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ARCEGNO«Quelle persone hanno affidato a me i loro traumi»

03.05.24 - 06:30
Curare le cicatrici. Andare oltre. Gli scatti dell'artista Barbara Tosti per imparare a parlare di fragilità, di sofferenza. E di rinascita.
Barbara Tosti
«Quelle persone hanno affidato a me i loro traumi»
Curare le cicatrici. Andare oltre. Gli scatti dell'artista Barbara Tosti per imparare a parlare di fragilità, di sofferenza. E di rinascita.

ARCEGNO - Chi di noi non ha mai avuto un trauma nella vita? Una ferita. Qualcosa di brutto da elaborare, da superare. L'iniziativa dell'artista Barbara Tosti, 47enne di Arcegno, normalizza la sofferenza, la fragilità. Non solo: le rende virtuose. «Porto i segni scomodi della vita in uno spazio artistico. Ascolto e osservo l’unicità. Ogni storia ha una trama di sofferenza, ma anche di apprendimento, di trasformazione, di gioia. Si possono intrecciare e integrare».  

Oltre l'ostacolo – Un centinaio di immagini. Di fotografie. Ritraggono persone che nella vita hanno superato un momento difficile. «Hanno raccontato a me la loro storia. E io, mantenendo il massimo segreto professionale e la responsabilità artistica, ho dialogato coi protagonisti e li ho portati a raccontarla diversamente. La nuova immagine è più profonda, ritrae una persona forte e coraggiosa, che ha superato un ostacolo. E potrà prendere forza da questo ritratto di sé».  

La raccolta fondi – A caccia di cicatrici. È la missione di Barbara col progetto #cicatriciebaci. «Ora ho lanciato una raccolta fondi per potere stampare queste fotografie. E in seguito poterle esporre in numerosi spazi. Viviamo in un mondo in cui si ha paura di parlare dei traumi vissuti perché non vi è sempre la giusta accoglienza. Il mio sguardo artistico e professionale crea spazi sempre più ampi. Per accogliere chi ha attraversato periodi bui, e accompagnarli a vedere e liberare la forza che hanno. Reintegrando leggerezza, gioia e giocosità nella vita».

Le insidie della vita – Barbara, due volte mamma, è nata con una malformazione genetica. Le mancano alcune dita. «Ci convivo fin dalla nascita. È stato il primo ostacolo che ho dovuto affrontare. Perché la vita è impegnativa, noi decidiamo come reagire». Poi sono arrivati problemi famigliari e anche economici. Questa donna, che oggi studia da life coach, però non ha mai mollato.

«Splendide storie» – «Ci sono stati giorni in cui ero scoraggiata. È umano. Ma a un certo punto puoi trovare la forza di rialzare la testa. Ed è bello rendersi conto che ce la fai. Sì, vedo il mondo pieno di cicatrici. Ma per me sono splendide storie. A volte semplicemente vengono raccontate male. Io ne vedo la bellezza, la perfezione. Sono sempre pronta ad accogliere uomini e donne con vissuti personali che necessitano di un nuovo sguardo, più amorevole. E ora ho tanta voglia di trasmettere a tutti la loro energia, narrando dei loro superpoteri».   

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