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CANTONEIl mondo politico stretto attorno a Bignasca

07.03.13 - 10:44
Da destra a sinistra il ricordo di un politico protagonista
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Il mondo politico stretto attorno a Bignasca
Da destra a sinistra il ricordo di un politico protagonista

Saverio Lurati (PS): "Il mio pensiero non puo' che andare al dolore dei familiari. In questo momento è Saverio Lurati uomo e non il politico che parla. Sono senza parole e la notizia mi coglie impreparato. Certamente Bignasca con la Lega ha portato una ventata di novità, non sempre apprezzata dai noi socialisti. C'è preoccupazione in questo momento per quello che potrà essere il futuro del movimento e in che modo la Lega porterà avanti quell'attenzione che Bignasca aveva per la solidarietà e la socialità. La sua pecca spesso era quella di proporre delle soluzione semplicistiche o inattuabili. Era capace di fare delle analisi sicuramente chiare sui problemi, ma le sue soluzioni non permettevano di trovare un consenso unanime".

Gabriele Pinoja (UDC): "Sono dispiaciutissimo, il mio pensiero va alla famiglia, al fratello Attilio, al figlio e alla moglie". Gabriele Pinoja, presidente dell'UDC Ticino, è commosso nel ricordare il leader della Lega dei Ticinesi. "Se n'è andato un amico, una persona piena di valori che li esprimeva a modo suo. Aveva un modo di esprimersi che irritava e faceva arrabbiare, ma aveva anche la capacità di tirare fuori i temi giusti". Quale sarà l'evoluzione futura della Lega? Secondo Pinoja il movimento si unirà come non mai. "I militanti e il popolo degli elettori, che hanno amato Bignasca, si stringeranno sempre più attorno ai vertici del partito: a Borradori, a Gobbi, ad Attilio".

Sergio Savoia (Verdi): "È morto il Nano. Era diventato un amico, al di là delle differenze politiche, che ormai non contano più nulla. Sono molto addolorato. Un abbraccio a Boris. Se ne va un grande della nostra politica".

Matteo Pronzini (MPS): "È stato indubbiamente un uomo con grandi capacità politiche,  anche se per quanto mi riguarda è stato un avversario dato che non difendeva gli interessi dei salariati, pero' bisogna dargli atto del fatto che riusciva molto intelligentemente a canalizzare i disagi della popolazione che arrivavano dalla libera circolazione. Era in grado sicuramente di gestire la Lega. La sua morte avrà delle ripercussioni sulla Lega".

Giovanna Masoni Brenni (PLR): "Onore delle armi. Su tante cose ci siamo confrontati più di una volta. Gli devono riconoscere una grande passione e una grande tenacia in Municipio".

Fulvio Pelli (PLR): "Bignasca allora percepì la crescita di un sentimento di sfiducia nei confronti della politica. Egli ha saputo sfruttare l'occasione per lanciare una novità nel panorama politico ticinese, insieme a pochi amici. L'avvento della Lega ha provocato una riflessione all'interno dei partiti storici. Con Giuliano Bignasca ho sempre avuto un rapporto da avversario, ma che posso definire leale. Gli ho sempre riconosciuto la buona fede nel suo impegno, anche se spesso nei confronti di molte persone è andato al di là di quanto giustificato. Come municipale di Lugano ha dato dimostrazione di battersi per l'interesse della città. La sua morte mi ha sorpreso. Mi dispiace, era una voce che rendeva vivace la politica ticinese anche se non sempre con delle proposte condivisibili".

Giorgio Giudici (PLR): Sotto shock il sindaco di Lugano Giorgio Giudici, che era legato a Bignasca da antica amicizia. "Ci conoscevamo da bambini e i nostri genitori si frequentavano. Questo è un momento molto difficile, non so proprio cosa dire adesso".
 
Erasmo Pelli: "Ieri abbiamo pranzato assieme all’ATTE in via Beltramina, eravamo vicini di sedia. Era in formissima e faceva le sue solite battute. Verso le 14 siamo usciti e lui si è diretto verso via Monte Boglia. L’ultima immagine che ho di Nano Bignasca è che se ne sta andando nel suo ufficio sotto la pioggia. La notizia mi ha veramente sconvolto. Alla città mancheranno la sua verve e le sue suggestioni. Amava Lugano e per questa città si è speso molto. È sempre stato presente in Municipio partecipando costruttivamente alle discussioni. Io ho sempre parlato di lui come di Dr. Jekill quando si trovava a Palazzo Covico e di Mr. Hide quando scriveva sul Mattino"

Roberta Pantani, Consigliera nazionale leghista: "Quando sono venuta a sapere la notizia mi trovavo a Berna e sono immediatamente partita per Lugano. Non ho proprio parole. In questo momento riesco soltanto a dire che gli volevo davvero bene al Nano. Mi ha sempre sostenuto, sempre ascoltato. Non è una cosa che bisogna dare per scontato".

Rocco Cattaneo, presidente PLRT: "In questi momenti penso sia più importante il silenzio e il rispetto. Per questo motivo desidero rilasciare unicamente una breve riflessione. Dopo la notizia ho sentito il bisogno di inforcare la bici e pedalare verso i monti sopra Medeglia dove la fitta nebbia e la pioggia facevano da cornice ai miei pensieri. Sono ormai quasi 6 mesi che eravamo colleghi in politica. E proprio a Canedo, frazione di Medeglia, qualche mese fa il Nano ed io ci siamo “presi le misure”: è nato tra noi stima e rispetto reciproco. Del Nano si può dire tutto tranne che non abbia amato il nostro Cantone. Con lui mi piaceva parlare di rilancio economico, di posti di lavoro, di snellimento delle procedure burocratiche e di investimenti pubblici. Tra imprenditori ci si capiva in fretta a tal punto che spesso dimenticavamo che eravamo anche politici. Ho perso un importante punto di riferimento all’interno della lega. Alla famiglia e a tutti i suoi cari porgo le mie più sentite condoglianze".

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