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VERZASCAIl Governo volta le spalle al mini bus "porta a porta": niente sostegno

16.08.24 - 06:30
L'innovativo trasporto di valle rischia di sparire. Il sindaco: «Urge un finanziamento». Il coordinatore: «Cerchiamo aziende sensibili».
Fondazione Verzasca
Il Governo volta le spalle al mini bus "porta a porta": niente sostegno
L'innovativo trasporto di valle rischia di sparire. Il sindaco: «Urge un finanziamento». Il coordinatore: «Cerchiamo aziende sensibili».

VERZASCA - La sabbia nella clessidra scende inesorabilmente. E le settimane per salvare il Verzasca Mobile sono sempre meno. L'innovativo mini bus su chiamata, dopo un triennio di test andato ben oltre le aspettative, rischia di chiudere baracca. Soprattutto dopo che il Governo ticinese, con una lettera firmata, ha fatto sapere ai promotori di non volere sostenere l'iniziativa.

«Aiuto negato» – Alessandro Speziali, coordinatore del Masterplan della Valle Verzasca, è piuttosto allibito. «L’Associazione dei Comuni aveva chiesto al Cantone se si potesse trovare una fonte di finanziamento temporanea per il prossimo biennio e, nel contempo, sviluppare questo servizio nelle regioni ticinesi con le stesse caratteristiche della Verzasca. L'interesse è alto e confermato da ben 13 Comuni periferici ticinesi e 3 Enti regionali di sviluppo. Questo avrebbe permesso di raggiungere la necessaria solidità finanziaria. Questo aiuto ci è stato negato. Con la motivazione che il Consiglio di Stato non vuole nuovi compiti e che si sarebbe dovuto creare uno strumento apposito per un sostegno di questo tipo».

Ottimi numeri – Insomma, di fronte al Governo ticinese a nulla sembrano servire i feedback positivi della popolazione e le cifre aggiornate a marzo 2024: in tre anni il Verzasca Mobile ha percorso oltre 83'000 chilometri con passeggeri a bordo. Le corse sono state più di 7'000, circa 9'000 i passeggeri trasportati.

"Da porta a porta" – Per mantenere il servizio vivo anche dopo dicembre 2024 serviranno circa 230'000 franchi all'anno. Una cifra che finora arrivava da Comuni, Cantone e Confederazione e che permetterebbe al Verzasca Mobile di continuare a fare i trasporti di vicinanza con prezzi comunque abbordabili per la popolazione.

«Sarebbe un duro colpo» – «Tutti in Verzasca crediamo in questo servizio – aggiunge Ivo Bordoli, sindaco di Verzasca –. Funziona sempre di più. Si è confermata una soluzione intergenerazionale per le zone più periferiche. Alzare bandiera bianca significherebbe attribuire un duro colpo a chi vive nella valle tutto l'anno, ai turisti e anche alle attività economiche che necessitavano di un mini bus di questo genere. Basti pensare all'albergo diffuso di Corippo che ha la prima fermata dei mezzi pubblici a 15 minuti a piedi».

L'appello – Il capitolo economico comunque è problematico. «L'Associazione dei Comuni e i Municipi della regione hanno manifestato solidarietà nel sostenere il progetto e vanno ringraziati. Alcuni però sosterranno concretamente il tutto solo se ci sarà anche il Cantone. È un vincolo che adesso ci mette in difficoltà. La speranza di tutti è che in queste settimane si possano trovare anche finanziatori privati che credono nelle valli e in una mobilità sostenibile. E magari che emerga una formula di finanziamento cantonale non dipendente dal Consiglio di Stato. Altrimenti il servizio si ferma a dicembre. C'è poco da girarci in giro». 

Idea che funziona – Speziali non si scoraggia. «Ci crediamo ancora. Questo è un servizio rivolto al futuro. Non stiamo cercando di salvare qualcosa che non funziona più. Anzi. Nelle zone alpine questi servizi mirati si stanno moltiplicando e sono complementari al servizio di Autopostale. Se integrati con intelligenza e lungimiranza portano a risparmi per l'ente pubblico poiché su alcune tratte, in alcuni mesi e fasce orarie, evitano la circolazione di grossi automezzi praticamente vuoti. Stiamo tentando di dare continuità a un'idea geniale che può fare scuola nelle regioni periferiche. La nostra è una ricetta contro il declino demografico. Una ricetta che funziona e che va difesa». 

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COMMENTI
 

vulpus 3 sett fa su tio
Una iniziativa encomiabile, per quanto dà. In effetti però i costi ci sono. Ma chi ha concepito e organizzato questo tipo di servizio, veramente lungimirante nel concetto, perchè non coinvilge il servizio postale della zona, che ha mezzi e autisti a disposizione e sicuramente ha la possibilità di integrare il servizio normale, con il porta a porta per i residenti e bisognosi, che potrebbero ricevre un pass direttamente dal comune? Ma forse è troppo difficile.

Frarom 3 sett fa su tio
Nessuno mette in dubbio che le persone che hanno veramente bisogno vanno aiutate con progetti ad hoc. Ma ripeto la mia domanda: 20'000 Fr al mese di costo, come si giustifica?

Stilton 3 sett fa su tio
Risposta a Frarom
In effetti sembrano tanti, ma se il servizio in sé è valido penso che nessuno diventi ricco. Poi alla fine è sempre una questione di priorità, non di mancanza di denaro.

F/A-19 3 sett fa su tio
Risposta a Stilton
A me pare invece che è proprio questione di priorità ed anche del fatto che i soldi sono pochi in tutti i campi, un quarto di milione di franchi all’anno per agevolare solamente circa 20 persone quotidianamente non mi sembra una priorità visto anche il costo pro cranio.

URI 3 sett fa su tio
Riflessione e/o mio pensiero dopo aver letto i vari commenti su TIO per quanto concerne Verzascamobile: questo servizio è stato molto importante per i nostri anziani, per le famiglie, per le scuole, persone sole. Alcuni reali esempi; chi doveva scendere dopo un infortunio per fisioterapica, chi doveva far frequentare delle attività sportive ai propri ragazzi al piano (in Valle unico settore giovanile Hockey su ghiaccio pochi mesi all’anno), ragazzi che dovevano rientrare a casa dopo il dopo-scuola, persona anziana che scendeva nelle case di cura a trovare il proprio marito o moglie. Tutti conoscevano gli autisti i quali si prendevano a cuore ogni situazione da porta a porta. Per quanto concerne il turista esso arrivava in secondo luogo (avendo quest’ultimo il bus gratuito ticino ticket). Valle senza centri diurni con relativo trasporto . Le signore anziane che ogni lunedì si recavano al castello di Brione Verzasca per il pomeriggio di maglia (incontro molto importante e ben frequentato). L’anziano che non aveva più l auto e scendeva a fare la spesa. Veramente un servizio sociale, le persone non si sentivano più sole e dava loro una variante alla solitudine. Parlando con gli autisti emergono le belle chiacchierate con gli utenti la loro riconoscenza di sentirsi considerati. Genitori tranquilli sapendo i propri figli in buone mani. Avrei e credo di poter dire AVREMMO tutti noi, che viviamo in Valle Verzasca, molti esempi da citare! NON È UN CAPRICCIO non è ESIGERE UN TAXI PRIVATO, comprendo (…forse…)i commenti anche meno opportuni di alcuni essendo queste persone all oscuro di cosa sia stato veramente questo servizio (progetto pilota) per le valli come la nostra! Inviato da iPhone

Equalizer 3 sett fa su tio
Risposta a URI
Se fosse come dici, allora le cifre comunicate non sono corrette, perché comunque le dividi o moltiplichi, 9000 persone in 7000 viaggi non lascia molto scampo alle variabili.

Mastro78 3 sett fa su tio
Si creerebbe solo un precedente a sostenerli. E comunque chiedono una cifra spropositata secondo me.

Frarom 3 sett fa su tio
Il Cantone dovrebbe pagare un servizio taxi 20'000 Fr al mese!? Ai promotori: Come si giustifica/ di che cosa si compone questo costo elevatissimo?

flame 3 sett fa su tio
230000 / ~7500 = 30 CHF a corsa Va bene tutto eh, ma 30 CHF a corsa è un business, non un servizio.

Abdul 3 sett fa su tio
Risposta a flame
Te capii naot!

Abdul 3 sett fa su tio
Risposta a flame
Tarloc!

F/A-19 3 sett fa su tio
Risposta a flame
Hai ragione, se ogni corsa porta un passeggero tanto vale chiamare un taxi. Io come cittadino non sono d’accordo di buttare i soldi cosi!

Equalizer 3 sett fa su tio
Il problema è ben indicato in una riga dell'articolo: Le corse sono state più di 7'000, circa 9'000 i passeggeri trasportati, tecnicamente un Taxi di lusso, non c'è quindi ragione perché tutti i contribuenti ticinesi lo debbano pagare. Però un grande errore lo hanno fatto anche quelli di Verzasca Mobile, non sono stati capaci di "vendere" bene il loro servizio ai turisti che soggiornavano nella regione, avessero anche solo attaccato un carretto per il traporto delle biciclette la cosa sarebbe andata in un modo totalmente diverso, una discesa da Sonogno verso il piano sono 25km di divertimento, il pubblico non sarebbe mancato.

Abdul 3 sett fa su tio
Si spendono molti soldi per interventi stradali inutili, asilanti, ecc., sarebbe ora che una volta tanto si finanzia un'iniziativa a favore delle regioni discoste.

Mamy 3 sett fa su tio
La domenica non funziona, mi sembra. Dunque bisogna andare con la posta. Arriva fino a Tenero. E se ho bisogno di un servizio a Locarno? Posta o treno.

Emib5 3 sett fa su tio
Funziona talmente bene che, malgrado il prezzo pagato dagli utenti, costa altri 230000 franchi, il prezzo di un bus più lo stipendio degli autisti e i costi della manutenzione!

Panoramix il Druido 3 sett fa su tio
Risposta a Emib5
Talvolta il successo di un'iniziativa va al di là del mero profitto economico.

Golf67 3 sett fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
E quindi il cantone deve finanziarlo? Lunedì metto in piedi anch’io un servizio così allora.

Rigel 3 sett fa su tio
Risposta a Golf67
Funziona. È utile e necessario. Il governo sta togliendo alcune corse dei bus dove rendono poco. Come dire che chi abita i certi posti è un cittadino di serie B. È per questo che le valli si spopolano. Forse rivedrei le tariffe: carta indigeni con una tariffa, i turisti paghino di più. E a chi dice che una corsa per una persona sola non va bene, chiedo di verificare le corse di linea. Per esempio il doppio bus sulla Bellinzona-Locarno che fa tante corse a vuoto!

F/A-19 3 sett fa su tio
Risposta a Rigel
Eh già, il turista è proprio una bestia da spennare! Io se vado in un posto e vedo che mi trattano così non ci ritorno più.
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