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Professore di Teologia a processo, slitta la sentenza

Era attesa per oggi.
Ti-Press (Pablo Gianinazzi)
Fonte ATS
Professore di Teologia a processo, slitta la sentenza
Era attesa per oggi.
BELLINZONA - Era attesa per oggi pomeriggio (lunedì 15 aprile). Ma, la sentenza della pretura penale di Bellinzona contro Manfred Hauke, professore della facoltà di Teologia di Lugano (FTL), affiliata all'USI dal 2021, slitta al 22 aprile. ...

BELLINZONA - Era attesa per oggi pomeriggio (lunedì 15 aprile). Ma, la sentenza della pretura penale di Bellinzona contro Manfred Hauke, professore della facoltà di Teologia di Lugano (FTL), affiliata all'USI dal 2021, slitta al 22 aprile.

Le accuse - L'uomo è accusato di discriminazione e incitamento all’odio: in qualità di editore, aveva dato il suo avallo per la pubblicazione di un articolo su una rivista tedesca in cui gli omosessuali all’interno della Chiesa venivano paragonati a un cancro e a una mafia.

L'USI: «Avviata una commissione di verifica» - «Senza entrare nel merito di un procedimento giudiziario ancora in corso - scrive in una nota l’USI - ribadiamo che l'USI e i suoi affiliati, basandosi sui loro valori di apertura e responsabilità, sono contrari a qualsiasi forma discriminatoria, sia essa basata sull'orientamento sessuale o sull'appartenenza etnica o religiosa». L'USI condanna «qualsiasi forma di incitamento all’odio e si è recentemente dotata di un Codice etico per promuovere e diffondere i principi generali di comportamento di tutta la comunità universitaria».

«Verificheremo eventuali violazioni» - L’ateneo non è implicato nel processo legale in corso, «ciononostante, e pur non avendo il professor Hauke un rapporto contrattuale con USI, il rettorato ha già attivato una Commissione ad hoc, alla quale chiederà di determinare se il comportamento del professor Hauke abbia violato i principi fondamentali dell’università ed il suo Codice etico (in collaborazione con il Comitato etico di FTL)».

La Facoltà di Teologia di Lugano, dopo la notizia della prima udienza per l’accusa di discriminazione e incitamento all’odio a causa dell’orientamento sessuale, era intervenuta per ribadire la propria posizione.

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