I due dipendenti sono dediti a garantire la sicurezza e l’integrità altrui, soprattutto nel territorio del Mendrisiotto.
MENDRISIO - Il volontariato è un aspetto molto importante nel tessuto sociale di tutta la Svizzera.
Secondo l’Ufficio federale di statistica, ogni volontario (sono circa 3 milioni in Svizzera) è impegnato in media 4,1 ore a settimana per un totale complessivo di 640 milioni di ore di lavoro non remunerato.
Di questo mondo prezioso e imprescindibile fanno parte Samuele Tettamanti e Sandro Merlini, dipendenti del casinò Admiral da 17 e 21 anni e che, oltre al proprio lavoro alla casa da gioco, sono dediti a garantire la sicurezza e l’integrità altrui, soprattutto nel territorio del Mendrisiotto. Samuele, infatti, è un pompiere mentre Sandro è volontario presso il servizio autoambulanza e presso i samaritani di Chiasso.
Il primo ricopre il ruolo di Slot, Secc & Technician manager al Casinò ADMIRAL di Mendrisio e da 23 anni è volontario presso i pompieri (anche il padre ha prestato servizio per molto tempo nel corpo in qualità di ufficiale).
«Con le importanti certificazioni acquisite nel corso degli anni - scrive il casinò - Samuele è un punto di riferimento all'interno del’Admiral per tutto ciò che concerne la sicurezza in caso di emergenze e i piani di evacuazione. Si occupa inoltre della formazione di ogni singolo collaboratore del Casinò sul comportamento e sulle regole da seguire in circostanze di pericolo».
«Altrettanto rilevante» è la figura di Sandro Merlini, addetto alla sicurezza e alla sorveglianza della casa da gioco del Mendrisiotto: da oltre 21 anni dedica il suo tempo libero facendo il volontario al SAM (Servizio Autoambulanza Mendrisiotto) e alla sezione Samaritani di Chiasso. Sandro è anche un “First responder”, ovvero fa parte di un gruppo di persone e istituzioni che hanno dato la propria disponibilità a essere allarmati e pronti a intervenire per situazioni di arresto cardiaco.
«Da qualche anno Sandro, di sua iniziativa, ha cominciato a tenere corsi gratuiti destinati ai suoi colleghi, con l’obiettivo di creare una rete di collaboratori che conoscano e sappiano mettere in pratica le tecniche di primo soccorso con il fine di non essere impreparati in caso di necessità».