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LOCARNOCampetti e impianti sportivi sintetici, «quale la situazione a Locarno?»

03.06.24 - 14:05
Yvonne Ballestra Cotti (Il Centro) ha depositato un'interrogazione per capire cosa riserva il futuro.
Ti-Press
Fonte Yvonne Ballestra Cotti
Campetti e impianti sportivi sintetici, «quale la situazione a Locarno?»
Yvonne Ballestra Cotti (Il Centro) ha depositato un'interrogazione per capire cosa riserva il futuro.

«La mia esperienza di allenatrice nel settore giovanile del FC Solduno, in questi ultimi anni, mi ha messa davanti alla realtà non del tutto soddisfacente delle infrastrutture sportive disponibili nella nostra Città«. Così interviene la consigliera comunale Yvonne Ballestra Cotti che ha depositato un'interrogazione sullo stato dell'arte e sulle prospettive future degli impianti sportivi cittadini.

E il suo punto di osservazione è ancora più mirato vista la sua esperienza di allenatrice nel settore giovanile del FC Solduno. Un'attività che «mi ha messa davanti alla realtà non del tutto soddisfacente delle infrastrutture sportive disponibili nella nostra Città. Durante la stagione agonistica, le griglie orarie di occupazione dei terreni da gioco sono spesso piene e – in caso di piogge forti o persistenti come quelle che abbiamo vissuto durante la primavera del 2024 – questa forte occupazione ne provoca un degrado accelerato, che spesso li trasforma nei proverbiali «campi di patate», l'esordio della consigliera che ha appunto scritto l'interrogazione.

«A differenza di altre realtà, come quella del Centro sportivo del Gambarogno a Magadino, la mancanza di terreni sintetici a Locarno impedisce di ridurre il carico dei prati naturali: l’unica misura possibile è quindi la cancellazione degli allenamenti, che tuttavia è giustamente fonte di frustrazione per le società sportive. Al di là degli interessi dei club, ai quali è riservato l’uso dei campi comunali, va poi sottolineato che la situazione attuale risulta del tutto penalizzante per chi desidera praticare il gioco del calcio in modo libero e informale», aggiunge.

«La stessa presenza di recinzioni segnala che i nostri centri sportivi non sono destinati a questo uso, e sui campetti di quartiere il fenomeno del degrado del manto erboso è normalmente ancora più marcato che sui campi regolamentari. Che le cose non debbano per forza andare così, e che strutture di qualità possano generare un forte interesse, lo dimostra il caso esemplare del piccolo campo da calcio sintetico realizzato alcuni anni fa dal Comune di Ascona, all’esterno delle sue scuole elementari. In breve tempo, una vivace comunità di persone di ogni età ha cominciato ad aggregarsi in questo spazio pubblico – dai miei figli preadolescenti fino ai veterani del pallone – dandosi appuntamento per giocare a calcio al di fuori dello sport istituzionale», argomenta Yvonne Ballestra Cotti .

Altri esempi interessanti sono stati di recente segnalati nella Svizzera francese. Nella Città di Ginevra, «l’ex giocatore della Nazionale svizzera Johan Djorou ha recentemente fatto da padrino a un progetto denominato «Mundialito»3 . Con un investimento modesto (32 mila franchi) il Comune ha affittato per alcuni mesi un mini-campo da calcio mobile, che viene posizionato in quartieri particolarmente densi e urbanizzati, e messo gratuitamente a disposizione della popolazione. Sempre a Ginevra, nel quartiere di Grottes, il Comune aveva inaugurato nel giugno 2023 un campo sintetico per il calcio a 5, eliminando un parcheggio: un’operazione che, secondo la municipale Marie Barbey-Chappuis, ha cambiato l’atmosfera del quartiere».

Guardando infine a un esempio più vicino a noi, al di là del confine piemontese, «l’Amministrazione Comunale di Verbania ha da poco inaugurato il campo da calcetto in zona Ospedale, che è stato dotato di un manto sintetico per una spesa totale di appena 62 mila euro«. la chiusura.

Quesiti - Premesse che portano alle domande rivolte al comune:

1) Come giudica il Municipio, in generale, lo stato delle infrastrutture sportive della Città e più precisamente quello dei campi da calcio?

2) Il Municipio può confermare l’impressione che l’occupazione dei campi da calcio della Città, durante la stagione agonistica, è molto elevata?

3) Il Municipio può fornire una panoramica sugli spazi che sono a disposizione di chi desidera praticare il calcio in maniera non istituzionalizzata (i cosiddetti «campetti», quali ad esempio quelli nelle adiacenze delle scuole elementari di Locarno e Solduno)? In quale stato si trova il manto erboso di questi spazi pubblici?

4) Il Municipio intende esplorare la possibilità di convertire le superfici dei campi da calcio e dei «campetti» in terreni sintetici, avviando in tempi rapidi almeno un progetto-pilota?

5) In riferimento al progetto «Mundialito» della Città di Ginevra, il Municipio considera questa iniziativa come un progetto interessante anche per Locarno e il Locarnese, magari da promuovere a livello di ERS e CISL?

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