ticino che distrugge tutto»
Troppi edifici storici abbattuti o dimenticati: tutta l’amarezza di Dario Galimberti, architetto e scrittore.

LUGANO - «Come sapremo di essere noi senza il nostro passato?» La frase celebre è dello scrittore statunitense John Steinbeck. A ripeterla con rammarico è Dario Galimberti, architetto e autore de “Il dubbio del delegato (Indomitus Publishing, in uscita a breve)” e di altri gialli storici. Anche l’ultima fatica letteraria dell’architetto luganese fa riferimento a un Ticino che non c’è più. «Un Ticino che distrugge tutto. O che lo dimentica».

I suoi testi rappresentano una sorta di urlo strozzato.
«Dal Quartiere Sassello di Lugano, demolito alla fine degli anni ’30, al Castello di Trevano, abbattuto negli anni ’60, è stato uno scempio continuo. Più recentemente sono sparite Villa Branca e La Romantica di Melide. Così come sono andati persi il Cinema Odeon o il Ristorante Venezia sempre a Lugano. O il Sanatorio di Agra». 

Colpa della politica?
«Sì. Ma ragionano così anche i cittadini. Se un edificio ha una funzione pratica, lo teniamo. Altrimenti, se è solo per cultura o storia, lo buttiamo giù. È un pragmatismo che fa paura».

E così poi ci ritroviamo a pensare che le cose belle le hanno solo gli altri…
«Proprio questo è il problema. In Italia, ad esempio, sanno valorizzare molto meglio i nuclei storici. I borghi. Da noi ce ne sono anche di migliori. Ma sembrano non interessarci. Pensiamo al Quartiere Maghetti di Lugano, protagonista del mio ultimo libro. È stato snaturato. Hanno demolito un sacco di cose belle. Per farne di nuove».   

Ci sono esempi virtuosi?
«Villa Ciani a Lugano. O i castelli di Bellinzona. Sono stati tutelati, per fortuna. Però trovo ci sia anche un altro problema. Abbiamo tanti gioielli che nemmeno conosciamo. Penso al Convento di Torello a Carona, o al Santuario Madonna D’Ongero di Lugano definito come uno dei luoghi più belli del mondo da Hermann Hesse».

Non siamo capaci né di venderci né di promuoverci?
«Un po’ è così. Non si pensa alla memoria da tramandare. La memoria è la nostra anima, diceva Umberto Eco. Senza memoria non siamo nulla. Qui da noi c’è una logica del mercato che si sovrappone alla memoria. C’è poca cura delle cose che ci ricordano il nostro passato». 

È amareggiato?
«Sì. Ma non sono l'unico. Ricordo che lo era già il grande Tita Carloni in un’intervista. Era sconsolato. Non capiva perché i ticinesi non avessero questa sensibilità verso la loro storia. Io provo a lanciare qualche segnale coi miei romanzi. Ma non posso cambiare il sistema da solo».

A cosa ci si può aggrappare?
«Alla scuola. Educare i bambini alla bellezza del nostro patrimonio è l’unico modo per avere poi dei cittadini orgogliosi e consapevoli. Sì, la scuola è la nostra ancora di salvezza». 

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COMMENTI
 

prophet 11 mesi fa su tio
si può sistemare e rendere sostenibile ecologicamente ed economicamente? teniamolo… altrimenti giusto abbattere e avere il coraggio di edificare bio…ma basta cemento e mattoni.

Galvo 11 mesi fa su tio
Ricordo che pochi anni fa qualcuno tentò addirittura di deturpare Gandria (villaggio inserito negli insediamenti svizzeri degni di protezione) con colate di cemento per palazzine di alto standing.

Alessandria 11 mesi fa su tio
Io sono felice che si ricostruisca. Le orrende palazzine anni 40-60 che pullulano nella città stanno lentamente dando il posto a nuovi palazzi molto piu belli, sia fuori che dentro, con finiture di alto standard e al passo con il progresso tecnologico e di design svizzero. Via i ruderi che oltre ad essere orrendi sono poco vivibili.

Galvo 11 mesi fa su tio
Risposta a Alessandria
Che i nuovi palazzi siano belli é al quanto discutibile...molto discutibile.

comp61 11 mesi fa su tio
Risposta a Alessandria
certo tutto bello e di alto valore che lugano deve diventare una montecarlo per ricchi. I poveri vadano via.

