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Contanti e oro entrano in Svizzera nascosti in belle auto

CANTONE / CONFINEContanti e oro entrano in Svizzera nascosti in belle auto

04.05.20 - 07:46
Portato alla luce un sodalizio criminale di monetizzazione di flussi finanziari esteri, poi depositati in Ticino
Guardia di Finanza Como
Contanti e oro entrano in Svizzera nascosti in belle auto
Portato alla luce un sodalizio criminale di monetizzazione di flussi finanziari esteri, poi depositati in Ticino

COMO - Due persone arrestate, 19 denunce a piede libero, 36 chili di oro, 660mila euro e cinque auto. Sono queste le cifre dell’operazione “Panni sporchi” della Guardia di finanza di Como, che ha portato alla luce il riciclaggio e il commercio abusivo di oro e contanti, con la Svizzera al centro.

Como - spiegano le autorità - è perfetta in quanto a metà strada tra Lugano e Milano. I contanti e l'oro viaggiano «in comode auto, nascosti in ben occultati doppifondi, guidate da moderni spalloni che corrono lungo la tratta autostradale» che unisce le due località.

L’arresto di due persone è avvenuto in flagranza di reato. I due, indagati, si sono dati appuntamento al casello di Brescia. L’imprenditore lombardo ha consegnato un pacco di banconote (138’500 euro) a uno spallone affinché li trasferisse in Svizzera. Le indagini delle Fiamme Gialli hanno quindi permesso di segnalare - in particolare alle province di Parma, Napoli, Genova e Trento - chi ha costituito «il suo tesoretto all’estero non dichiarandolo al Fisco».

I militari hanno portato alla luce il sodalizio criminale. I vertici gestiscono fiduciarie e società di cambiavalute per conto dei clienti finali: i flussi finanziari esteri vengono dapprima monetizzati e successivamente affidati a spalloni che hanno il compito di portare i contanti in Svizzera. Questi vengono versati in conti correnti oppure depositati in cassette di sicurezza anonime all’interno di istituti di credito o uffici cambio.

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