Cerca e trova immobili

VERGELETTOAveva studiato matematica e aveva tanti sogni: ecco di chi era la gamba trovata nei boschi

06.09.16 - 09:24
Spunta il necrologio di Nikola Hadziev, macedone di 57 anni. È lui l'uomo morto in valle Onsernone. Era impiegato in nero all'Alpe Arena
CdT
Aveva studiato matematica e aveva tanti sogni: ecco di chi era la gamba trovata nei boschi
Spunta il necrologio di Nikola Hadziev, macedone di 57 anni. È lui l'uomo morto in valle Onsernone. Era impiegato in nero all'Alpe Arena

VERGELETTO - Da giovane aveva studiato matematica all'Università. Era fuggito dalla sua terra, la Macedonia, per cercare fortuna. Inseguiva dispetatamente un futuro migliore. Per sé stesso e per la sua famiglia, rimasta in patria. Nikola Hadziev, 57 anni, invece in Svizzera, nei boschi della valle Onsernone, ha trovato la morte. E l'oblio. Perché nessuno, dopo la sua scomparsa in una notte di luglio, ha avuto il coraggio di lanciare un appello.

L'identikit - Ha finalmente un nome e un volto l'uomo di cui lo scorso 9 agosto è stata ritrovata una gamba in stato di decomposizione nella zona della cave, a Vergeletto. Il necrologio pubblicato oggi sui quotidiani ticinesi non lascia dubbi. Si tratta di un bracciante scappato dalla povertà. Ed è Gianluigi Galli, del Gruppo integrazione Locarno, a tracciarne l'identikit: «Proveniva dalla regione di Strumica. Le difficoltà del suo Paese e della sua famiglia l'hanno portato, già in avanti con gli anni, a intraprendere quella che un tempo veniva chiamata la "via della speranza"».

Lavoro nero - Poi Galli attacca il responsabile dell'Alpe Arena. «Chi lo ha assunto per pochi soldi, senza darsi la briga di regolarizzarlo, ha messo in conto la sua scomparsa come se si fosse trattato di una capra che la sera non ritorna nella stalla. Nessuna segnalazione, nessuna ricerca».

Mancanza di umanità - E in effetti il lato più oscuro e disumano di questa vicenda sta proprio qui. L'unica a denunciare la mancanza di Nikola Hadziev è stata la moglie, che in Macedonia non riceveva più notizie dal marito. Da lì in avanti, gli inquirenti ticinesi hanno potuto ricostruire il mosaico.

Ombre - Intanto le ombre sull'Alpe Arena, dove l'uomo lavorava, si moltiplicano. Già negli scorsi giorni Ticinonline aveva riferito dei malumori in merito alla mala gestione che da tempo regnerebbe sull'alpe. Un luogo gestito da anni da una famiglia di origine svizzero tedesca. Dopo questo drammatico episodio il futuro dell'Alpe Arena è appeso a un filo.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE