Per il partito la mozione approvata dalla Commissione della legislazione è «inapplicabile e inefficace» e, non senza qualche frecciata al’indirizzo di Giorgio Fonio, propone delle alternative
CAMORINO - Mercoledì scorso la Commissione della legislazione ha approvato la mozione che propone un controllo sistematico di tutti i nuovi permessi di lavoro. Il PLR - attraverso un comunicato stampa - afferma di non sostenere queste misure «inapplicabili e inefficaci».
Il PLR è contrario alla proposta per tre chiari motivi:
Il PLR non si limita però a scartare le misure «inapplicabili e inefficaci», ma propone delle alternative:
Più in generale, nell’ambito della promozione di un mercato del lavoro virtuoso, il PLR ricorda di sostenere:
Infine, il partito non lesina qualche frecciata all’indirizzo di Giorgio Fonio (primo firmatario dell’iniziativa): «Gli ricordiamo di evitare di calare lezioni. Nella sua veste di sindacalista dovrebbe sapere piuttosto bene che un conto è il contratto che viene mostrato alla richiesta del permesso e un altro è quello che poi avviene realmente. Chi si permette degli abusi capirebbe rapidamente la situazione e si adatterebbe, tutti gli imprenditori onesti ne risentirebbero con un ulteriore ritardo delle procedure. E allo Stato rimarrebbero 1,5 mio di costi supplementari. Il tutto senza rispettare la Legge federale. Complimenti!»