Cerca e trova immobili

CANTONEMorti per Covid in casa anziani: «I sintomi erano compatibili con malattie pregresse. E avevamo i tamponi contati»

23.11.22 - 12:16
La direttrice sanitaria minimizza le sue responsabilità nel caso di Sementina: «Le accuse non sono basate sui fatti».
Tipress
Morti per Covid in casa anziani: «I sintomi erano compatibili con malattie pregresse. E avevamo i tamponi contati»
La direttrice sanitaria minimizza le sue responsabilità nel caso di Sementina: «Le accuse non sono basate sui fatti».

BELLINZONA - Pazienti sintomatici che pranzavano nella sala comune, test non fatti o svolti in ritardo e attività di gruppo organizzate nonostante il divieto. E ancora personale sanitario impiegato nonostante la positività al virus, visite di familiari permesse a pazienti sintomatici, mancato tracciamento dei contatti e libero accesso accordato a operai esterni per lavori di trascurabile importanza.

Sono queste, in sintesi, le negligenze che sarebbero state commesse tra marzo e aprile 2020 dal direttore amministrativo, la direttrice sanitaria e l'ex responsabile delle cure della casa anziani di Sementina e delle quali devono rispondere oggi davanti alla Pretura penale di Bellinzona. Tra marzo e aprile 2020 all'interno della struttura almeno 39 degli 80 pazienti presenti hanno contratto il Coronavirus, 22 dei quali hanno perso la vita.

Multe e fedina macchiata - L'ipotesi di reato, per tutti e tre gli imputati, è di ripetuta contravvenzione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano. L'accusa chiede 8'000 franchi di multa per la direttrice sanitaria, 6'000 per il direttore amministrativo e 4'000 per l'ex responsabile cure, più la copertura della tassa di giustizia e delle spese giudiziarie. La condanna, per i primi due, verrebbe iscritta al casellario giudiziale. 

Accuse «non basate sui fatti» - A prendere la parola per prima è la direttrice sanitaria della struttura, tuttora impiegata alla casa anziani di Sementina e al Centro Somen, che contesta le accuse definendole «non basate sui fatti, sugli eventi e sull'attività da me svolta». «In quel periodo lavoravamo in stretta collaborazione con i medici di famiglia, che hanno ricevuto le mie stesse direttive», sottolinea la 47enne, «in molti dei casi sono intervenuta nel trattamento dei pazienti solo in seconda battuta, mentre in prima battuta è intervenuto il medico di famiglia». In alcuni casi, specifica «non sono nemmeno mai stata interpellata. E in ogni caso io non avevo accesso alla cartella del medico di famiglia, per cui mi basavo sui decorsi infermieristici stilati».

«I medici di famiglia non avevano più accesso alle case anziani» - Per la procuratrice pubblica Pamela Pedretti però, lo "scaricabarile" ai medici di famiglia non è giustificato. «A partire dal 14 marzo, ha dichiarato lo stesso direttore amministrativo, è stato deciso che i medici di famiglia dei degenti non avevano di regola più accesso alle strutture, la cura degli stessi era perciò affidata ai direttori sanitari. Di principio ai medici era stato chiesto di evitare visite in struttura». «Le visite del medico di famiglia venivano accordate in caso di emergenza», replica la direttrice sanitaria. «Ma un anziano in stato febbrile, sopra il 37,6, è da considerarsi un caso urgente?», chiede l'accusa. «Adesso sì, prima no», afferma la 47enne.

«Aveva sempre mal di gola, perciò non è stato segnalato nulla di particolare» - Entrando nelle singole casistiche, la direttrice sanitaria giustifica il fatto che a una paziente che presentava mal di gola sia stato permesso di consumare i pasti nella sala comune. «La Signora diceva di avere mal di gola, sì, ma è un disturbo che lamentava settimanalmente, per cui gli infermieri non hanno ritenuto di fare segnalazioni particolari».