Bred 11 mesi fa su tio
Bisogna abbattere e ricostruire per dare lavoro agli "amici degli amici". Vedi anche il discorso manutenzione strade. Ovviamente, qualcuno ha fatto promesse ad altri per lavori a go-go e già da troppo tempo ci ritroviamo ogni santo giorno cantieri e camion ovunque a peggiorare ulteriormente una situazione viaria già oltre il collasso....e questo per cosa? Si vedono regolarmente pavimentare strade per poi essere riscavate e ritappezzate dopo pochi mesi per il rifacimento di canalizzazioni, condotte, cablaggi etc..... Non ci si poteva pensare prima? Evidentemente no. Se questo non è uno spreco programmato pro saccoccia dei soliti magna magna ditemi voi cos`è, ma nessuno ne parla e nessuno si scandalizza. Poi non ci sono soldi e la popolazione è chiamata a fare sacrifici per compensare i buchi lasciati da questo malandazzo. Ormai non credo più a nessuno da un pezzo.

F/A-19 11 mesi fa su tio
Risposta a Bred
Ma quanto ti do ragione, ed in aggiunta vorrei dire che tanti lavori pubblici sono ben gestiti dai soliti, sempre quelli, da qui si capisce tutto questo fervore nel costruire, è tutto un bell’affare, ma solo per qualcuno però.

comp61 11 mesi fa su tio
benvenuta mafia!!!!!

Voilà 11 mesi fa su tio
Ora si va in periferia e, per salvare la faccia, si tenta un'inutile salvaguardia dei cocci.

Voilà 11 mesi fa su tio
Mettiamoci anche le rive dei laghi, dove tutti dovrebbero poter passeggiare tranquillamente

Tracy 11 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Già, adesso andiamo a buttar giù tutte le case abusive lungo lago cosi da ridare alla popolazione il diritto di passeggiare lungo le rive.

F/A-19 11 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Già, ma su questi abusi nessuno interviene, Lombardi non dice niente a proposito? No, è più facile andare in cima ad una valle a rompere le palle ad un cittadino che ha messo l’anima per recuperare delle vecchie case. Che vergogna!

Voilà 11 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
Nella legge sulla pianificazione del territorio è fissato il principio secondo cui occorre tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi ed agevolarne il pubblico accesso e percorso.

F/A-19 11 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
Poi Lombardi se di voti ne prende pochi ci sarà il perché.

tormar 11 mesi fa su tio
Vai a dirglielo a quel pappone ex sindaco di Lugano. Ha distrutto le opere vecchie per costruire le sue palazzine e intascare

Bandito976 11 mesi fa su tio
Il Ticino é alla canna del gas in tutto

Gpm8 11 mesi fa su tio
Questo accade solo in Svizzera, in Europa le strutture storiche non si toccano, anzi

Voilà 11 mesi fa su tio
Risposta a Gpm8
Gpm8, non in Svizzera, solo in Ticino.

Simulator 11 mesi fa su tio
Mi piace il titolo…” distrugge tutto” infatti distrugge famiglie, distrugge le classi sociali…territorio…l ‘ ecomonia sta letteralmente distruggendo tutto…

tista64 11 mesi fa su tio
Quando a dettare la legge è il capitalismo avido, arrogante e... ignorante!

Gor 11 mesi fa su tio
Buongiorno finalmente vi svegliate????E vogliamo parlare delle schifezze perpetrate con gli alberi??? Per sicure mazzette in zona lido?Il ticino è una vergogna da anni ormai.E nessuno fa nulla

Tracy 11 mesi fa su tio
Colpa del turismo da un lato e la mancanza di una cultura profonda dall’altro. il Ticino attraverso la vendita di terreni a svizzeri e stranieri di lingua tedesca che si sono appropriati delle costruzioni tradizionali, trasformati i villaggi di montagna morenti. Nuove forme di turismo alla ricerca ricerca del rustico, del naturale ‘’ la Tessinerhaus zu verkaufen del Tagesanzeiger’’ ma anche in città per la bellezza dei laghi, del paesaggio e del clima. Il ticinese ha venduto la sua terra e continua a venderla e le grandi agenzie immobiliari hanno avuto vita facile, così come i turisti in cerca di sole! Il potere del denaro non conosce confini o barriere e non si preoccupa dei valori e delle pratiche collettive tradizionali. Dire che in Ticino, dove le persone sono cosi fresche da una cultura rurale, abbiano così poco amore per la propria terra è un po' limitata per spiegare questo fenomeno ma andrebbe ricercata nei fenomeni migratori dei secoli precedenti oppure nell'insufficienza alimentare derivante dalla povertà del territorio ticinese. I contadini delle valli, infatti, hanno sempre mantenuto rapporti ambivalenti di amore e odio nei confronti della loro terra, vendo perché sono povero e in città vendo perché meglio che ristrutturare e oggi vediamo il risultato, i ricchi da una parte e la povertà dall’altro. In fondo il Ticino è sempre stato così solo che oggi questo fenomeno è molto più marcato ed è alla vista di tutti. Si può solo dire, peccato di non aver capito in tempo la bellezza di questo patrimonio naturale e averne fatto una cosa propria lasciando questa bellezza nelle mani dei speculatori

