L'appello degli ambientalisti è in favore dell'autosostentamento e contro lo spreco
BELLINZONA - « I Verdi hanno sempre dato molto valore all’autoproduzione alimentare. A maggior ragione nel periodo di crisi come questo, promuovere l’orticoltura locale è molto importante. Sementi e piantine da orto sono da ritenersi, in questo senso, beni di prima necessità», inizia così il comunicato diffuso oggi dai Verdi ticinesi che rilancia un tema sentito anche a livello svizzero.
«È assurdo che si possano comperare, nei grandi magazzini, verdure prodotte in Spagna o in Olanda e non si possano invece comperare i semi e le piantine che molti piccoli orticoltori-vivaisti svizzeri hanno preparato per la primavera. In mancanza di un possibile smercio si vedono ora costretti a distruggerle: una rilevante perdita economica per loro e uno spreco insensato per noi».
Secondo gli ambientalisti, quindi, quella delle autorità è «una scelta che danneggia i produttori locali e che impedisce a molti cittadini-orticoltori di contribuire al proprio autosostentamento alimentare, nonché a una maggiore autosufficienza del paese».
Per questo: «i Verdi del Ticino fanno quindi appello alle autorità affinché riconoscano, tra i beni di prima necessità, anche semi e piantine».