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VALLEMAGGIACompletato il ponte in Vallemaggia, sostituisce quello di Visletto

23.07.24 - 14:44
35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto hanno lavorato per una settimana.
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Fonte Admin
Completato il ponte in Vallemaggia, sostituisce quello di Visletto
35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto hanno lavorato per una settimana.

L’Esercito svizzero ha concluso la costruzione di un ponte di supporto lungo 61 metri in Vallemaggia. Sostituisce il ponte di Visletto, andato distrutto durante il maltempo di fine giugno. La bassa e l’alta Vallemaggia saranno nuovamente collegate nei prossimi giorni senza le restrizioni legate alla passerella.

Il ponte - La costruzione del ponte che si trova circa 100 metri a nord del ponte di Visletto è stata preceduta da importanti lavori di accertamento e preparazione da parte di partner civili e militari. «Si sono tra l’altro rese necessarie trivellazioni con apparecchiature speciali e la realizzazione di una rampa alta sette metri. E 35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe hanno lavorato alla costruzione del ponte durante una settimana, soprattutto di notte, anche a causa delle temperature elevate», comunicano. A tale scopo sono state impiegate due escavatrici gommate e una gru da 40 tonnellate.

Caratteristiche - Il ponte di supporto del tipo Mabey ha una lunghezza di 61 metri e una larghezza di carreggiata di 4,2 metri. Il suo peso è di 130 tonnellate. La lunghezza massima di questo tipo di ponte, senza supporti, è di 70 metri. Il traffico viene fatto circolare in senso unidirezionale e con un sistema di semafori. Sono ammessi i veicoli con un peso massimo di 32 tonnellate. L’opera è concepita in modo tale da resistere in maniera ottimale anche in caso di aumento del livello del fiume.

Futuro - «L’aiuto militare in caso di catastrofe a favore del Canton Ticino continuerà poiché, su domanda di quest’ultimo, è stato prolungato fino al 28 luglio 2024 da parte del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). I soldati continueranno a fornire aiuto nel ripristino di infrastrutture d’importanza vitale in Val Lavizzara e in Val Bavona al più tardi fino a domenica. Ciò comprende tra l’altro lo sgombero delle strade d’accesso», si legge nella nota.

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