Tentare di ridare il comfort originario a un cuscino in memory foam può trasformarsi in una pessima esperienza.
È quanto ha vissuto Matteo Melchiorre che, svuotando un guanciale acquistato alla Jysk, ha trovato al suo interno diversi materiali, ben lontani da quella che doveva essere una semplice imbottitura.
BELLINZONA - Pezzi di ferro, carta alluminio, plastica e persino dei fili di rame. È quanto ritrovato all’interno di un cuscino in memory foam qualche giorno fa da Matteo Melchiorre di Bellinzona, dopo aver tentato di ridare al cuscino, acquistato solamente da sei mesi, il comfort originario.
Si sa, dopo un po' di tempo, questo tipo di materiale tende a conservare la forma del corpo (in questo caso della testa) e, per questo, ha deciso di mettere mano al cuscino e procedere, portando alla luce un'imbottitura alquanto particolare.
L’acquisto è avvenuto lo scorso agosto al negozio Jysk di S.Antonino, quando l’uomo - invogliato dall'allettante offerta del momento - ha deciso di comprare due cuscini della serie WELLPUR SKAGET. «Li ho pagati scontati 80 franchi l’uno - racconta a tio.ch/20 minuti -. Erano gli ultimi pezzi; è un prodotto che va a ruba».
Certificazione sanitaria -Prodotto in Cina, la descrizione dell’articolo sul sito web dell'azienda danese che vende tutto per la casa parla di «un guanciale in memory foam AIR con gel rinfrescante che si adatta perfettamente e velocemente a collo e spalle». E si avvale di una certificazione ambientale e sanitaria, ossia la Standard 100 by OEKO-TEX® che identifica che i prodotti tessili non contengano livelli dannosi di sostanze chimiche pericolose.
Le 21 recensioni dei clienti lo giudicano come buono, con 4.2 punti su cinque. Le uniche recensioni negative, oltre a quelle rilasciate dal nostro protagonista, parlano di un cuscino poco morbido e spesso. Le restanti 15 lo commentano come un ottimo prodotto su cui poter fare delle belle dormite.
La rinuncia ai cuscini - Anche per Melchiorre era così, o per lo meno fino al fatidico ritrovamento. «Se non lo avessi aperto per renderlo più morbido, probabilmente non me ne sarei mai accorto», confessa. Da lì la decisione di portarlo nella sede Jysk di Grancia per chiederne la sostituzione. «Già che c’ero, però, ho voluto controllare se all’interno di altri cuscini della stessa linea vi fossero elementi estranei». E così è stato: «Introducendo la mano nell'imbottitura del guanciale in esposizione ho trovato dei pezzi di plastica. Ho così deciso di rinunciare ai cuscini di Jysk e di acquistarli da un'altra parte».
Procedure di controllo qualità rigorose - Per Melchiorre è stata davvero una spiacevole esperienza, soprattutto perché in negozio a Grancia non ha trovato le risposte che cercava.
«Ci spiace molto per questa situazione. Episodi simili non dovrebbero mai accadere e ci scusiamo per i disagi subiti dal cliente», dichiara a tio.ch/20 minuti Martin Fyn Aamand portavoce di Jysk. Per l’azienda, continua, «è molto importante che i nostri prodotti siano all'altezza dei nostri standard di qualità e scegliamo con cura i nostri fornitori. I nostri acquirenti, inoltre, visitano personalmente e regolarmente le fabbriche per verificare la qualità dei prodotti».
Procedimenti rigorosi a quanto pare: «Quando i prodotti arrivano nei nostri magazzini, il nostro controllo qualità li verifica nuovamente prima di consegnarli ai nostri negozi». Spiega però che nonostante questo passaggio avvenga in modo accurato «è possibile che singoli prodotti difettosi non vengano individuati».
Test casuali negativi - Stando a quanto riportato non sono stati segnalati altri problemi con altri cuscini. «Abbiamo effettuato controlli casuali su questa tipologia di guanciali e non abbiamo riscontrato altri casi. Pertanto, riteniamo che questo caso sia probabilmente dovuto a un singolo errore di produzione».
«Naturalmente - conclude - sfrutteremo questo caso come un'opportunità per ricontrollare le nostre procedure interne e seguire i nostri fornitori per garantire un elevato livello di qualità dei nostri articoli».
Intanto, però, un cliente lo hanno perso.