Parla Enrico Germano, il legale dell'ex gran consigliere arrestato: «Aspetta solo di chiarire la situazione che riguarda questioni di natura famigliare in seguito a un divorzio tuttora pendente»
LUGANO - Ha creato scalpore l'annuncio dell'arresto - avvenuto mercoledì 22 agosto - di un ex fiduciario del Luganese. Il motivo? Quella finita in manette non è una persona qualunque, bensì un volto noto della politica cantonale: ovvero Paolo Clemente Wicht, ex gran consigliere e presidente dell'UDC ticinese.
Al 52enne - come comunicato ieri dal Ministero pubblico e dalla Polizia cantonale - vengono contestati presunti reati patrimoniali. Ed è proprio la parola "presunti" che fa la differenza. Perché come ricordato oggi da Enrico Germano, il legale di Wicht, nel nostro paese «vige ancora il principio della presunzione d’innocenza».
L'avvocato - tramite un comunicato - precisa inoltre che il suo assistito «si ritiene assolutamente estraneo ai fatti imputati» e che «respinge ogni accusa».
Ora toccherà all'inchiesta - coordinata dal Procuratore pubblico Andrea Minesso - far luce sulle modalità e l'entità precisa delle operazioni finanziarie contestate a Wicht. «Lui - conclude il legale - attende fiducioso che l’istruttoria faccia il suo corso», chiarendo in tempi brevi una situazione che riguarda «prevalentemente questioni civili e di natura famigliare in seguito alla procedura di divorzio tuttora pendente».