L'interpellanza, a firma Stefano Lappe e Orlando Bianchetti (PLR), punta a regole precise nella governance delle partecipate
LOCARNO - La Città di Locarno, al pari di altri comuni ticinesi, affida la gestione di alcune funzioni pubbliche a enti esterni all’amministrazione comunale. Una scelta di esternalizzazione che garantisce vantaggi, sia strategici sia organizzativi, grazie a una maggiore flessibilità operativa.
Tuttavia «è fondamentale che la Città faccia uso delle proprie facoltà di controllo e di istruzione nei confronti delle partecipate, introducendo – laddove necessario – regolamentazioni più precise su alcuni aspetti chiave in tema di governance». Questa la ragione per cui Stefano Lappe e Orlando Bianchetti insieme all'intero gruppo del PLR hanno presentato una dettagliata interpellanza.
Chiari gli intenti del documento voluto per sollecitare il Municipio a utilizzare gli strumenti esistenti e, se necessario, a crearne di nuovi per garantire il perseguimento, da parte delle partecipate, «del proprio scopo pubblico», scrivono.
In aggiunta si domanda anche di garantire un flusso di informazioni tra i rappresentanti e il comune, oltre al diritto del «Comune stesso di poter impartire istruzioni ai propri rappresentanti (negli organi assembleari e direttivi)».
In conclusione l'obiettivo è di poter disporre «di una buona governance pubblica», scrivono i firmatari.
«Abbiamo accolto con grande soddisfazione il fatto che l’intero Gruppo PLR in Consiglio comunale abbia scelto di seguirci sottoscrivendo l’interpellanza, ribadendo così l'importanza e l'urgenza di un maggiore controllo da parte della collettività»hanno detto i due proponenti.