Lo sfogo di Giona Sgroi, gerente del Bar Cervo. Alcuni vicini gli hanno dichiarato guerra. Ecco come.
Schiamazzi e disordine pubblico. Negli ultimi weekend gli agenti sono intervenuti spesso nei pressi del locale. «Ma senza trovare problemi», commenta il comandante della Comunale Ivano Beltraminelli.
«Non ne possiamo più. Schiamazzi e urla fino a tarda ora. Qui non si può stare in pace». A sostenerlo è una persona che abita nello stesso stabile del Bar Cervo, in via Magoria, a Bellinzona. Altri inquilini condividerebbero le stesse lamentele. Tanto che la Polizia comunale nelle ultime settimane è stata chiamata in causa diverse volte.
Tolleranza al minimo – Sconsolato, il gerente Giona Sgroi. «Non so perché alcuni continuano a chiamare la polizia. Si parla tanto di "Estate in città", ma poi non si tollera nulla. Che senso ha? Ancora di recente abbiamo fatto una serata fantastica, erano presenti anche le autorità. C'erano musica e allegria. Poi però c'è chi ci vuole male e non ne capisco il motivo. Ogni volta che gli agenti arrivano qui, infatti, se ne vanno senza avere riscontrato niente di che. È ora di smetterla di disturbare la polizia a vuoto. I problemi veri stanno altrove. Non di certo da noi. Bellinzona è una località che merita di avere del movimento, di avere gente felice e spensierata».
Weekend sotto accusa – Non la pensano così alcuni vicini di Sgroi. Piuttosto seccati per come si starebbero evolvendo le cose negli ultimi tempi. A dare fastidio sarebbero soprattutto gli avventori del bar che parlano ad alta voce all'esterno del locale. «Ma questo succede soprattutto nel weekend – riprende Sgroi –. E stiamo parlando di un bar che chiude a mezzanotte o alla una. Rispettiamo davvero tutte le regole immaginabili e possibili. Si vorrebbe una città viva, ma poi non si sopporta niente. È dura lavorare così. Pensiamo anche ai turisti: vengono qui e trovano un mortorio alla sera. Cosa dovrebbero pensare? Ce la mettiamo tutta per fare un po' di animazione, per dare delle opportunità ai ticinesi e non solo. Ma quando ti trovi sempre la polizia "in casa" non è bello».
La voce della polizia – Ivano Beltraminelli, comandante della Polizia comunale, spiega: «Le lamentele legate a un presunto “disturbo” non sono nuove e si riferiscono all’attività esterna del Bar Cervo. Peraltro sono in pochissimi a fare segnalazioni. Ancora sabato sera abbiamo constatato che tutto era “corretto” e che non vi era un palese disturbo. E non abbiamo riscontrato nemmeno palesi irregolarità in merito alle misure anti Covid».