Ecco chi era Chieu, la donna morta a metà giugno mentre cercava di raggiungere l'Adula. A raccontarla sono gli amici.
SERRAVALLE - «Non vogliamo che l'addio a Chieu si riduca a un piccolo trafiletto». Parole di Colin Rowat, amico della 38enne statunitense deceduta lo scorso 16 giugno mentre cercava di raggiungere la cima dell'Adula attraverso la Val Malvaglia. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita una settimana più tardi.
«L'assurdità delle piccole cose quotidiane» – E allora eccoli gli amici di Chieu Vu Nguyen. «L'ho conosciuta il giorno del trasloco, al terzo anno di liceo – spiega Mark Avara –. Sebbene Chieu fosse tranquilla e riservata al primo incontro, non ci volle molto per scoprire che entrambi nutrivamo un'attrazione infinita per l'avventura e l'esplorazione. Trovavamo inoltre allegria nell'assurdità delle piccole cose quotidiane».
Dal Ticino agli USA – Nata a Sorengo, e rimasta in Ticino fino all'età di cinque anni, Chieu si è poi trasferita con la famiglia negli Stati Uniti. Da alcuni anni viveva a Tokyo, in Giappone. Fino a qualche mese fa lavorava per un'importante azienda informatica.
«Anima unica» – Angie Kawanishi è stata sua collega. «Chieu era l'anima più unica che abbia mai conosciuto. Estremamente intelligente, si preoccupava di questo mondo e di coloro che vi soffrono. Si esprimeva senza vergogna su ciò che amava e non aveva paura di dedicarvi tutta se stessa. Mi ha accompagnato in innumerevoli viaggi, tra cui un viaggio in macchina attraverso gli Stati Uniti, una settimana in Perù e tante avventure in Giappone. Ha ispirato tutti coloro che ha incontrato lungo la sua strada e ha cambiato la mia vita in meglio».
Amare profondamente – Karen Chu conosceva Chieu fin dai tempi dell'Università. «Un giorno Chieu mi ha portato sul treno dei pendolari di Boston in pieno inverno per andare a tenermi per mano su un lago ghiacciato. Abbiamo filmato quella scena. Chieu mi ha mostrato come amare profondamente, come vivere in modo ostinato e come godere di tutto al massimo».
«Lei che mi inondava di messaggi» – Jinna Lei condivideva con Chieu la passione per le montagne. «Io e Chieu avevamo fondamentalmente due modalità di interazione. La prima, con lei che inviava messaggi a raffica sulla mia chat, raccontandomi curiosità improponibili sui suoi viaggi in solitaria. Io a malapena stavo al passo. L'altra era quella di vivere quelle avventure insieme».
Quell'impresa sfumata – Una persona innamorata della vita. Buona. Pronta a fare anche le cose più pazze. Questa era Chieu. A maggio era tornata in Ticino per trascorrere un periodo dalla zia, a Gravesano. La salita all'Adula doveva essere la sua ennesima impresa. Purtroppo non portata a termine.