Rhood 11 mesi fa su tio
Risposta a Tracy
👍

Y2KBug 11 mesi fa su tio
Cementificazione selvaggia come la Milano da bere degli anni 80, con la differenza che gli spazzi aperti nella zona Meneghina non mancano, da noi si costruisce senza valutare l’urbanistica che è già al collasso da anni, vedi piccoli comuni della cintura Luganese dove hanno più cantieri che tombini…probabilmente gli uffici tecnici ormai assumono manovali al posto degli architetti!

sergejville 11 mesi fa su tio
... e sa parla dumà da Lügan!? Tanti scempi arrivano anche dagli uffici di Bellinzona (vedi LEdilizia) e ovviamente dai vari PRegolatori comunali. Ma non dimentichiamo il ruolo del cittadino, spesso (quando si intravvedono dei bei soldioni) insensibile alla storia ed alla cultura e capace in fretta e furia di vendere (a peso d'oro) la villetta storica dei nonni o l'edificio di un certo pregio dei bismonni. E mi fermo qua.

tormar 11 mesi fa su tio
Risposta a sergejville
Hai perfettamente ragione! Tutto a un prezzo e qui per i soldi si calano anche le mutande

Da_ 11 mesi fa su tio
Gli unici edifici vecchi da preservare sono chiese, castelli, torri, ecc. Sinceramente quante "schifezze" di edifici vecchi si tengono in piedi? Pensiamo solo al magazzino FFS della stazione di Lugano, che è stato spostato perché non poteva essere demolito. Lo scopo? Utile? Sì, a sprecare un sacco di soldi, quando costava meno ricostruirlo o costruire qualcosa di moderno e bello. Vedi pure San Bernardino ora. Hotel vecchi, scomodi e con spazi ridotti all'interno, per un costo di ristrutturazione e manutenzione futura elevati, quando anche qua si poteva lasciar modernizzare il paese con opere belle e moderne

Gor 11 mesi fa su tio
Risposta a Da_
Che il nuovo sia noderno e bello è molto discutibile.Lo di vedere con gli appartamenti. Tutti uguali senza animali gelidi

belaolga 11 mesi fa su tio
giusta osservazione.....in piu il nuovo in mano a stranieri che a volte lascian solo debiti....pover tesin lombard

Voilà 11 mesi fa su tio
Se non sbaglio all'inizio del 1900 ci fu un gran consigliere che propose di abbattere il Castel Grande perché la sua manutenzione costava troppo.

Voilà 11 mesi fa su tio
Più facile prendersela con i proprietari dei rustici... Forti con i deboli e deboli con i forti. Villa Ciani è stata conservata per miracolo, sono andati a costruire un palazzo dei congressi nel parco e in quella parte c'erano le scuderie.

vulpus 11 mesi fa su tio
Ha perfettamente ragione questo architetto. Essendo del ramo è però suciramente cosciente di quanti cappi burocratici e materiali che la nostra politica ha imposto all'edificazione degli stabili. Misure assurde che non fanno che rendere impossibile il recupero di questi cimeli storici. E chi lavora di speculazione edilizia sa bene quali sono i cavilli da sfruttare. Per queste strutture, come del resto anche per il resto delle edificazioni, bisogna cancellare ed eliminare certe imposizioni costruttive, e introdurre delle agevolazioni quando un privato manifesta l'intenzione di mantenere edifici storici.

Sobchak 11 mesi fa su tio
Risposta a vulpus
Non capisco troppo il ragionamento.. quando un edificio è tutelato è chiaro che vengono messi dei paletti. Le assicuro che molti non ci metterebbero niente a mettere un cappotto ad un edificio storico! Tutt'al più si potrebbe obbiettare che occorrerebbe un sistema di aiuti laddove necessario.

MauriMan21 11 mesi fa su tio
Giusto! Demolire per ricostruire, tantissimi edifici vecchi sono abbandonati e occupano posto! Non adiamo a togliere sempre spazi verdi. Chiaro che se un edificio è storico per un valido motivo allora ci sta, piuttosto riattarlo. Lasciarli abbandonati anche no!

Core_88 11 mesi fa su tio
Che fa strano è che riescono ancora oggi a demolire edifici come villa branca e la romantica. Hanno fatto diventare melide merdile. Non è possibile che se vengono eletti degli asini, possono danneggiare un paese

Talafu 11 mesi fa su tio
Bravo da A.M Pazzallo 1955

Porzarama 11 mesi fa su tio
A Lugano le distruzioni sono opera di operatori edilizi di fama titolati appartenenti a Istituzioni politiche del Comune di allora. Trevano di San fu lo scempio del Governo Cantonale degli anni 1961/1964. Ricordiamo questi “benefattori delle macerie”

tschädere 11 mesi fa su tio
chiedete al grande massimo.lui spra come demolire senza sconvoglio.
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