La Commissione della legislazione ha deciso di “congelare” l’iniziativa promossa dai parlamentari pipidini Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani
BELLINZONA - La decisione di stamattina adottata dalla Commissione della legislazione, su richiesta del Consiglio di Stato, di congelare l’iniziativa parlamentare generica che chiedeva la verifica sistematica di tutti i nuovi permessi di lavoro rilasciati ai cittadini stranieri, presentata dai deputati PPD del Mendrisiotto Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani viene giudicata dallo stesso partito «incomprensibile».
«I continui proclami a difesa del mercato del lavoro ticinese, vengono sistematicamente disattesi ogni qual volta la politica può con i fatti dimostrare sensibilità e senso pratico nell’adottare soluzioni chiare ma soprattutto efficaci. Risulta quindi incomprensibile il voto odierno della maggioranza dei deputati della Lega dei Ticinesi, dell’UDC, del Partito Liberale Radicale e del Partito Socialista, che approvando la richiesta del Governo hanno di fatto procrastinato l’entrata in vigore di una misura estremamente utile alla lotta contro il dumping salariale», si legge nel comunicato.
Il PPD ricorda che la propria proposta chiedeva sostanzialmente «di controllare sistematicamente tutti i nuovi permessi di lavoro in quei settori dove sono in vigore dei contratti collettivi decretati d’obbligatorietà generale, come pure dei contratti normali di lavoro. Lo scopo di questa verifica altro non è che quella di bloccare sul nascere situazioni nelle quali i minimi salariali contrattuali non fossero rispettati evitando quindi che lo Stato debba intervenire in un secondo tempo».