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SERRAVALLE«Un'avventuriera innamorata della vita»

02.08.24 - 09:01
Ecco chi era Chieu, la donna morta a metà giugno mentre cercava di raggiungere l'Adula. A raccontarla sono gli amici.
Lettore Tio/20minuti
«Un'avventuriera innamorata della vita»
Ecco chi era Chieu, la donna morta a metà giugno mentre cercava di raggiungere l'Adula. A raccontarla sono gli amici.

SERRAVALLE - «Non vogliamo che l'addio a Chieu si riduca a un piccolo trafiletto». Parole di Colin Rowat, amico della 38enne statunitense deceduta lo scorso 16 giugno mentre cercava di raggiungere la cima dell'Adula attraverso la Val Malvaglia. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita una settimana più tardi.

«L'assurdità delle piccole cose quotidiane» – E allora eccoli gli amici di Chieu Vu Nguyen. «L'ho conosciuta il giorno del trasloco, al terzo anno di liceo – spiega Mark Avara –. Sebbene Chieu fosse tranquilla e riservata al primo incontro, non ci volle molto per scoprire che entrambi nutrivamo un'attrazione infinita per l'avventura e l'esplorazione. Trovavamo inoltre allegria nell'assurdità delle piccole cose quotidiane».

Dal Ticino agli USA – Nata a Sorengo, e rimasta in Ticino fino all'età di cinque anni, Chieu si è poi trasferita con la famiglia negli Stati Uniti. Da alcuni anni viveva a Tokyo, in Giappone. Fino a qualche mese fa lavorava per un'importante azienda informatica.

«Anima unica» – Angie Kawanishi è stata sua collega. «Chieu era l'anima più unica che abbia mai conosciuto. Estremamente intelligente, si preoccupava di questo mondo e di coloro che vi soffrono. Si esprimeva senza vergogna su ciò che amava e non aveva paura di dedicarvi tutta se stessa. Mi ha accompagnato in innumerevoli viaggi, tra cui un viaggio in macchina attraverso gli Stati Uniti, una settimana in Perù e tante avventure in Giappone. Ha ispirato tutti coloro che ha incontrato lungo la sua strada e ha cambiato la mia vita in meglio».

Amare profondamente – Karen Chu conosceva Chieu fin dai tempi dell'Università. «Un giorno Chieu mi ha portato sul treno dei pendolari di Boston in pieno inverno per andare a tenermi per mano su un lago ghiacciato. Abbiamo filmato quella scena. Chieu mi ha mostrato come amare profondamente, come vivere in modo ostinato e come godere di tutto al massimo».

«Lei che mi inondava di messaggi» – Jinna Lei condivideva con Chieu la passione per le montagne. «Io e Chieu avevamo fondamentalmente due modalità di interazione. La prima, con lei che inviava messaggi a raffica sulla mia chat, raccontandomi curiosità improponibili sui suoi viaggi in solitaria. Io a malapena stavo al passo. L'altra era quella di vivere quelle avventure insieme».

Quell'impresa sfumata – Una persona innamorata della vita. Buona. Pronta a fare anche le cose più pazze. Questa era Chieu. A maggio era tornata in Ticino per trascorrere un periodo dalla zia, a Gravesano. La salita all'Adula doveva essere la sua ennesima impresa. Purtroppo non portata a termine.

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COMMENTI
 

AngeloBlu 3 mesi fa su tio
Troppe persone vanno in montagna senza esperienza, conoscenza territorio, equipaggiamento, allenamento.

Johnnybravo 3 mesi fa su tio
Risposta a AngeloBlu
Mi potrebbe chiarire, per favore, se era in compagnia della signora? Su quali basi fonda le sue affermazioni? Non ritiene che sia inopportuno fare tali considerazioni senza una comprensione approfondita delle dinamiche dell'incidente? Ha avuto l'opportunità di leggere l'articolo? È consapevole che la persona coinvolta non era né inesperta né alle prime armi? Inoltre, anche nel caso lo fosse stata, il suo commento risulta quanto meno inopportuno; sarebbe opportuno mostrare un minimo di rispetto per i familiari. R.I.P. Chieu.

F/A-19 3 mesi fa su tio
Risposta a AngeloBlu
Rispetto per favore!

cle72 3 mesi fa su tio
Risposta a AngeloBlu
Spesso è meglio chiudersi in un mesto silenzio...pensare, ascoltare dentro se stessi. Nel rispetto di tutto e di tutti.

Rigel 3 mesi fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Non ho conosciuto la Signora. Sicuramente esprimo la mia vicinanza a tutti coloro che l'hanno amata. Credo anche che fosse esperta, visto che lo dicono. Però non trovo fuori luogo ricordare ai lettori che alla Montagna bisogna dare del Lei. Esperienza (se manca cercate una guida), equipaggiamento adatto, buon senso (condizioni meteo, fisiche...) sono indispensabili. L'incidente può comunque capitare, ma evitiamo di cercarcelo partendo con leggerezza. Facciamolo per rispetto verso i nostri cari e verso i soccorritori che a loro volta rischiano per aiutarci.

Dred 3 mesi fa su tio
Risposta a Johnnybravo
Massimo rispetto per la signora e per i suoi famigliari, ma da quanto ho letto in precedenza la piccozza l'aveva comprata appena una settimana prima dell'incidente e i ramponi se li era fatti prestare. Questo mi fa pensare che fosse alle prime armi per quanto riguarda l'alpinismo su ghiacciaio. Oltretutto in quel periodo c'era ancora tanta neve in alta montagna e il rischio di scivolare era notevolmente maggiore. Penso che sarebbe stato meglio se si fosse fatta accompagnare da qualcuno che conosceva il tracciato.
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