La visita concessa al paziente sintomatico? «Un errore» - «So che il paziente è stato portato al piano terra per vedere il figlio, ed è chiaramente stato un errore», spiega invece la dottoressa riguardo a un altro utente che aveva manifestato prima tosse poi tosse grassa e infine febbre che aveva continuato a consumare pasti in una saletta comune e al quale era stato permesso di incontrare il figlio lo stesso giorno in cui aveva presentato febbre. «Probabilmente ad accompagnare il Signore dal figlio è stata l'ausiliaria di cure, che avrebbe informato qualcuno ma non l'infermiera diplomata con la quale ho parlato io».

«I sintomi erano compatibili con malattie pregresse. E avevamo i tamponi contati» - Per quanto riguarda la gestione dei pazienti che presentavano sintomi, la ex responsabile cure spiega invece che molti di questi non venivano subito collegati al Covid perché i sintomi scomparivano nell'arco di una giornata ed erano sovente compatibili con le malattie pregresse dei pazienti. «Ricevevamo i tamponi contati», le fa eco la direttrice sanitaria. «Il medico cantonale diceva di riservare i tamponi ai casi più gravi», così il direttore amministrativo.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Pagno 2 anni fa su tio
Avere i tamponi contati non è una scusa plausibile.

Johari 2 anni fa su tio
Il solo fatto che siano state organizzate e autorizzate attività comuni quando vietato, dovrebbe essere sufficiente per cancellare ogni giustificazione. Le pene? Ridicole, so di condanne per ingiurie ridicole (stupid*, cretin*) di oltre 2000.-. Qui ci sono dei morti e si parla di 6-8000??? Giustizia ticinese in salsa rosa?

Sarà 2 anni fa su tio
Alex vero che altre case hanno avuto molti decessi ma durante tutta la pandemia, non in un tempo così breve. Solo quando si sono rispettate tutte le direttive e le regole in caso di epidemia ci si può appellare alla sfortuna. Un mio pensiero puramente personale, non capisco che tipo di organizzazione abbiano se il direttore medico non ha accesso alle cartelle degli ospiti, nelle case con le quali ho avuto a che fare, durante la pandemia nella casa entrava solo il direttore medico ed era al corrente di tutto. Vedremo cosa uscirà dal processo, comunque finora ho sentito dolo scuse che non tengono.

Alex 2 anni fa su tio
su mi dica quanti anni fa se è vero...lavorava a sementina?cosi controllo se sia veramente vero che era sotto la super visione della persona in questione..!Lei sa di quante denunce si parla? questo poteva capitare in qualsiasi struttura....a maggia 18 morti...ma nessuna denuncia e questo 6 mesi dopo sempre per covid e nessuno ha detto niente!a coldrerio per fortuna un infermiere si è accorto che era entrata una donna poi risultata positiva...e solo perché probabilmente non aveva tirato lo sciacquone altrimenti non l avrebbe neppure vista....Come detto è triste quello che è successo...come triste è la pandemia...miglioni di morti...certo sono morti in ospedale super curati...ma sono morti comunque...cosa potevano fare d altro?le.ricordo pure che il 30% delle infermiere manco si è vaccinata...cosa avrebbero dovuto fare direttore e capo cure?licenziare tutti?non faccia la buonista....che magari neppure lei si è vaccinata!

Pocahontas 2 anni fa su tio
Risposta a Alex
Si dia una calmata che è meglio! oppure è lei la capo cure??

Alex 2 anni fa su tio
Risposta a Pocahontas
non ha risposto alla domanda...e se facessi una denuncia per diffamazione?mi risponderebbe?decida lei...o dice la verità o altrimenti la dirà in aula...

andrea28 2 anni fa su tio
Secondo ADICASI gli anziani morti CON covid in Ticino da inizio pandemia sono 429, 197 sono stati ospedalizzati e 3040 sono guariti. Un totale 3666 anziani che hanno contratto il covid nelle case anziani su 4743 posti letto www.adicasi.ch/covid19.php , il 77% degli ospiti si é infettato (solo i numeri conosciuti). Io direi di denunciare, processare e condannare tutti. Aspettate la procura ha detto che non é stato possibile risalire alla causa della morte...

Brissago 2 anni fa su tio
Risposta a andrea28
Tutto il mondo è paese, e noi non siamo immuni da imbrogli e malefatte!

