Il 42enne è a processo per il furto di oggetti dall'ostello nel quale soggiornava a Pallanza (Verbania).
VERBANIA - Il pubblico ministero (pm) di Verbania Maria Portalupi ha chiesto la condanna a sette mesi di reclusione del 42enne svizzero che, nel mese di settembre dello scorso anno, è stato arrestato a Verbania dopo che aveva cercato di portare via alcune suppellettili dall'ostello di Pallanza dove soggiornava.
L'uomo era salito agli onori della cronaca anche per essere stato sorpreso a circolare con fare minaccioso sempre nella località sulle rive del Verbano piemontese. In quell'occasione, come abbiamo già avuto modo di scrivere, indossava una maschera da lupo e brandiva un'ascia, rivelatasi poi un giocattolo. In seguito a questo episodio il 42enne era stato espulso dall'Italia su ordine del questore di Verbania.
Ma torniamo alla vicenda per la quale il cittadino elvetico è a processo: come riferisce il quotidiano locale Verbano 24, la pm ha riqualificato la rapina impropria in furto, sottolineando come la titolare dell'ostello non abbia mai presentato denuncia formale.
Resta l'aggravante delle lesioni associate all'altro reato: il 42enne aveva aggredito con pugni e calci la titolare della struttura ricettiva e un dipendente, che avevano cercato di fermarlo dopo che avevano notato la sottrazione di vari oggetti.
L'imputato aveva caricato sulla sua auto cuscini, coperte, capi d'abbigliamento e persino biancheria intima femminile sporca, recuperata da un cestino. La prognosi per le due persone aggredite era stata di pochi giorni, ma sufficiente per peggiorare la posizione processuale del 42enne.