Pocahontas 2 anni fa su tio
Purtroppo nella casa anziani di Sementina ci sono persone intoccabili...e una di queste è proprio la capo cure!! È vergognoso che nemmeno di fronte all'evidenza questa persona abbassi un pò la cresta. Non scrivo a vanvera, ero alliev* infermier* anni fa in casa anziani e già era così. Limite mobbing...ed è sempre lì!!!

Luisssss 2 anni fa su tio
Pazzesco, giocano con la salute delle persone, pur di non ammettere lo sbaglio fanno carte false....razza di bugiardi....

Pledoc 2 anni fa su tio
Un dirigente è responsabile dell’operato dei sottoposti, è pagato anche per questo! Qui sono solo un sacco di bugie per coprire le inefficienze! Se queste persone hanno un minimo di dignità devono dimissionare indipendentemente dalla condanna penale!

MrBlack 2 anni fa su tio
Un elenco allucinante di scuse che puzzano maledettamente di bugie. Incapace di gestire una situazione di emergenza o accettarla come tale… e ora neanche capace di assumersi le sue responsabilità. Ma la pena richiesta è una multa? L’accusa solo di contravvenzione alle legge sulle malattie? Quindi non è morto nessuno a causa delle sue azioni e decisioni unilaterali? O forse accusando lei di omicidio plurimo si rischierebbe un effetto a catena verso gli ospedali e medici che si vuole evitare?? Qualcosa non quadra…almeno a me..

Chiara Panzeri 2 anni fa su tio
Mi chiedo come si puo'sostenere uno scaricabarile simile.

Elisa_S 2 anni fa su tio
Risposta a Chiara Panzeri
Sicuramente la gestione doveva essere migliore, ma ricordiamo che si parla di inizio pandemia nel 2020. E che il virus non si vede, i test al tempo non erano performanti e rapidi come quelli di adesso ed era estremamente più contagioso e agressivo perchè nessuno aveva una minima traccia di immunità (malattie passate o vaccini). Avrebbero dovuto isolare ogni singolo anziano separatamente, malati e non. Era la giusta soluzione ?

Chiara Panzeri 2 anni fa su tio
Risposta a Elisa_S
Sempre a posteriori....le indicazioni e Direttive cantonali erano chiare, occorreva solo seguirle.

Emib5 2 anni fa su tio
Risposta a Elisa_S
Il commento sarebbe giusto se in tutte le case per anziani si avesse avuto un numero così alto di decessi.

Frankeat 2 anni fa su tio
Responsabili novax?

gabola 2 anni fa su tio
tutto sto cancan per un influenza...cit novax

Mireille 2 anni fa su tio
Risposta a gabola
non avete capito che sono morti tante persone dentro questa casa x anziani.

Mireille 2 anni fa su tio
Risposta a gabola
condannati per pochi soldi. ma abbiamo dimenticato che tante persone hanno perso i loro genitori è questi soldi sono solo un buco nel acqua. nessuno non potrà ridare la vita a queste persone.

Alex 2 anni fa su tio
Risposta a Mireille
ma non dire s...e...informati prima. di aprire bocca ...tu pensi che gli interessati volevano la.morte di qualcuno?e tu sai quante persone hanno denunciato tutto?e tu sai chi ha fatto uscire tutto sto ca sino?quello che è successo è triste....ma davanti a una cosa nuova...come il covid...beh nessuno sapeva cosa fare...e purtroppo è successo a sementina...poteva succedere ovunque....ti ricordo che negli ospedali ne sono morti ancora di più ed erano sotto controllo e anche di 40 anni!quindi sta zit ta..che fai più bella figura

gabola 2 anni fa su tio
Risposta a Mireille
lo so benissimo,mia moglie ha lavora in ospedale e sono stati momenti brutti,quando arrivava a casa a piangere,la mia era una citazione di quelle persone che malgrado tutto sono ancora convinte che sia stata una semplice influenza,

Pocahontas 2 anni fa su tio
Risposta a Alex
Negli ospedali chi purtroppo è morto è stato curato con tutte le protezioni dovute!! È diverso che tralasciare deliberatamente le misure obbligatorie accampando scuse!!! Troppo facile dire che tanto è morta tanta gente...lo dica ai parenti di quegli anziani.
NOTIZIE PIÙ LETTE